Translate

Visualizzazione post con etichetta Triennale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Triennale. Mostra tutti i post

30/12/23

I tessuti di Seth Siegelaub alla Triennale

 


La Triennale Milano, fino al 7 gennaio 2024, omaggia il padre dell’arte concettuale Seth Siegelaub  con la mostra "Seth Siegelaub: tessuto arte teoria" , una mostra ideata con la Fondazione Antonio Ratti, e curata da Lorenzo Benedetti, Marja Bloem e Maddalena Terragni.

L'occasione è anche la recente acquisizione da parte della Fondazione Ratti del prestigioso fondo di libri di Seth Siegelaub e della conseguente donazione della sua collezione di tessuti da  parte di Marja Bloem; il progetto di allestimento è progettato da Philippe Rahm.



La mostra si articola in due sedi espositive, Triennale Milano e Fondazione Antonio Ratti, e ricostruisce, attraverso opere, tessuti e documenti, il percorso di uno dei personaggi più affascinanti della cultura contemporanea, esplorando sia la complessità del suo lavoro di ricerca in ambito artistico, teorico, tessile e culturale, che l’influenza sulle nuove generazioni.

Gallerista, curatore, editore e collezionista, la figura di Seth Siegelaub (New York 1941 - Basilea 2013)  non può essere racchiusa in un’unica definizione. In oltre cinquant ’anni di carriera, Siegelaub ha impostato le sue ricerche con una costante attenzione al libro, in un dialogo stretto tra arte, teoria e tessuto .  



Una retrospettiva pensata per esplorare e comprendere la complessità del lavoro di ricerca in ambito artistico, teorico, tessile e culturale portato avanti da Seth Siegelaub, gallerista, curatore, editore e collezionista, attraverso tre tematiche: i reperti tessili, l’arte contemporanea e l’attività editoriale. Arricchiscono la mostra speciali focus dedicati ai progetti innovativi con artisti concettuali, alle ricerche e pubblicazioni sui media e teoria della comunicazione e al collezionismo di tessuti e di libri sul tessile. 





19/05/23

Triennale - Casa Lana

 

Le articolate proposte della Triennale sono uno stimolante flusso di riflessioni e ricerca sul modo e le forme dell'abitare, fra le tante proposte una sicuramente è imperdibile, tanto più ora che sarà fruibile in modo permanete. Si tratta della ricostruzione della "Casa Lana" che si potrebbe percepire quasi come una grande e sperimentale scultura. 

Ideata dal geniale Ettore Sottsass, questa piccola unità abitative, era stata realizzata per la famiglia dello stampatore Giovanni Lana nel 1963 e ora è stata installata al primo piano del Palazzo dell’Arte. In questo periodo viene circondata da una mostra sulle ricerche calligrafiche, parte di un progetti espositivi, che in diversi anni, svilupperà un percorso di attenzione sulle diverse sperimentazione del noto designer. 




La struttura è un piccolo e funzionale spazio dell'incontro, una "piazza" delle relazioni che nei suoi 62 metri quadrati accoglie tutte le necessità del vivere umano. 

Realizzata in legno e dai caldi tessuti è armoniosa e bella, semplice e raffinata. Uno spazio che trasmette serenità e quiete. 







12/04/22

Sta per arrivare la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, dal 15 luglio all’11 dicembre 2022




Per questa nuova edizione dell'Esposizione Internazionale si è scelto il titolo "Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries" che vedrà la partecipazione di oltre 40 nazioni con progetti e opere provenienti da diversi ambiti disciplinari che si interrogano su quello che non sappiamo di non sapere. Sarà una partecipazione diversificata in termini di temi, prospettive, contesti e provenienze che darà vita a una costellazione di mostre, installazioni e progetti speciali, in un percorso che attraverserà tutti gli spazi di Triennale.

In accordo con il Bureau International des Expositions (BIE) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la 23ª Esposizione Internazionale si svolgerà dal 15 luglio all’11 dicembre 2022, per garantire alla manifestazione la più ampia partecipazione internazionale.

Dimitri S. Kerkentzes, Segretario Generale del BIE, dichiara: “La 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano – che si svolge in un momento storico il cui futuro non è mai stato più imprevedibile – sarà uno straordinario forum che supera i confini, alla ricerca di misteri inediti, nuove prospettive e risposte impensabili. Attraverso un tema che apre nuovi orizzonti su quello che va oltre i limiti dei nostri sensi e della nostra conoscenza, questa edizione dell’Esposizione Internazionale riunirà paesi di tutto il mondo in uno sforzo congiunto per riflettere sull'ignoto”.

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, afferma: “Siamo molto felici delle adesioni che abbiamo ricevuto per la 23ª Esposizione Internazionale. La scelta di spostare l’apertura dell’Esposizione a luglio ci ha permesso infatti di ampliare il numero di paesi partecipanti e di garantire una maggiore presenza dei visitatori stranieri. In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, crediamo che sia più importante che mai preservare e valorizzare le occasioni di dialogo tra paesi, culture, popoli diversi. Ed è esattamente questo l’intento della 23ª Esposizione Internazionale: aprire uno spazio di discussione in cui curatori, artisti, designer, architetti, scienziati, scuole e collettivi provenienti da tutto il mondo possano incontrarsi e discutere liberamente su come estendere i confini della nostra conoscenza e ridurre le zone d’ombra che ancora avvolgono il nostro pianeta”.

In linea con la tradizione delle Esposizioni Internazionali, la 23ª edizione include la mostra tematica – curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all’Agenzia Spaziale Europea – e una sezione dedicata alle partecipazioni internazionali, sollecitate sotto l’egida del Bureau International des Expositions attraverso canali governativi.

Francis Kéré – premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022, il più importante premio internazionale per l’architettura – curerà gli allestimenti negli spazi comuni di Triennale e l’installazione Yesterday‘s Tomorrow, che riunisce le voci del continente africano e della sua diaspora.

Oltre alla mostra tematica, la 23ª Esposizione Internazionale ospiterà anche altre due grandi mostre – una progettata insieme a Fondation Cartier pour l’art contemporain e l’altra curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale – e una serie di installazioni e progetti speciali che vedranno coinvolti gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia – che curerà il catalogo in due volumi dell’Esposizione e la video installazione che accoglierà il pubblico introducendo i temi delle mostre –, Romeo Castellucci, artista e Grand Invité di Triennale 2021-2024, Ingrid Paoletti, docente del Politecnico di Milano, per finire con un’opera cinematografica di Andrea Branzi, maestro dell’architettura e del design. A queste figure Triennale ha commissionato dei progetti che saranno parte integrante della manifestazione.

La struttura corale della 23ª Esposizione Internazionale si sviluppa inoltre grazie al supporto dell’Advisory Board composto da: Hervé Chandès, Direttore Generale Artistico di Fondation Cartier pour l’art contemporain; Emanuele Coccia, filosofo e professore all’École des Hautes Études en Sciences Sociales; Joseph Grima, curatore, architetto e autore; Sarah Ichioka, urbanista, curatrice e autrice; Mariana Siracusa, designer e ricercatrice; Weng Ling, curatrice e fondatrice di Arts Innovation.

04/05/21

Trauma a Bruges

 


Dall'8 maggio al 24 ottobre, la Triennale di Bruges ci porta l'arte e l'architettura contemporanee  per le vie di questa stupenda città. 

Per la sua terza edizione, la Triennale Bruges 2021 che ha come titolo: TraumA, scaverà sotto la superficie, alla ricerca delle dimensioni nascoste della città. Per molti, Bruges è una destinazione da sogno, apparentemente perfetta per l'immagine, ma lo è? Anche la favolosa città di Bruges ha degli svantaggi? E se è così, osiamo mostrarlo? 

Tredici artisti e architetti nazionali e internazionali hanno riflettuto proprio su questa domanda. Sono andati alla ricerca della vita dietro le maestose facciate, come viene vissuta e vissuta Bruges. I loro interventi artistici formano una scia di immaginazione e meraviglia. 

Ti portano in luoghi che oscillano tra sogno e realtà, tra ciò che è reale e ciò che è delirante.

14/09/19

Prossimamente Triennale





Si è appena concluso con una grande successo di pubblico la mostra Broken Nature e la Triennale annunci i suoi futuri programmi che vedranno anche la collaborazione con la nota Fondazione Cartier di Parigi, segno di un ruolo sempre più internazionale dell'ente milanese. La prossima primavera si svolgerà una mostra con alcuni pezzi della famosa collezione francese proposti dal curata dall’argentino Guillermo Kuitca.

Le proposte sono a grande respiro, con centrale il bel progetto del Museo del Design Italiano, si vedrà una serie di iniziative a largo respiro che toccherà i temi più attuali, dall'ambiente alle grandi migrazioni contemporanee.

Si inizia col programma di eventi raccolti col titolo "Parla Ascolta Guarda Fai" che si svilupperà fra ottobre e febbraio 2020.

Il programma proseguirà poi dal 9 ottobre con l’inaugurazione del progetto immersivo Avalanche dell’artista spagnolo Carlos Casas.

Seguirà poi il 21 e 22 novembre 2019, col Forum sulla Forestazione Urbana, evento culturale di riferimento sul tema della rigenerazione urbana intesa come processo di strategie, politiche, azioni, finalizzate alla realizzazione di uno sviluppo urbano sostenibile.


Seguiranno

PLAY!  novembre 2019 Attraverso lo skatepark ideato da Koo Jeong A e una serie di installazioni nel  Palazzo dell’Arte la mostra vuole stimolare nel visitatore una partecipazione fisica  e mentale dello spazio che, attraverso le varie installazioni, arriva a sfidare le dinamiche relazionali tra uomo e oggetto, tra individuo e collettività.

Playgroud Pavilion  aprile 2020 Un padiglione/campo da gioco appositamente ideato per Triennale liberamente fruibile e praticabile destinato a un pubblico ampio e trasversale


I DIALOGHI  Galleria piano terra Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist

marzo – settembre 2020  Dal costante dialogo nel corso degli anni tra Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist nasce  questo progetto espositivo dedicato a presentare il lavoro e il pensiero di uno dei  principali maestri e teorici del design italiano. Progetti, modelli, disegni e materiali  di archivio documentano oltre 60 anni dell’attività di Mari. Organizzata in quattro sezioni la mostra si apre con un nucleo di opere esposte in Enzo Mari. L’arte del design (GAM -Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 2009), curata  dallo stesso Mari.

Carlo Aymonino  ottobre 2020

Attraverso materiali d’archivio la monografica presenta il lavoro dell’architetto  romano Carlo Aymonino, evidenziando non solo la sua importanza nella scena  urbanistica della Roma degli anni Settanta, ma anche raccontandone gli aspetti più umani e personali.

Italo Lupi e Saul Steinberg  2022

Uno scambio e dialogo tra il lavoro di un maestro della grafica come Italo Lupi e il disegnatore e illustratore Saul Steinberg.


LE MOSTRE MANIFESTO  Curva primo piano

The State of the Art of Architecture  gennaio – marzo 2020

Partendo dall'esperienza fatta a Chicago da Joseph Grima nell’ambito della prima  edizione della Chicago Architecture Biennial, da lui curata nel 2015, saranno  invitati oltre 50 studi di architettura internazionali a cui verrà chiesto un progetto “manifesto” del loro approccio al fare architettura. La mostra presenterà, attraverso diversi media, il lavoro di una generazione di  architetti provenienti da tutto il mondo invitata a riflettere sulla produzione di nuove forme di pensiero architettonico. Una serie di dibattiti e discussioni con ospiti internazionali accompagneranno la mostra per portare un nuovo sguardo sul panorama dell'architettura internazionale contemporanea.

Bjarke Ingels aprile – settembre 2020

La mostra documenta il lavoro di Bjarke Ingels, architetto danese di fama internazionale, i cui progetti, mettendo in dialogo architettura e ambiente, si caratterizzano per una costante attenzione alle urgenze del contemporaneo e ai temi della trasformazione e del cambiamento, si tratti di cambiamento climatico, demografico, sociale, migratorio o ai cambiamenti indotti dallo sviluppo tecnologico, economico o dalla stagnazione.

Future Cities ottobre 2020

Una riflessione sul futuro delle città attraverso gli interventi di architetti, urbanisti, artisti, sociologi e filosofi.

Hito Steyler autunno 2021

Artista e teorica Hito Steyler porta avanti attraverso installazioni, video e scritti una rigorosa ricerca critica sui media, sulle tecnologie e sulle implicazioni sociali e politiche della veicolazione e circolazione delle immagini.


LE AVANGUARDIE Impluvium

Pedro Reyes gennaio -marzo 2020

Spaziando dall’architettura alla scultura, dalla performance al video, Pedro Reyes (Città del Messico, 1972) affronta tematiche sociali, ambientali, politiche ed educative attraverso opere giocose e ironiche dalla forte connotazione partecipativa.

Francesca Torzo Data da definire

Francesca Torzo (Padova, 1975) porta avanti un percorso di ricerca e analisi dei linguaggi architettonici e dell’edilizia, con una particolare attenzione alla sperimentazione sulle potenzialità dei materiali, in particolare del cemento, proiettandoli in una dimensione poetica ed emozionale.


GLI EROI Spazio centrale curva primo piano

Giancarlo De Carlo gennaio – marzo 2020

In occasione del centenario dalla nascita, la mostra presenterà i diari, mai esposti al pubblico, di Giancarlo De Carlo (1919-2005), architetto, urbanista, teorico dell'architettura e accademico italiano. I diari, ricchi di schizzi autografi, disegni, progetti, appunti di viaggio, aforismi architettonici e filosofici, curati e trascritti dalla figlia Anna, permettono di ripercorrere la vita intellettuale di De Carlo e svelano gli spunti di riflessione che l’architetto ha poi ritualizzato nel corso della fase più matura della sua carriera.

Vico Magistretti aprile – giugno 2020

In occasione del centenario dalla nascita la mostra, realizzata in collaborazione con Fondazione Vico Magistretti, racconta la figura di questo importante Maestro del design e dell’architettura italiana attraverso progetti, disegni e materiali d’archivio.

Giovanni Muzio 2022

La mostra esplora il rapporto di Giovanni Muzio con la città di Milano.


La Poesia è di tutti Linguaggi, azioni e visioni poetiche nelle pagine de “la Lettura” novembre 2019

Per il sesto anno «la Lettura» e Fondazione Corriere della Sera presentano in Triennale un viaggio volto a mettere in scena le forme contemporanee di dialogo tra giornalismo, arte e strumenti di comunicazione. La mostra, curata da Gianluigi Colin e Antonio Troiano, ruota intorno ad uno dei linguaggi che più contraddistingue il lavoro dell'inserto, la Poesia. Questa sarà “esposta” in una dimensione originale, caratterizzata dalla contaminazione di forme e contenuti: artisti come Fabre, Fioroni, Jodice, Kiefer, Kossuth, Paladino, Pistoletto, Spalletti e Tatafiore dialogheranno con poeti passati e contemporanei attraverso opere realizzate per l’occasione.

Marco Nereo Rotelli Ottobre 2019 IULM, cortile


Corrado Levi Primavera 2020

Una mostra diffusa in tutto il Palazzo dell’Arte per presentare la figura eclettica, la pratica e la poetica di Corrado Levi, architetto, artista, intellettuale, agitatore culturale, docente, critico, curatore, collezionista.



NONMODERNISM aprile 2020

Un progetto collettivo di TOILETPAPER (Maurizio Cattelan & Pierpaolo Ferrari), Studio Job (Job Smeets), Charley Vezza e Stefano Seletti che si ricollega al percorso iniziato con Il Super Ball alla Fondation Beyler di Basilea nel 2016 e seguito da Maze of Quotes ad Art Basel Miami sempre nel 2016 per Fondation Beyeler.

Triennale Milano Teatro

La stagione 2019/2020 di Triennale Milano Teatro continua e rafforza il percorso iniziato con la curatela di Umberto Angelini. A partire dall’aggiornamento del nome, Triennale Milano Teatro è sempre più parte integrante dell’universo Triennale Milano, luogo della produzione e della creazione delle arti contemporanee. Un progetto guidato dalla volontà di dar vita a un vero e proprio cantiere della ricerca e della sperimentazione, con lo sguardo rivolto alla scena internazionale e a quella italiana più originale. Da qui la volontà per questa nuova stagione di chiamare a raccolta alcune delle esperienze più interessanti delle performing arts nel panorama mondiale, rendendo al contempo sempre più connessa, integrata e omogenea la proposta del Teatro e quella di Triennale Milano. La nuova stagione è dedicata ai Classici con l’obiettivo di ripartire da essi per ritrovare un punto di riferimento oltre la frammentazione del presente, per poter costruire strumenti di orientamento in grado di guidarci attraverso l’epoca liquida della post-verità, per ascoltare le voci senza tempo dei loro autori e porle in un confronto vivo e fecondo con l’oggi.
La conclusione della programmazione 2019/2020 di Triennale Milano Teatro coinciderà con l’avvio alla terza edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts (marzo-giugno 2020)


 Questi alcuni dei prossimi appuntamenti che potrete indagare meglio al sito della Triennale.



22/03/19

Qualcosa si è rotto, ma si può ancora aggiustare




Molta speranza nelle capacità più propositivi dell'umanità sono sostenute in questa attualissima rassegna che la XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano ha avviato lo scorso 1° marzo e che durerà fino al 1° settembre 2019, col titolo "Broken Nature: Design Takes on Human Survival".

Si tratta di una stimolante raccolta di potenziali sguardi alternativi per tentare di salvaguardare il nostro spazi vitale, questo piccolo pianeta che incredibilmente ospita la meraviglia della vita.




Il delicato equilibrio fra le esigenze della specie umana e il resto della natura può avere possibili positivi sviluppi, bisogna avere il coraggio dei tanti bei progetti proposti; la voglia di cambiare, spesso di poco, le nostre abitudini e poter godere al meglio del nostro affascinante ambiente.

Questa grande iniziativa, che coinvolge ventidue partecipazioni internazionali, si articola così oltre la stupenda mostra in una ricca programmazione che durerà per tutto l'anno con tantissime iniziative (consultate la ricca agenda del sito per poterle seguire al meglio) e un bel sito in continuo aggiornamento (brokennature.org ) oltre al ricco catalogo appositamente ideato con interessanti interventi.

La curatrice, Paola Antonelli, ha coordinato una articolata indagine sui legami che uniscono gli uomini all’ambiente naturale, legami che nel corso degli anni sono stati profondamente compromessi, se non completamente distrutti, ma che possono, grazie all’ingegno umano, trovare positive soluzioni.




Sono anche stati realizzati quattro importanti lavori commissionati a designer internazionali: Formafantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin), a Neri Oxman e al suo gruppo di ricerca Mediated Matter Group del MIT Media Lab, a Sigil Collective (Khaled Malas, Salim Al-Kadi, Alfred Tarazi e Jana Traboulsi), collettivo con base a Beirut e a New York, e ad Accurat, società di ricerca e innovazione nel campo del data-driven design, con sedi a Milano e New York (progetto condotto da Giorgia Lupi e Gabriele Rossi). Progetti, alcuni anche a lungo termine, che hanno approcci creativi per correggere il corso autodistruttivo dell’umanità e a ripensare in maniera diversa la nostra relazione con l’ambiente e con tutte le specie presenti sul pianeta, inclusi gli esseri umani.

La mostra si articola con decine di proposte, ideate da professionisti o da singole persone, selezionate fra quelle progettate in questi ultimi tre decenni; costruita in tre sezioni e in una serie di padiglioni stranieri,  per cui vi consiglio di preventivare un ampio arco di tempo per goderne al meglio i tanti aspetti che troverete.


 



07/11/18

Triennale fra arte e design





I luminosi spazi della Triennale di Milano accolgono in questi giorni diverse piacevoli mostre fra arte, architettura e design.

Iniziamo dalla ampia e stupenda mostra sulla fertile creatività di Achille Castiglioni, figura centrale della storia italiana del design.

Il percorso è una analisi continua fra l’estro fantasioso e la capacità di trasformarlo in forma fisica. Che siano lampadari o telefoni, tutto diventa un gioco, a volte quasi concettuale, di rendere fruibile e bello il vivere quotidiano.  




La cura e il progetto di allestimento sono stati ideati da Patricia Urquiola, architetto e designer che non solo ha mosso i primi passi insieme a Castiglioni (nel 1989 si laurea con lui al Politecnico di Milano), ma ne ha saputo raccogliere l’eredità e la capacità di sorprendere attraverso il progetto.

Achille Castiglioni ha progettato più di 400 allestimenti temporanei per mostre e fiere e ha lavorato con innumerevoli aziende di settore, tra cui Alessi, Brionvega, B&B Italia, BBB Bonacina, Cimbali, Danese, Driade, De Padova, Flos – alla quale come designer è storicamente legato sin dalla nascita dell’azienda –, Cassina, Moroso, Knoll International, Kartell, Zanotta.













Altro  stupendo percorso la mostra annuale che quest’anno è stata realizzata in forma cronologica, dal 1902 al 1998, con 180 pezzi iconici del Novecento, 5 focus tematici. Incredibile proposta dell’eccellenze italiane che paiono purtroppo rarefarsi sempre più giungendo ai nostri giorni.

I materiali esposti sono organizzati cronologicamente in cinque periodi: 1902-1945, 1946-1963, 1964-1972, 1973-1983, 1984-1998. La scelta di tenere il 1998 come termine della selezione, lasciando volutamente scoperto l’ultimo ventennio, permette agli storici di analizzare la disciplina con la giusta distanza critica e temporale ma intende anche sottolineare il grande cambiamento di parametri in corso che rende difficile esprimersi su un panorama ancora così mutevole.
  








Sul fronte dell’arte è la proposta che la Fondazione Furla porta con la mostra Haegue Yang; un grande progetto espositivo realizzato con una serie di opere dal forte impatto emotivo che si articola in tre ambienti che attraverso la combinazione di lavori iconici e nuove ambiziose produzioni presentano gli elementi ricorrenti nel lavoro di Haegue Yang,









Guarda sul fronte dell’architettura l’interessante mostra con i progetti dei vincitori di premi e menzioni della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana e i progetti del vincitore e dei finalisti del Premio T Young Claudio De Albertis.







23/08/18

Unico e ripetibile, arte e industria nelle collezioni di Massimo De Carlo



Fronzoni Corsi di formazione per insegnanti, 1980 100,3 x 68,8 cm


La  Triennale  di  Milano  presenta dal  12  settembre  al  7  ottobre  2018 la  mostra UNICO  E  RIPETIBILE.  Arte  e  industria  nelle  collezioni  di  Massimo  De  Carlo, un’indagine  sul  rapporto  che  intercorre  tra  manufatto  seriale  e  opera  d’arte.L’esposizione  presenta  oltre  100  oggetti  e  opere  raccolti  con  passione  e  dedizione  da  De  Carlo  in  tutto  il  mondo;  i  tre  nuclei  proposti  identificano  un  percorso  unico  nella  storia  della  cultura  del  Novecento  e  contribuiscono  a  individuare  nuove  relazioni  tra  le  discipline e  i  sistemi  di  produzione  di  artisti  e  designer.  

Le  ceramiche  prodotte  a  Weimar  negli  anni  precedenti  alla  Seconda  Guerra  Mondiale,  i  ricami  di  lettere  di  Alighiero  Boetti,  i  manifesti  (dagli  anni  ’60  agli  anni  ’90)  del  grafico,  designer  e  educatore  italiano  AG  Fronzoni  raccontano  i  recenti  movimenti  dell’arte  e  del  gusto  nei  confronti  dell’industria  e  viceversa,  invitando  lo  spettatore,  così  come  il  loro  collezionista,  a  interrogarsi  sul  significato  di  unicità  e  sul  concetto  stesso  di  collezione.

Le  ceramiche  di  Weimar,  che  Massimo  De  Carlo  colleziona  da  oltre  20  anni,  sono  un’espressione  straordinaria  del  prodotto  in  serie,  nate  con  il  movimento  Bauhaus  sottola  prima  Repubblica  di  Weimar.  Decorati  utilizzando  stencil  e  pittura  a  spruzzo,  questi  oggetti  sono  il  risultato  dell’incontro  tra  Art  Déco  e  applicazione  meccanica  e  hanno  costituito  un  primo  esempio  storico  di  prodotto  con  decorazioni  geometriche  e  astratte  per  la  distribuzione  di  massa.I  celebri ricami  di  Alighiero  Boetti uniscono  le  antiche  tecniche  artigianali  della  lavorazione  della  stoffa  a  una  riflessione  sull’autorialità.  Queste  opere  furono  infatti  realizzate  delegando  la  produzione  ad  artigiani  afgani  e  sono  diventate  un  simbolo  della  riflessione  di  Boetti  sulla  vita  e  sull’arte.  

Le  opere  presenti  in  mostra  sono  una  selezione  della  ben  più  ampia  collezione  del  gallerista,  iniziata  30  anni  fa. I manifesti  di  AG  Fronzoni–realizzati  per  promuovere  esposizioni,  incontri  culturali,  appuntamenti  politici  –sono  caratterizzati  dal  rapporto  di tensione  dinamica  tra  pieno  e  vuoto  e  da  un  uso  unico  del  carattere  tipografico  e  del  colore.  Le  grafiche  impeccabili  e  affilate  di  Fronzoni  rispecchiano  la  sua  affascinante  filosofia,  secondo  la  quale  il  superfluo,  l'eccedente,  il  ridondante  è  uno  spreco in  senso  estetico,  morale  ed  etico.Questi  tre  corpi  di  opere  e  oggetti  sono  allestiti  negli  spazi  della  Triennale  in  comunicazione  tra  loro  grazie  all’allestimento  dell’architetto  Matilde  Cassani  che  esalta  il  carattere  narrativo  e  affettivo  di  questi  oggetti,  ognuno  dei  quali  è  il  segnale  di  una  passione  capace  di  superare  confini  geografici,  professionali  e  culturali.


UNICO  E  RIPETIBILE Arte  e  industria  nelle  collezioni  di  Massimo  De  Carlo
Direzione  artistica:  Edoardo  Bonaspetti
Progetto  di  allestimento:Matilde  Cassani
12  settembre  – 7  ottobre  2018

Inaugurazione:  martedì  11  settembre  2018,  ore  19.00
Ingresso  libero Orari  di  apertura:  martedì  –domenica,  ore  10.30  –20.30
Triennale  di  Milano  Viale  Alemagna  6  20121  Milano  T.  +39  02  724341  www.triennale.org

09/04/18

Le Architetture di Mendini per Abet Laminati




Alla Triennale di Milano dal 12 Aprile ci sarà “Le Architetture”  la prima mostra dedicata esclusivamente ad opere architettoniche di Alessandro e Francesco Mendini e il loro Atelier, in occasione di quasi 50 anni di collaborazione con Abet Laminati
26 plastici, vere e proprie “sculture architettoniche” realizzate appositamente per la mostra a rappresentare un saggio significativo della internazionalità del loro lavoro, 13 disegni e due video raccontano questa avventura, unica nel panorama internazionale.

02/03/18

Broken Nature: Design Takes on HumanSurvival





La Triennale di Milano ha lanciato  la piattaforma online brokennature.org, dedicata alla XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano (1° marzo – 1° settembre 2019). 

La XXII Triennale sarà intitolata Broken Nature: Design Takes on Human Survival e verrà curata da Paola Antonelli.  

Questa pubblicazione online è dedicata alla XXII Triennale, Broken Nature: Design Takes on HumanSurvival . Lanciata esattamente un anno prima dell’apertura dell’esposizione, il 1° marzo 2019, la piattaforma documenta la ricerca del team curatoriale e le riflessioni legate all’organizzazione della mostra – offrendo allo stesso tempo nuovi spunti e opinioni per stimolare la nostra curiosità. 
La piattaforma riunisce testi, immagini, video, podcast, report e fonti e analizza in maniera critica il legame con l’ambiente che ci circonda e che è dentro di noi. Gli autori, provenienti da diversi ambiti, come il giornalismo, la scienza, la filosofia, la letteratura, il design, la tecnologia, la storia e la politica, approfondiranno il tema della “natura torta”, aiutando a costruire un lessico sia linguistico che materiale associato alle nozioni di design riparatorio e rigenerativo.
Inoltre, su questa piattaforma, i curatori pubblicheranno una raccolta di articoli e saggi accademici, scoperte e teorie, progetti, libri, riviste e nomi di persone, costituendo un indice in continuo aggiornamento a disposizione del pubblico.
Questa piattaforma online è un’opportunità per approfondire i temi della XXII Triennale e, allo stesso tempo, coinvolgere un pubblico più ampio. Il suo obiettivo è rendere più trasparente il processo curatoriale e avvicinare i temi di ricerca al pubblico, creando un’opportunità di dibattito che arricchirà il progetto espositivo e gli altri supporti legati alla mostra, come il catalogo e il programma delle iniziative. 
Broken Nature è anche su Instagram: @broken__nature e #brokennature 

06/07/17

I’ m (mi) grato



Essere in movimento, movimento di mappe celebrali, celebrali pulsioni elettrobiologiche, pulsioni di paura, paura di vivere, vivere senza esistere.




I ricordi che scappano, i ricordi che ci raggiungono.




Colpe che subiamo, colpe che causiamo.





Identità che assumiamo, che adattiamo, tutti uguali alla infinita diversità.




Cosa resta di questa dimensione temporale che chiamiamo vita su questa sfera di illusorie nazionalità?




L’arte non ha il compito di risolvere sicuramente, come in questa mostra, evidenzia i tanti pensieri del vivere apparenti ruoli identitari.






Mostra "La terra inquieta" della Fondazione Trussardi alla Triennale di Milano.



26/01/17

Elegantia



Si inaugura, alla Triennale di Milano, il prossimo  28 Gennaio la mostra "Elegantia" prima personale del duo di artisti belgi Jos de Gruyter & Harald Thys in un’istituzione italiana, curata da Francesco Garutti.
Il progetto è concepito come una costruzione di un ambiente in dialogo rigoroso con le sale del Palazzo dell’Arte, immaginato come una messa in scena dell’idea stessa di “mostra”, riflesso mentale e miraggio artificiale di un allestimento. 
Jos de Gruyter & Harald Thys, trent’anni fa si incontrarono al Sint Lucas University College of Arts and Design di Bruxelles nel 1987. Da allora hanno dato forma a un corpus di opere eterogeneo e complesso che muove dalla produzione video per abbracciare poi il disegno e la scultura, l’installazione, il suono e la performance.