Allegramente
superata la sessione londinese del grande circo dell’arte
contemporanea scendiamo verso le giornate parigine che si presentano
gioiose e variegate. Il clima è alquanto mite, un autunno colorato
che aggiunge fascino alle vie parigine.
Se
la sezione giovanile della Fiac nei nuovi spazi del non è proprio
al massimo, molto viene compensata dalla sezione del Gran Palais dove
la qualità delle grandi gallerie si percepisce in modo evidente.
Dopo
diversi anni di declino la rassegna de le Fiac ha riconquistato un
ruolo rilevante, agendo sia sulla sua struttura interna, sia sulla
complessa rete di realtà artistiche pubbliche e private.
Quest’anno
poi la riapertura dell’l’Hôtel Salé, che ospita il Musée
Picasso, l’apertura della Fondation Louis Vuitton e i
festeggiamenti dei 30 anni della Fondation Cartier hanno reso Parigi
una fantastica location di allegria e mondanità.
Sempre
piacevole, forse più per la location, la sezione delle sculture nei
giardini delle Tuileries.
Che miscela la meraviglia del luogo con la varietà delle opere
proposte.
Slick
Slick,
presso il Pont Alexandre III, gioca
la carta dell’oriente che però non mi affascina molto. c'è
poi Art Élysées et Design Élysées con uno spirito sempre molto più tranquillo e aperto alle proposte più varie.
Art Elysées
Nelle quiete stanze dell'Hotel
Le A, in rue d'Artois 4, prende corpo Outsider Art Fair, una
ricercata selezione di proposte contemporanee.