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26/12/10

Harry Clarke



Illustrations by Harry Clarke for a 1925 edition of Goethe’s Faust - A Journey Round My Skull

Francis Bacon



Francis Bacon in his studio

Brancusi and Man Ray



Brancusi and Man Ray having a toast in front of Endless Column I fall 1927

Sarah Bernhardt



Atelier Nadar, Sarah Bernhardt, Pierrot dans la pantonime Pierrot Assassin, Palais du Trocadéro, 1883

René Gruau




Sta per concludersi a Londra, alla Somerset House, il prossimo 9 Gennaio, una stupenda mostra dedicata a René Gruau, il riminese Renato Zavagli Ricciardelli. Fra i più affascinanti ed eleganti illustratori di moda, esempio di sofisticata e semplice meraviglia.

Le sue immagini erano uniche, raffinate, esempi mai più raggiunti di bellezza e di singolarità.

I suoi lavori erano magistrali rarefatti tocchi di colore che creavano mondi singolari e sognati.

Particolarmente interessante il rapporto con la casa di moda Dior di cui divenne per diversi decenni la punta massima di rappresentazione, creando un mix di eleganza ed unicità stupendi.

La mostra racconta anche del suo lavoro per alcune delle riviste più importanti del settore della moda come Vogue e Harpers Bazaar.

Poesia 2010

feste buone ...



feste buone per tutti ...

25/12/10

Sironi, Guttuso, Vedova. Arte e Ideologie politiche a confronto




Nella stupenda cittadina di Cherasco, immersa in una allegra atmosfera natalizia, è in corso fino al 9 Gennaio 2011, nell’antico Palazzo Salmatoris, la mostra: “Sironi, Guttuso, Vedova. Arte e Ideologie politiche a confronto”.

Dopo diversi anni dedicate a piacevoli mostre monografiche, proponendo tantissimi classici artisti del novecento da Picasso a Fontana, quest’anno è stata ideata una mostra più storica e di ampio respiro, toccando un tema particolarmente contemporaneo come l’estetica e le ideologie politiche.

Raccolte nelle magnifiche stanze del palazzo la mostra presente una serie di opere legate dalla relazione fra espressione artistica e periodo politico, raccontando la storia dell’Italia nel secolo scorso. Si inizia così con Sironi e le sue possenti figure che dalla tradizione contadina diventano parte dell’industrializzazione, passando poi per una figurazione più intensa e cromatica che, attraverso i lavori di Guttuso, raccontano di un paese che cresce e si arricchisce. La parabola si conclude con Vedova e il suo sguardo nel finire di un secolo breve ma ricco di emozioni e di intense vibrazioni che egli rappresenta in modo informale e libero dalla tradizione rinnovando la funzione della pittura.

Per ogni artista è dedicata una sala, creando così piccole piacevoli occasioni di confronto e di sviluppo, che ogni singolo artista ha avuto nel suo processo creativo. Nell’elegante e ampio corridoio il confronto è fatto su alcuni temi comuni che uniscono in un dialogo diretto le opere dei diversi artisti.

A coronamento della mostra sono state anche proposte, al piano superiore, una piccola raccolta di opere di artisti contemporanei dei tre noti personaggi. Spiccano tra le tante le belle opere di Funi, Morlotti, Cassinari, Sassu e Manzù.

Particolarmente utile il video che accompagna la visita e il catalogo che aiutano ad approfondire meglio l’evento espositivo.

orario apertura dal Martedì al Venerdì ore 15-19, Sabato e Domenica ore 9.30-12.30/15-19

Morandi alla Fondazione Ferrero di Alba



La Fondazione Ferrero di Alba, col supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Regione Piemonte, presenta fino al 16 Gennaio 2011 una stupenda mostra su Giorgio Morandi e i suoi delicati paesaggi.

L’evento, realizzato con un allestimento curato da Maria Cristina Bandera, si offre in una rara e pregiata riconsiderazione del percorso artistico di Giorgio Morandi immergendoci in una produzione più intima e ricerca.

Oltre settanta opere, prevalentemente su tela e alcuni acquarelli, che mostrano le diverse influenze che l’artista ebbe nel suo percorso artistico.

Il percorso proposto in forma cronologico inizia dagli anni ’10 con il delicato “Paesaggio (Nevicata)”, dove si percepisce l’influsso di Cézanne, passando poi per la serie di Paesaggi, della fine degli anni ‘20 dove l’attenzione a Piero della Francesca, studiato sulla monografia di Roberto Longhi che fece nel 1927, emerge intensa.

Una produzione pittoriche che negli anni ‘30 si intensifica, quando il pittore vive isolato sull’Appennino, a Grizzana, tra Bologna e Prato e si evolve negli anni ‘50, con la serie de I Cortili di Via Fondazza. Tornato nel cuore di Bologna, vicino Porta Maggiore.

Morandi dipinge quasi per sottrazione, lasciando che nella sua tela, paesaggio urbano e natura morta vengano quasi a collimare, testimoni di una medesima inquietudine.

Accompagnate da interessanti supporti didattici, la mostra si lascia penetrare e rivelare per un interessante percorso storico ed estetico che rivaluta un artista troppo spesso etichettato in modo superficiale alla nota serie delle nature morte.

Apertura, dal martedì al venerdì 15 -19; sabato, domenica e festivi 10 -19. Lunedì chiuso
Giorni di chiusura 24, 25, 31 dicembre 2010, 1 gennaio 2011
Ingresso gratuito

16/12/10

troppo italiano?




Ecco arrivate le feste, giornate legate a riti religiosi che tramandano tradizioni e ideale.

L’arte è stata per secoli il luogo di espressione formale di queste usanze, e oggi possiamo godere di un vasto patrimonio che dovrebbe essere arricchito. Per cui trovo sempre lodevole l’iniziativa che la Tate Britan ogni anno realizza di invitare un artista inglese ( o che opera in UK) a realizzare un’opera sul tema dell’albero di natale, quest’anno è la volta di Giorgio Sadotti .

Non capisco invece come mai dei tantissimi musei di arte contemporanea italiani (GAM, GNAM, Rivoli, Maxi, Macro, et…) non ce ne sia uno che proponga agli artisti contemporanei il tema della tradizione italiana del presepio.

Forse un tema troppo popolare?

09/12/10

l'albero di Natale 2010 alla Tate Britan di Londra




Come da tradizione, in questi ultimi venti anni la Tate Britan invita un artista, quest’anno Giorgio Sadotti, a creare nel suo spazio un albero natalizio.

Per l’occasione l’artista ha scelto un classico abete Norvegese alto 9 metri senza decorarlo.

Lasciato quindi “svestito” dalle tradizioni decorazioni, in tal modo l’osservatore può godere della già stupenda bellezza che l’albero stesso ha.

Accanto alla base giace una frusta, forse parte della performance che l’artista il 5 Gennaio 2011 alle ore 19 realizzerà per concludere l’evento dal sibillino titolo Flower Ssnake.

05/12/10

Giornate di fine novembre torinese



Con l’arrivo dell’autunno si ritirano in casa le piante e se si ha un bell’albero lo si sega a più livelli e lo si conserva nei diversi piani.

Idea più che coerente nel mondo umano che sempre più usa a suo diletto la natura, per cui Henrik Håkansson mette a dimora una giovane quercia torturandola a più sezioni nella nota Galleria Franco Noero.

Ma non si vorrebbe cadere nella polemica, sarebbe poi pubblicitaria, per cui si prende atto di come tutto serva ad affascinarci un attimo, perché poi l’effetto è molto piacevole. Crudelmente interessante, come la trasformazione di un mobile di Calder, che sempre l’artista realizza nella project room GFN vicino a Santa Giulia. Sul lato opposto altra project room GFN presenta 5 opere di 5 artisti (Kirsten Pieroth, Fernando Ortega, Saâdane Afif, Superflex, Danh Vo) scelti da un artista (Patrick Charpenel).

Più goliardica la proposta da Sonia Rosso di Douglas Gordon e Jonathan Monk, che nel miglior stile inglese vengono in Italia per divertirsi.

Norma Mangione Gallery presentare la prima mostra personale italiana dell’artista americano Garth Weiser con una serie di affascinati quadri dal delicato effetto pop.

Molto interessante la ricerca di Goshka Macuga sul percorso incrociato con Pinot Gallizio proposto dalla galleria Martano e curata da Francesca Comisso.

In via della Rocca la Galleria Roccatre propone delicati lavori Fausto Melotti mentre sul lato opposto nella sua project room ci sono i leggeri lavori Giada Giulia Pucci.

Sulla stessa via la galleria Alberto Peola espone le nuove opere di Laura Pugno, sempre più poetiche e delicate, che proseguono il suo percorso di visione ambientale/interiore.

Da Photo& Contemporary le opere di Emil Lukas, trasformazioni fisiche delicate e con un’impronta naturalistica.

Da Guido Costa Projects una serie sguardi fotografici di Miroslav Tichy, frastagliati attimi di vita in bilico fra memoria e opera artistica.

Memento mori ...




Un'antica città

Un vecchio palazzo museo, che già patisce l’afflusso turistico,

un teschio,

tanti diamanti per un valore superiore a 100 milioni di euro,

un allegro artista inglese,

forse un romanzo d’avventura, no!

La mostra (?) di Damien Hirst a Palazzo Vecchio di Firenze, dove il noto “For the Love of God” (Per l'amor di Dio) tempestato di 8.601 diamanti viene esposto per la terza volta,

arte,

pubblicità,

un poco di tutte e due…

L’opera è esposta nella Camera del Duca Cosimo, ma per l’occasione è anche possibile pagando il biglietto (10 euro!) vedere lo studiolo di Francesco I de Medici,

via per male che vale un poco di arte la si vede comunque.