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30/09/23

Torino capitale del liberty



Per la stagione autunnale Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino presenterà, da giovedì 26 ottobre 2023 a lunedì 10 giugno 2024, una stupenda mostra sul Liberty.  Infatti Torino può essere considerata una delle capitali di questo meraviglioso stile del secolo scorso. 
 
L’esposizione racconta con un centinaio di opere il fondamentale ruolo di Torino per l’affermarsi del Liberty, un’arte che nella capitale sabauda diviene il fulcro di una storia che travolge ogni aspetto della vita e della società, definendo un’esperienza architettonica e artistica che dalle suggestioni torinesi si diffonderà in tutto il mondo.
 
Si tratta di un’operazione focale per l’ingresso di Torino nel RANN di Bruxelles e la sua candidatura a Città Patrimonio Mondiale UNESCO per il Liberty.
 
Un allestimento emozionante e coinvolgente che affronta ogni aspetto delle manifestazioni artistiche del Liberty in modo del tutto originale e inedito, consentendo al visitatore di comprendere appieno i meccanismi della creazione architettonica ed estetica, potendo per la prima volta percepire il farsi delle opere, siano esse di architettura, di design d’interni, pitture, sculture, lavori grafici o di decorazione, oggetti d’uso, testi letterari, poesia o musica, tutti lavori caratterizzati dalla particolarissima linea strutturale della natura, generatrice eterna di forme.
 
Nel quarantennio della cosiddetta Belle Époque, nei decenni di fiducia sconfinata nel progresso, un mondo senza più confini trova la sua espressione in un movimento artistico-filosofico che con squisita eleganza decorativa connette ogni cosa con linee dolci e sinuose che si incontrano e si intrecciano armoniosamente. È la nascita di uno stile che trova in Torino la sua capitale e la propria cassa di risonanza nel Parco del Valentino, protagonista dei nuovi valori della nazione e del progresso, cornice ideale per mettere in mostra la produzione italiana in campo industriale, agricolo e artistico.

Di questa stagione europea assai feconda nel proprio superare il naturalismo in nome di un simbolismo decorativo, la mostra di Palazzo Madama rende conto con grandi sezioni strutturate intorno a una parola chiave: metamorfosi. Il passaggio tra Ottocento e Novecento può, infatti, essere considerato quale un grande processo di metamorfosi estetica, sociale, geopolitica.
 
L’allestimento, la mostra e il catalogo – edito da Silvana Editoriale – sono a cura di Beatrice Coda Negozio, Roberto Fraternali, Carlo Ostorero, Rosalba Stura e Maria Carla Visconti che, anche come SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, da decenni hanno intrapreso un percorso di tutela e approfondiscono dei temi della cultura Liberty a Torino, rendendosi protagonisti di importanti iniziative scientifiche, editoriali e divulgative.
 
All’esposizione si accompagna il ricco programma off Libertyamo, orientato al massimo coinvolgimento della città e dei cittadini alla riscoperta delle proprie radici e dell’eccezionalità del contesto architettonico della loro quotidianità.

Il progetto è ideato e curato da Palazzo Madama e della SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino con la collaborazione di MondoMostre.
 
INFO UTILI:
 
SEDE ESPOSITIVA E D                                         Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica,
piazza Castello, Torino
Dal 26 ottobre 2023 al 10 giugno 2024
Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 - 18.00. Martedì chiuso 
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
 
BIGLIETTI  
Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00
Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card
Mostra + museo: Intero € 18 | Ridotto € 16
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it   - t. 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it


29/09/23

Fra sole e terra al Storm King Art Center

 



Presso lo Storm King Art Center, un museo all'aperto di 500 acri situato nella Hudson Valley di New York, dove i visitatori sperimentano sculture su larga scala e commissioni site-specific a cielo aperto, sono proposti tre interventi con le opere degli artisti Ugo Rondinone, RA Walde e Beatriz Cortez.


il sole (2018) e la luna (2021), due opere dell'artista svizzero Ugo Rondinone (nato a New York, nato nel 1964), con sede a New York, sono formate da delicati cerchi modellati da rami di alberi in bronzo fuso, uno con foglie argentate e l'altro dorato . Le sculture gemelle sono entrambe alte più di sedici piedi. Installati parallelamente l'uno all'altro, il sole e la luna sono allineati lungo un asse est-ovest, come portali o aperture con vista su Schunnemunk e sulle montagne del Re delle Tempeste.

Il mondo naturale occupa da decenni un posto di grande importanza nella pratica artistica di Rondinone. L’artista ha detto: “Nel mezzo della crisi dell’AIDS nel 1989 e dopo che il mio compagno Manfred Welser morì di malattie legate all’AIDS, mi allontanai dal dolore e trovai nella natura una tabella di marcia spirituale per trovare conforto, rigenerazione e ispirazione. Nella natura si entra in uno spazio dove sacro e profano, mistico e mondano vibrano l’uno contro l’altro”. Collocando il sole e la luna nel paesaggio di Storm King, le connessioni tra queste opere e la natura sono ulteriormente sottolineate dal sorgere e dal tramontare nella vita reale dei loro corpi celesti titolari.



L'installazione site-specific di RA Walden si estende su diversi acri degli Storm King's South Ponds per la decima edizione del programma Storm King's Outlooks , che offre ad artisti emergenti e a metà carriera l'opportunità di presentare un progetto temporaneo all'aperto su larga scala nel paesaggio. Nel 2019, Walden è stato artista residente presso Shandaken: Storm King, dove hanno iniziato a pensare all'Art Center per un'opera d'arte site-specific.

Punti di accesso titolati // o // stati alternativi della materia(ing), il progetto descrive le configurazioni elettroniche dei sei elementi più comuni sulla terra: carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo (CHNOPS). Le configurazioni di questi elementi, ritenuti necessari per la vita su qualsiasi pianeta, evocano la forma dei cerchi nel grano, qui costruiti con anelli di alluminio perforato e disposti su un fianco erboso di una collina. Considerando il paesaggio come corpo e il corpo come paesaggio, Walden esplora la malattia come una sorta di visitazione che lascia tracce non sempre visibili. Attingendo a temi di fantascienza e narrativa speculativa, l'artista traccia paralleli tra il fenomeno dei cerchi nel grano, spesso considerati delle bufale, e le esperienze e le esigenze di accesso delle persone disabili, che spesso vengono accolte con incredulità, se non disprezzo, da parte dei istituzione medica e società.


Beatriz Cortez: The Volcano That Left riunisce nuove e recenti sculture di grandi dimensioni dell'artista nata in El Salvador (1970) e residente a Los Angeles. La pratica multidisciplinare di Cortez considera l'esperienza della migrazione attraverso la lente della simultaneità, richiamando le molteplici realtà spaziali e temporali che gli immigrati sperimentano contemporaneamente. Nel corso della mostra, l’artista esamina le condizioni geologiche, umane e cosmiche per immaginare altre forme di esistenza che trascendono la definizione statica. Andando oltre le nozioni colonizzate di tempo e spazio, Cortez coinvolge la conoscenza e la spiritualità indigena, la filosofia e i cicli del pianeta per riorientare la nostra comprensione del passato e del presente e per immaginare un futuro alternativo.

Lavorando in acciaio, Cortez modella ogni scultura a mano, improvvisando per creare superfici ondulate e forme organiche che riecheggiano il paesaggio circostante. Al centro della mostra c'è Ilopango, the Volcano that Left (2023), una ricostruzione speculativa di un antico vulcano che eruttò nel VI secolo d.C. in quello che oggi è El Salvador. Cortez considera la cenere depositata dall'eruzione, un evento noto come Tierra Blanca Joven, come parte del sacro mondo sotterraneo Maya. L'artista immagina come i modelli migratori risultanti dall'eruzione si riverberino nel tempo, creando collegamenti con eventi come il movimento dei Maya o la sua stessa migrazione durante la guerra civile salvadoregna nel 1989, una catastrofe che costrinse un milione di persone a fuggire. Rafforzando il disprezzo della natura per i confini umani, spiega Cortez, “La lava scorre sotto la catena vulcanica che unisce le mie due case, Los Angeles e San Salvador. Il mondo sotterraneo non è diviso da questi confini”.

Stela Z, dopo Quiriguá (Contrary Warrior) (2023), evoca la forma di una stele Maya, un monolite di pietra scolpita, per rappresentare la migrazione contemporanea del vulcano di Cortez. Glifi di acciaio saldato appaiono sulla sua superficie, tracciando una cronologia non lineare del viaggio del vulcano durante la sua creazione e installazione. Altrove, Cosmic Mirror (The Sky Over New York) (2022, riconfigurato nel 2023) considera una prospettiva non umana. Sparse sul paesaggio per rispecchiare la costellazione di Orione in alto, la posizione relativa dell'opera in undici parti rispetto alle stelle cambia in base alla sua posizione geografica. Riguardo a un antico mosaico olmeco che fu sepolto sotto terra per essere visto dagli dei degli inferi, l'opera va oltre la percezione umana, essendo pienamente compresa solo dall'alto a causa delle sue dimensioni.

28/09/23

Michelangelo e il corpo umano




La raccolta dell'Albertina di Vienna  di disegni è una delle più belle al mondo e in questo periodo una sezione dedicata a Michelangelo affronta l'emergere, il significato e il declino della rappresentazione del nudo umano, che fu fortemente modellata dal Buonarroti.



Il maestro del Rinascimento Michelangelo è al centro di questa mostra, poiché è l'unico a comprendere la nuova visione di un corpo dinamico. Le sue opere hanno avuto un'influenza formativa sugli artisti del suo tempo, ma la sua importanza si è estesa ben oltre il suo tempo e ha influenzato gli artisti fino al XX secolo. La mostra mostra la riscoperta dell'antica idea greco-romana del corpo ideale durante la vita di Michelangelo e i progressi rivoluzionari nella rappresentazione della figura umana.



Accanto a Michelangelo sono esposti anche Raffaello, Dürer, Rembrandt, Mengs, Rubens, Klimt e Schiele, ognuno dei quali ha sviluppato la propria percezione del corpo, sia attraverso l'emulazione, l'evoluzione o il rifiuto assoluto dell'ideale di Michelangelo.

27/09/23

Dove finiscono le tracce



 La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT parteciperà con diverse e rinnovate iniziative ad Artissima, la principale fiera d'arte contemporanea in Italia, che si terrà dal 3 al 5 novembre 2023 a Torino, e il cui tema di quest’anno è "Relations of Care". 

La Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, che opera per conto e grazie alla Fondazione CRT nel campo dell'arte contemporanea, continua ad affiancare Artissima, principale fiera d'arte contemporanea in Italia, giunta al traguardo della sua trentesima edizione” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Arte CRT. “Per ribadire il suo sostegno, la Fondazione ha scelto di incrementare il budget destinato alle acquisizioni di opere in fiera a favore della GAM e del Castello di Rivoli; di rafforzare la collaborazione attraverso un progetto di mostra a cura della fiera e sostenuto interamente dalla Fondazione, per condividerlo con la comunità locale e internazionale; di dare continuità al dialogo tra arte e tecnologia avviato del 2021 con la terza edizione di Beyond Production; infine, di supportare gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award.”

 

La prima importante novità riguarda proprio la mostra Dove finiscono le tracce: progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Luigi Fassi (Direttore di Artissima) e all'organizzazione di Artissima. La mostra diffusa si disloca nei luoghi simbolici della città di Torino, con alcune iconiche opere della collezione della Fondazione attualmente in comodato alla GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea. 

I luoghi della mostra diffusa e i relativi artisti ospitati saranno:

● Il cortile di Palazzo Perrone di San Martino - sede della Fondazione CRT e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT con Francesco Gennari;

● La Corte Medievale di Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica con Peter Friedl;

● Il portico d’ingresso del Museo Nazionale del Risorgimento con Cally Spooner

● Il foyer del Teatro Carignano con William Kentridge;

● La Sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino con Simon Starling. 

La mostra, gratuita, sarà visitabile dal pubblico con modalità che verranno comunicate prossimamente.

 Un'altra notizia di rilievo riguarda il fondo destinato alle acquisizioni di opere in fiera, a favore della GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, che da quest’anno verrà incrementato a 200.000 euro. 

 Spazio al dialogo tra arte e tecnologia con la terza edizione di Beyond Production: curato nuovamente da Ilaria Bonacossa (Direttrice del Museo Nazionale dell'Arte Digitale di Milano (MNAD) , il progetto di quest'anno si svilupperà in un un Symposium: un’occasione per proporre una riflessione approfondita sul rapporto tra le nuove tecnologie, l’arte e la società, attraverso tre punti di vista differenti - quello degli artisti e addetti del mondo dell’arte, quello dei tecnici e quello di coloro che si occupano degli aspetti legali ed etici di questi nuovi mezzi - con relatori internazionali, che coinvolgerà l’Intelligenza Artificiale nella restituzione dei contenuti del Simposio. 

 

Infine, la Fondazione supporterà nuovamente gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award, riconoscendo due grant da 5.000 euro ciascuno per incoraggiare la ricerca di due artisti, scelti senza vincoli di sezione né di mezzo espressivo, che esprimano nel proprio lavoro un’affinità, un desiderio, una speciale attitudine a dialogare o confrontarsi con le nuove tecnologie. Il Premio verrà assegnato da una giuria composta da Fatima Hellberg (direttrice del Bonner Kunstverein, Bonn), Samuele Piazza (curatore delle OGR - Officine Grandi Riparazioni, Torino) e Bettina Steinbrügge (direttrice del Mudam, Lussemburgo).

26/09/23

Thao Nguyen Phan all'Hangar Bicocca di Milano

 


Torna in Italia, dopo la biennale di Venezia dell'anno scorso, con la sua pratica artistica Thao Nguyen Phan (Ho Chi Minh City, 1987; vive e lavora a Ho Chi Minh City) che impiega il video, l’installazione, il disegno e la pittura per ripercorrere i turbolenti eventi storici del suo paese natale e intrecciarli con la letteratura, la filosofia e la vita quotidiana. 




Attraverso un linguaggio visivo onirico, in cui si fondono tradizioni popolari e narrazioni fiabesche, l’artista riflette sui cambiamenti ambientali e sociali, legati allo sfruttamento delle risorse naturali e alla distruzione e colonizzazione del paesaggio da parte dell’essere umano.




La mostra in Pirelli HangarBicocca è un’occasione unica per presentare il lavoro di Thao Nguyen Phan al pubblico italiano e internazionale, mettendo in luce il suo distintivo approccio all’immagine in movimento. L’esibizione da forma ai cicli della vita, spirituale e naturale, evocando storie del passato dimenticate, presenze fantasmatiche e paesaggi remoti. 

25/09/23

Keith Haring al The Broad di Los Angeles

 

Ultimi giorni per vedere al The Broad  la prima mostra museale in assoluto a Los Angeles del vasto corpus di opere di Keith Haring e presenta oltre 120 opere d'arte e materiali d'archivio. Conosciuto per l'uso di colori vibranti, disegni al tratto energici e personaggi iconici come il cane che abbaia e il bambino radioso, il lavoro di Haring continua a dissolvere le barriere tra arte e vita e a diffondere gioia, il tutto pur essendo radicato nello spirito creativo e nella missione dei suoi disegni della metropolitana. e rinomati murales pubblici: l'arte è per tutti. Curata dalla curatrice di Broad e responsabile della mostra Sarah Loyer, la mostra esplora sia la pratica artistica che la vita di Haring, con gran parte del materiale originale per la mostra proveniente dai suoi diari personali.  




Divisa in dieci gallerie in totale, l'ampia mostra presenta l'ampiezza dei mezzi con cui Haring ha lavorato, tra cui video, scultura, disegno, pittura e opere grafiche, nonché rappresentazioni dell'enorme produzione di progetti pubblici dell'artista, dai disegni della metropolitana a i suoi murales pubblici. Le opere presentate spaziano dalla fine degli anni '70, quando era studente alla School of Visual Arts di New York, fino al 1988, appena due anni prima che l'artista morisse di malattia correlata all'AIDS all'età di 31 anni. La partecipazione di Haring al disarmo nucleare e i movimenti anti-apartheid sono presenti in primo piano nella mostra, così come le opere che affrontano questioni complesse che rimangono cruciali oggi, dall'ambientalismo, al capitalismo e dalla proliferazione di nuove tecnologie alla religione, alla sessualità e alla razza. Nell'ultima galleria, 




Sono esposte le principali opere conservate nella collezione The Broad, come Untitled , 1984 e Red Room , 1988, oltre a prestiti chiave provenienti da molte collezioni istituzionali e private, tra cui arte, oggetti effimeri e documentazione fornita dalla Keith Haring Foundation di New York, fondata da l'artista nel 1989. Lo spettacolo presenta elementi coinvolgenti, come una galleria illuminata da luce nera con colonna sonora creata dall'artista stesso. Inoltre, lo Shop at The Broad è stato trasformato, ispirandosi allo spazio artistico di Haring, The Pop Shop, aperto per la prima volta nel 1986 nel quartiere SoHo di New York.

Dopo il suo debutto al The Broad, Keith Haring: Art Is for Everybody si recherà all'Art Gallery of Ontario , a Toronto, dall'11 novembre 2023 al 17 marzo 2024, e al Walker Art Center , a Minneapolis, dal 27 aprile. all'8 settembre 2024.


24/09/23

Artissima 30 anni di contemporaneità

 


 Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, unica fiera in Italia esclusivamente dedicata all'arte contemporanea, presenta la trentesima edizione diretta per il secondo anno da Luigi Fassi e realizzata con il sostegno del Main Partner Intesa Sanpaolo.

Artissima 2023 è caratterizza da iniziative specifiche a conferma della sua unicità nel panorama culturale europeo e della sua capacità di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori tra i più interessanti a livello internazionale, con la promessa di una fiera sperimentale, di ricerca e cutting-edge. Artissima celebra l’importante anniversario capitalizzando anni di scoperta, ricerca e relazioni per guardare al futuro in modo sempre innovativo e dinamico.

 

Da venerdì 3 novembre a domenica 5 novembre 2023 gli spazi dell’Oval di Torino accolgono le quattro sezioni consolidate della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future – che sono ospitate anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over. L’edizione 2023 di Artissima vede complessivamente la partecipazione di 181 gallerie italiane e internazionali, 68 delle quali propongono progetti monografici e curati per meglio presentare al pubblico il lavoro dei propri artisti.

 

Queste le parole del direttore Luigi Fassi:

“La trentesima edizione di Artissima a Torino racconta la capacità della fiera di trarre una visione progettuale dai suoi tre decenni di attività per continuare a proiettarsi nel futuro, dispiegando la forza del proprio network italiano e internazionale.

Tutto ciò è stato reso possibile grazie a un’intensa attività di ricerca e scouting a livello globale, per continuare a offrire al collezionismo e agli operatori museali l’entusiasmo dell’incontro con gallerie e artisti di altissimo livello da Europa, Americhe, Africa e Asia. Le quasi quaranta gallerie che nel 2023 partecipano per la prima volta ad Artissima, assieme alle innumerevoli conferme e ritorni, testimoniano l’attrattività della fiera e il suo saper essere catalizzatore di esperimenti, ricerche e investimenti di mercato in ambito artistico. Come reso manifesto da un archivio di tre decenni di attività, anche quest’anno chi scommetterà su Artissima – galleristi, collezionisti, curatori e visitatori – sarà ripagato dalla scoperta di aver saputo intercettare a Torino le opere e gli artisti protagonisti del prossimo futuro”.

 

Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico che attrae ogni anno un pubblico selezionato di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera si riconferma a ogni edizione come la preferita da curatori, direttori di istituzioni, fondazioni d’arte e patron di musei di tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nel suo programma.

 

La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice continueranno a riverberarsi sulla città grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie e catalizzando i progetti culturali del territorio piemontese. La fiera riafferma così la propria forza dinamica contribuendo alla crescita del mercato dell’arte italiano, stimolando e sostenendo un collezionismo attento alla ricerca e una visione critica e curatoriale capace di continua evoluzione.

 

L’organizzazione di Artissima è curata da Artissima srl, società della Fondazione Torino Musei, costituita nel 2008 per gestire i rapporti artistici e commerciali della fiera. Il marchio di Artissima appartiene a Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino. La trentesima edizione di Artissima viene realizzata attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Fondazione CRT per il tramite di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, a Fondazione Compagnia di San Paolo e a Camera di commercio di Torino.



IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE

Il tema di Artissima 2023 è Relations of Care, concetto sviluppato in un recente saggio dall’antropologo brasiliano Renzo Taddei, docente presso la Universidade Federal de São Paulo in Brasile, dedicato a formulare un’ipotesi di superamento delle crisi del nostro tempo prendendo ispirazione dal pensiero indigeno amazzonico. Relations of Care individua e propone la cura come premessa e fine ultimo dell’avanzamento del sapere che dev’essere, innanzitutto, mirato a preservare la diversità e il valore di ogni forma di vita del mondo che abitiamo.

Nel saggio Intervention of Another Nature: Resources for thinking in (and out of) the Anthropocene, pubblicato nel volume collettaneo Everyday Matters (Ruby Press, Berlino, 2022), Renzo Taddei riflette sulla necessità di avvalorare ogni forma di conoscenza e produzione di nuovo sapere solo a partire da una radicale dimensione di cura che apra a un inedito senso di responsabilità verso il mondo naturale e tutte le specie che lo abitano. Adottando tale ribaltamento di prospettiva, il pensiero di matrice occidentale nutre la possibilità di aprirsi a un nuovo immaginario, ispirato dal modello delle comunità indigene dell’Amazzonia, che hanno da sempre posto al centro della loro esistenza la cura dell’ambiente e della natura circostante come elementi fondamentali per la sopravvivenza. Taddei invita così a seguire questo modello di pensiero, abbandonando qualsiasi ideologia di alterità e superiorità dell’uomo occidentale nei confronti della natura, per riprendere il contatto con altre forme di conoscenza e convivenza e generare così nuove possibili relazioni di cura. 

La cura immaginata attraverso le intuizioni generate dall’arte e dal pensiero degli artisti, nutre la sensibilità sociale e individuale e diventa una matrice di tutte le relazioni che formano il tessuto delle nostre vite. Sono proprio tali relazioni di cura che Artissima è stata capace di generare – nei suoi 30 anni di esperienza – tra galleristi, artisti, collezionisti, professionisti e appassionati, aggregando storie, scrivendo nuove narrazioni e proponendo inedite chiavi di lettura del presente e del futuro per creare una vera comunità che ruota attorno all’arte.


PREMI E FONDI

Artissima promuove numerosi premi per artisti e gallerie in collaborazione con istituzioni per l’arte, aziende partner e fondazioni.

L’edizione 2023 si arricchisce di due importanti novità: il Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte promosso da Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Roberto De Silva e Diana Bracco di Milano e il Premio Pista 500 promosso da Pinacoteca Agnelli. Inoltre, lo storico Fondo Acquisizioni promosso da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT viene incrementato a 200.000 euro in occasione del trentennale della fiera. A queste novità si aggiunge l’IDENTITY Fund for New Entries che supporta la partecipazione alla sezione di tre gallerie, selezionate da una giuria d’eccezione composta dai quattro precedenti direttori artistici della fiera.

Confermano inoltre il loro sostegno i promotori degli storici e più giovani premi: illycaffè con il Premio illy Present Future; VANNI occhiali con il Premio VANNI occhiali #artistroom; Tosetti Value - Il Family office con il Premio Tosetti Value per la fotografia;  Collezione La Gaia con il Matteo Viglietta Award; Fondazione Sardi per l’Arte con il Carol Rama Award; Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT con l’OGR Award; Fondazione Merz con il Premio “ad occhi chiusi…”; Fondazione Oelle con il Premio ISOLA SICILIA; MEF Museo Ettore Fico di Torino con il Premio Ettore e Ines Fico.

Giuditta Branconi, Angels living in hell, 2023, oil on canvas, 180x150 cm, Photo: Pietro Cisani, Galleria L.U.P.O. - Lorenzelli Projects


LE SEZIONI

Le sezioni di Artissima 2023 sono sette.

 

Quattro sono selezionate dal comitato delle gallerie della fiera:


    Main Section raccoglie una selezione delle gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale. Quest’anno ne sono state scelte 98 di cui 46 straniere.

    New Entries, sezione riservata alle gallerie emergenti sulla scena internazionale che partecipano per la prima volta alla fiera, quest’anno avrà 17 gallerie di cui 13 straniere.

    Monologue/Dialogue è riservata alle gallerie emergenti e/o con un approccio sperimentale che intendono presentare uno stand monografico o un dialogo tra i lavori di due artisti, con 38 gallerie di cui 24 straniere.

    Art Spaces & Editions ospita gallerie specializzate in edizioni e multipli di artisti, librerie, project space e spazi no profit, con 9 espositori.


 

Tre sono le sezioni curate da board internazionali di curatori: Disegni, Present Future, Back to the Future.


Comitato Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue,

Art Spaces & Editions

Paola Capata, galleria Monitor, Roma, Lisbona, Pereto;

Raffaella Cortese, galleria Raffaella Cortese, Milano;

Philippe Charpentier, galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà;

Nikolaus Oberhuber, galleria KOW, Berlino;

Antoine Levi, galleria Ciaccia Levi, Parigi e Milano;

Elsa Ravazzolo Botner, galleria A Gentil Carioca, Rio de Janeiro, San Paolo;

Guido Costa, galleria Guido Costa Projects, Torino.


Curatorial advisors

Krist Gruijthuijsen, direttore, KW Institute for Contemporary Art, Berlino;

Jacopo Crivelli Visconti, curatore indipendente, San Paolo.


Le gallerie di Artissima 2023 provengono da 4 continenti e 33 Paesi: Austria, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Corea del Sud, Cuba, Emirati Arabi, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Israele, Italia, Lituania, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera, Thailandia, Tunisia, Turchia, Ungheria, Uruguay e Zimbabwe.


Espongono per la prima volta in fiera 39 gallerie. Tra queste Good Weather (North Little Rock, Little Rock, Chicago), Cristina Guerra (Lisbon), Meyer*Kainer (Vienna), Raster (Warsaw), The Sunday Painter (London), Unit 17 (Vancouver).

Romina De Novellis, Fase Rem 3, 2014, Print on Hahnemühle Fine Art paper, Baryta 325g, 27x20 cm, Courtesy Alberta Pane (Paris, Venezia) and the artist


SEZIONI CURATE E ARTISSIMA VOICE OVER

Le tre sezioni curate della fiera – Disegni, Present Future e Back to the Future – saranno presenti in fiera con stand monografici e vivranno sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over con approfondimenti dedicati.

 

Comitato Disegni

Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo, Milano.


Comitato Present Future

Maurin Dietrich, direttrice del Kunstverein München, Monaco;

Saim Demircan, curatore indipendente e scrittore, Torino.

 

Comitato Back to the Future

Defne Ayas, curatrice freelance, Berlino;

Francesco Manacorda, curatore freelance, Londra.

BEKHBAATAR ENKHTUR, Senta titolo, 2023, Scultura in cera d'api, paglia, corda, Dimensioni variabili, Courtesy l'artista e Matèria, Roma, Foto: Roberto Apa


IDENTITY

Artissima celebra il suo trentesimo anniversario avviando, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, IDENTITY: un percorso triennale di valorizzazione dei tratti identitari della fiera che a ogni edizione offrirà focus progettuali di approfondimento per mettere in luce le linee strategiche che in trent'anni di storia hanno contribuito all’attuale posizionamento di Artissima nel mondo dell’arte.

IDENTITY 2023 è dedicato alla sezione New Entries che accoglie le più interessanti gallerie nazionali e internazionali emergenti che partecipano per la prima volta alla fiera. La sezione è ogni anno prova dell’alta capacità di scouting internazionale di Artissima, tratto chiave del suo progetto scientifico da sempre attento a valorizzare gallerie di giovane generazione che scelgono la fiera per la forte relazionalità che si crea con collezionisti, curatori e pubblico. Da qui nasce la costruzione di una rete di contatti che non si esaurisce nella risposta positiva del mercato, ma diventa un vero e proprio motore di sviluppo per il prosieguo della loro attività e della crescita del lavoro degli artisti che sostengono.

IDENTITY si concretizza nell’attivazione di IDENTITY Fund for New Entries, un fondo economico a sostegno di tre gallerie per la partecipazione alla sezione, e nella realizzazione di New Entries BAR, un progetto speciale in fiera a cura di Cripta747, mirato a offrire alle gallerie della sezione un’ulteriore vetrina e occasione di approfondimento della propria ricerca.  In occasione della trentesima edizione della fiera, IDENTITY evidenzia come Artissima abbia sin dalle sue origini nutrito due identità, da un lato piattaforma di mercato e dall’altro bacino di produzione culturale.


L’EDIZIONE 2023 IN PILLOLE

IN CITTÀ

La condizione umana @ Gallerie d’Italia – Torino

Dopo il successo nel 2022 di Collective Individuals, a cura di Leonardo Bigazzi, Artissima, insieme a Intesa Sanpaolo, Main Partner della fiera, presenta per il secondo anno un progetto di film e video d’artista ideato e prodotto in dialogo con le Gallerie d’Italia - Torino, che saranno la sede ospitante. La sala immersiva del museo ospiterà La condizione umana, mostra a cura di Jacopo Crivelli Visconti, critico d’arte e curatore indipendente. La rassegna di opere video, molte delle quali esposte per la prima volta in Italia, vedrà artisti rappresentati dalle gallerie partecipanti ad Artissima. Il dialogo con Intesa Sanpaolo proseguirà anche in fiera con la presentazione di un progetto espositivo originale che conferma il valore della partnership con Artissima.

 

Dove finiscono le tracce @ Centro città

Sostenuta e nata dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e a cura di Artissima, Dove finiscono le tracce è una mostra diffusa in luoghi iconici della cultura torinese. L’esposizione è strutturata come una vera riscoperta della città attraverso l’esperienza di cinque opere testimoni della collezione acquisite nel corso degli ultimi vent’anni e conservate come patrimonio museale dalla GAM – Galleria Civica di Arte Moderna di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea.

 

Perché non Lilloni? @ Hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze

Per il quarto anno consecutivo il magico Salone delle Feste dell’hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze ospiterà un progetto espositivo ad hoc realizzato in collaborazione con Artissima. Nel 2023 viene presentato Perché non Lilloni?, focus sull’opera di Umberto Lilloni a cura di Massimo Minini e dell’omonima galleria bresciana.

 

PROGETTI SPECIALI 

NEW ENTRIES BAR FOR IDENTITY

New Entries BAR è un luogo, un progetto e un racconto nato con l’intenzione di valorizzare la ricerca delle gallerie della sezione New Entries e i loro artisti all’interno della piattaforma concettuale IDENTITY, sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Il New Entries BAR è a cura di Cripta747 e accoglierà il pubblico della fiera in un’area dedicata del padiglione.

 

ARTISSIMA JUNIOR

Artissima e Juventus continuano il dialogo rinnovando Artissima Junior, il progetto che coinvolge i giovani visitatori della fiera, tra i 6 e gli 11 anni, per la creazione di un’opera d’arte corale con la guida di un artista tutor che quest’anno sarà Eugenio Tibaldi (Alba, 1977), rappresentato dalla galleria Umberto Di Marino di Napoli.

 

BEYOND PRODUCTION SYMPOSIUM

Artissima e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, presentano il terzo episodio della piattaforma progettuale Beyond Production, nata nel 2021 per riflettere sul rapporto tra le nuove tecnologie e l’arte. Nel 2023 sarà presentato Beyond Production Symposium, un convegno con relatori internazionali d’eccezione, ospitato presso le OGR Torino e aperto al pubblico di appassionati.


ARTISSIMA DIGITAL

Grazie alla Fondazione Compagnia di San Paolo, che dal 2017 sostiene Artissima Digital, continua l’impegno per amplificare l’esperienza della fiera attraverso la produzione di contenuti e approfondimenti tematici digitali sulle piattaforme artissima.art e Artissima Voice Over, dedicata alle tre sezioni curate. Oltre alla riconferma delle AudioGuide per accompagnare la visita del pubblico alla fiera, l’edizione 2023 si arricchisce di due nuovi contenuti inediti in collaborazione con importanti figure autoriali del mondo culturale. La rivista multimediale di approfondimento culturale Lucy. Sulla cultura in dialogo con l’antropologo brasiliano Renzo Taddei esplorerà le molteplici sfumature del tema dell’edizione Relations of Care, mentre personalità del mondo dell’arte, del teatro e della letteratura si alterneranno ai microfoni del nuovo podcast Lo stereoscopio dei solitari, realizzato in collaborazione con Il Giornale dell’Arte, che sarà lanciato nei giorni della fiera.

 

AUDIOGUIDE

Lauretana, storico partner di Artissima, promuove per il secondo anno le AudioGuide: il progetto podcast pensato per accompagnare il visitatore in un tour autonomo e personale tra gli stand della fiera. Il progetto rientra in Artissima Digital powered by Fondazione Compagnia di San Paolo.

 

IL CURATORE PLANETARIO

Partendo da una riflessione sul tema dell’edizione di Artissima 2023, Relations of Care, CURA. magazine ha ideato e curato Il curatore planetario, una serie di talk concepiti come un unico flusso di pensiero e di confronto sul tema della cura, mettendo in dialogo personalità d’eccezione nel panorama artistico contemporaneo. Il ciclo di talk animerà il Meeting Point nella giornata di sabato 4 novembre.

 

MADE IN

MADE IN è un’academy per giovani artisti che consente loro di vivere in azienda e di assimilare e incorporare, all’interno della propria ricerca, il sapere tecnologico e operativo con cui entreranno in contatto. Nato nel 2022 grazie al sostegno di Camera di commercio di Torino, MADE IN annuncia la seconda edizione e le nuove aziende partner – Dott.Gallina, Guido Gobino Cioccolato, Kristina Ti, Pinifarina Architecture –, invitando a scoprire in fiera le opere prodotte nel corso della prima edizione.

 

LaCittaDinAmica

Un labirinto di pannelli in policarbonato alvelolare trasparente, illuminati di riflessi policromi nati dall’incontro tra luce naturale e i colori dei pannelli, accoglierà il pubblico di Artissima all’ingresso principale del padiglione grazie al dialogo tra Jacopo Foggini e l’azienda Dott.Gallina. Dopo essere stato presentato a Milano in occasione del Fuorisalone 2023, l’intervento concepito da Foggini atterra anche a Torino vedendo i propri elementi tagliati e inclinati, in un’allegoria di plasticità verso il cambiamento, con una nuova ridisposizione a schema labirintico, diventando inoltre protagonista della vip lounge della fiera in un concept curato dallo stesso designer. Il progetto d’arredo dell’intera lounge sarà a cura di Edra.

Marius Steiger, Still Life (Fruits, Leaves, Blossoms), 2022, Oil on linen in wooden frame. 185x145 cm, Courtesy Courtesy of Marius Steiger and Blue Velvet, Zurich

ARTISSIMA - Internazionale d’Arte Contemporanea

T +39 011 19744106

www.artissima.art | info@artissima.it

 

Facebook | Twitter | Instagram | Youtube: ArtissimaFair

#artissima #artissima2023 #artissimaVoiceOver


OVAL Lingotto Fiere | via Giacomo Mattè Trucco, 70 – Torino


2 novembre 2023 | Preview

3-4-5 novembre 2023 | Apertura al pubblico

 

Artissima è la principale fiera d’arte contemporanea in Italia. Sin dalla sua fondazione nel 1994, unisce la presenza nel mercato internazionale a una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca. L’organizzazione di Artissima è curata da Artissima srl, società della Fondazione Torino Musei, costituita nel 2008 per gestire i rapporti artistici e commerciali della fiera. Il marchio di Artissima appartiene a Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino. Artissima viene realizzata attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Fondazione CRT, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di commercio di Torino.


È un marchio di

Città di Torino

Regione Piemonte

Città Metropolitana di Torino

 

Afferisce a

Fondazione Torino Musei

 

Gode del sostegno di

Fondazione CRT

Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Fondazione Compagnia di San Paolo

Camera di commercio di Torino


Main Partner

Official Partner:

illycaffè  |  Dott.Gallina  |  Guido Gobino Cioccolato  |  Juventus  |  K-Way®

KRISTINA TI  |  Lauretana  |  OFF GIANNONI & SANTONI  |  Piemonte Land of Wine  |  Principi di Piemonte | UNA Esperienze  |  Tosetti Value - Il Family office  VANNI occhiali  |  Pininfarina Architecture  |  Chinati Vergano  |  Art Defender 

 

In-kind Partner: Bolzan  |  Carioca  |  Chave 1890  |  edra  |  Gebrüder Thonet Vienna  |  Kartell  |  LOMBRELLO  |  Pedrali

 

Media Partner: Il Giornale dell’Arte  |  La Stampa 

 

Media Coverage: Sky Arte

 

CONTATTI PER LA STAMPA

Artissima

PCM Studio di Paola C. Manfredi

Via Farini, 70 | 20159 Milano

press@paolamanfredi.com |

Federica Farci | federica@paolamanfredi.com – m. +39 342 0515787

Francesca Ceriani | francesca@paolamanfredi.com – m. +39 340 9182004



TUTTE LE GALLERIE PRESENTI IN FIERA

MAIN SECTION

98 gallerie tra le più affermate della scena artistica internazionale: i nomi più consolidati e in via di affermazione per offrire ai collezionisti e al pubblico una rassegna di altissima qualità

A GENTIL CARIOCA Rio de Janeiro, Sao Paulo – A+B Brescia – AMANITA New York, Firenze – ANNEX14 Zurich – ROLANDO ANSELMI Berlin, Roma – FRANCESCA ANTONINI Roma – APALAZZOGALLERY Brescia – ALFONSO ARTIACO Napoli – ENRICO ASTUNI Bologna – PIERO ATCHUGARRY Miami, Pueblo Garzón – UMBERTO BENAPPI Torino – SÉBASTIEN BERTRAND Geneva – BIASUTTI & BIASUTTI Torino – BOCCANERA Trento, Milano – THOMAS BRAMBILLA Bergamo – CARDELLI & FONTANA Sarzana – GIAN MARCO CASINI Livorno – CHARIM Vienna – CIACCIA LEVI Paris, Milano –CLIMA Milano – COLLICA & PARTNERS San Gregorio di Catania – CONTINUA San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana, Roma, Sao Paulo, Paris, Dubai – RAFFAELLA CORTESE Milano – GUIDO COSTA PROJECTS Torino – THOMAS DANE London, Napoli – MONICA DE CARDENAS Milano, Zuoz, Lugano – DE' FOSCHERARI Bologna – DEP ART Milano – TIZIANA DI CARO Napoli – EASTCONTEMPORARY Milano – RENATA FABBRI Milano – FRANCISCO FINO Lisbon – FRITTELLI Firenze – CRISTINA GUERRA Lisbon – IN SITU - FABIENNE LECLERC Paris – MARTIN JANDA Vienna – KISTEREM Budapest – RUSSI KLENNER Berlin – KOW Berlin – KROBATH Vienna – LAVERONICA Modica – LOOM Milano – LUCE GALLERY Torino – MADRAGOA Lisbon – MAGAZZINO Roma – NORMA MANGIONE Torino – PRIMO MARELLA Milano, Lugano – MAZZOLENI London, Torino – MAZZOLI Berlin, Modena – ME VANNUCCI Pistoia – URS MEILE Lucerne, Beijing, Ardez – MENO PARKAS Kaunas – MEYER*KAINER Vienna – FRANCESCA MININI Milano – MASSIMO MININI Brescia – ML FINE ART Milano – MONITOR Roma, Lisbon, Pereto – MOR CHARPENTIER Paris, Bogotá – GALERÍA MPA Madrid – NÄCHST ST. STEPHAN ROSEMARIE SCHWARZWÄLDER Vienna – NAGEL DRAXLER Berlin, Cologne, Munich – FRANCO NOERO Torino – P420 Bologna – PAL PROJECT Paris – ALBERTA PANE Paris, Venezia – PEOLA SIMONDI Torino – GIORGIO PERSANO Torino – GREGOR PODNAR Vienna – PROMETEO GALLERY IDA PISANI Milano, Lucca – DAWID RADZISZEWSKI Warsaw – REPETTO Lugano – MICHELA RIZZO Venezia – ROSENFELD London – ROSSI & ROSSI Hong Kong – LIA RUMMA Milano, Napoli – SAINTE ANNE Paris – STUDIO SALES Roma – SANDWICH Bucharest – SIES + HÖKE Dusseldorf – MARTINA SIMETI Milano – SLEWE Amsterdam – SOCIÉTÉ INTERLUDIO Torino – SOMMER Tel Aviv, Zurich – SPAZIOA Pistoia – SPROVIERI London – STUDIO G7 Bologna – TANG CONTEMPORARY ART Beijing, Seoul, Hong Kong, Bangkok – THE GALLERY APART Roma – THE SUNDAY PAINTER London – TORNABUONI ARTE Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Paris, Crans-Montana, Roma – TUCCI RUSSO Torre Pellice, Torino – VISTAMARE Milano, Pescara – WHATIFTHEWORLD Cape Town – HUBERT WINTER Vienna – JOCELYN WOLFF Paris – WONNERTH DEJACO Vienna – Z2O SARA ZANIN Roma – ZILBERMAN Istanbul, Berlin

 

NEW ENTRIES

17 gallerie internazionali emergenti, con meno di cinque anni di attività e per la prima volta in fiera

BARBATI Venezia – BLUE VELVET PROJECTS Zurich – CABLE DEPOT London – DANIEL BENJAMIN London – EUGENIA DELFINI Roma – EFREMIDIS Berlin, Seoul – FUOCHERELLO Volvera – HOA Sao Paulo – L.U.P.O. - LORENZELLI PROJECTS Milano – FABIAN LANG Zurich – MANAGEMENT New York – MOU PROJECTS Hong Kong – RAVNIKAR Ljubljana – RESERVOIR Cape Town – ROMERO PAPROCKI Paris – CHLOE SALGADO Paris – SOUTH PARADE London

 

MONOLOGUE/DIALOGUE

38 gallerie con un approccio sperimentale che presentano uno stand monografico o un dialogo tra due artisti

ACAPPELLA Napoli – ADA Roma – LUIS ADELANTADO Valencia, Mexico City – ARCADE London – ART : CONCEPT Paris – ATM Gijón – CAR GALLERY Bologna – CASADO SANTAPAU Madrid – COLLI Roma, Foligno – COPPERFIELD London – CRONE Vienna, Berlin – DEROUILLON Paris – DÜRST BRITT & MAYHEW The Hague – EXILE Vienna, Erfurt – FIRST FLOOR GALLERY HARARE Harare, Victoria Falls – FOCO Lisbon – FONTI Napoli – FUORICAMPO Siena – MAX GOELITZ Munich, Berlin – GOOD WEATHER North Little Rock, Little Rock , Chicago – GILDA LAVIA Roma – MASSIMOLIGREGGI Catania – NOME Berlin – NORDÉS Santiago de Compostela – PINKSUMMER Genova – RIBOT Milano – RODEO London, Piraeus – ROSA SANTOS Madrid, Valencia – SOY CAPITÁN Berlin – SILVIA STEINEK Vienna – SUPRAINFINIT Bucharest – CATINCA TABACARU Bucharest, Harare – THE ADDRESS Brescia – UNA Piacenza – UNIT 17 Vancouver – VIASATERNA Milano – VIN VIN Vienna, Napoli – ZERO… Milano

 

ART SPACES & EDITIONS

Gallerie, librerie e spazi specializzati in edizioni e multipli di artisti

AND THE EDITIONS Vienna – CASTELLO DI RIVOLI MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA Rivoli – COLOPHONARTE Belluno – MARTINCIGH Udine – DANILO MONTANARI Ravenna – STUDIO BRUNO TONINI Gussago

 

DISEGNI

12 progetti monografici dedicati al disegno su carta

Carlos Amorales, UMBERTO DI MARINO Napoli – Sergio Breviario, EX ELETTROFONICA Roma – CATPC, KOW Berlin – Robert Gabris, GREGOR PODNAR Vienna – Huang Hai-Hsin, CAPSULE SHANGHAI Shanghai – Katharina Hinsberg, DRAWING ROOM Hamburg – Eva Koťátková, HUNT KASTNER Prague – Karolina Krasouli, KALFAYAN GALLERIES Athens, Thessaloniki – Charles Le Hyaric, PAPILLON Paris – Radenko Milak, ANI MOLNÁR Budapest – Andrea Sala, FEDERICA SCHIAVO Roma – Françoise Vanneraud, PONCE + ROBLES Madrid

 

PRESENT FUTURE

10 progetti monografici dedicati ai talenti emergenti

Osama Alrayyan, FEDERICO VAVASSORI Milano – Bekhbaatar Enkhtur, MATÈRIA Roma – Sara Enrico, VISTAMARE Milano, Pescara – David Gilbert, CHRIS SHARP Los Angeles – Sophia Mainka, VON&VON Nuremberg – Chalisée Naamani, CIACCIA LEVI Paris, Milano – Cemile Sahin, ESTHER SCHIPPER Berlin, Paris, Seoul – Curtis Talwst Santiago, NIR ALTMAN Munich – Masha Silchenko, IMPORT EXPORT Warsaw – Tenant of Culture, FONS WELTERS Amsterdam

 

 BACK TO THE FUTURE

10 stand monografici dedicati alla riscoperta dei pionieri dell’arte contemporanea

Inji Efflatoun, LILIA BEN SALAH Paris – Maria Freire, BLACK GALLERY Pueblo Garzón – Marisa González, ISABEL HURLEY Málaga – Liuba, MARILIA RAZUK Sao Paulo – Baya Mahieddine, ELMARSA Dubai, Tunis – Franca Maranò, RICHARD SALTOUN London, Roma – Clemen Parrocchetti, CHERTLÜDDE Berlin – Zofia Rydet, RASTER Warsaw – Mona Saudi, LAWRIE SHABIBI Dubai – Lydia Silvestri, BAR Torino

 

MAGAZINE

ARTE - CAIRO Milano – ARTFORUM INTERNATIONAL New York – ARTRIBUNE Roma – CANVAS Dubai – CONTEMPORARY LYNX London – CURA. Roma – ESPOARTE Albissola Marina – EXIBART Roma – FLASH ART Milano – IL GIORNALE DELL’ARTE Torino – LAMPOON Milano – MOUSSE Milano – SEGNO Pescara

 

23/09/23

Pace a Tokyo

 
© DBOX per Mori Building Co., Ltd - Colline di Azabudai

Sulla sponda dell'oceano Pacifico apre una nuova sede il gruppo Pace, che si insedia a Tokyo nell'area di Azabudai Hills, raggiungendo così il record di 9 spazi espositivi, seconda solo al famoso gruppo di Larry Gagosian che totalizza ben sedici spazi. 

CS
Pace è lieta di annunciare che aprirà una galleria nel nuovo sviluppo di Azabudai Hills nel centro di Tokyo, con l'intenzione di accogliere i visitatori nella primavera del 2024.
Lo spazio espositivo di Pace sarà situato ai piani inferiori di un edificio progettato dal designer britannico Thomas Heatherwick. Gli interni della galleria, che si estende su tre piani e circa 5.500 piedi quadrati, saranno progettati dall'architetto giapponese Sou Fujimoto, la cui pratica si concentra sulle relazioni simbiotiche tra il corpo umano, il mondo naturale e il design architettonico. Tra i progetti più importanti di Fujimoto in Giappone e in Europa ci sono il Museo e Biblioteca della Musashino Art University a Tokyo, completato nel 2010, e il Serpentine Gallery Pavilion a Londra nel 2013.

22/09/23

Manet/Degas al Met di New York

 


Presso The Met Fifth Avenue, The Tisch Galleries, Gallery 899, al 2° piano saranno proposte oltre 160 dipinti e opere su carta, inclusi capolavori raramente prestati, che ci illumineranno sull'amicizia e la rivalità tra questi due giganti dell'arte francese del XIX secolo.
 
Inaugurato al Metropolitan Museum of Art il 24 settembre 2023, Manet/Degas esamina uno dei più dialoghi artistici significativi nella genesi dell’arte moderna. Nati a soli due anni di distanza, Édouard Manet (1832–1883) e Edgar Degas (1834–1917) furono amici, rivali e, a volte, antagonisti, il cui lavoro segnò lo sviluppo della pittura modernista in Francia. Esaminando i modi in cui le loro carriere si sono intersecate e presentando il loro lavoro fianco a fianco, questa mostra indaga come i loro obiettivi artistici e i loro approcci si sono sovrapposti e divergenti.

Attraverso 160 dipinti e opere su carta,Manet/Degas dà uno sguardo nuovo alle interazioni di questi due artisti nel contesto delle relazioni familiari, delle amicizie, dei circoli intellettuali e degli eventi sociopolitici che influenzarono le loro scelte artistiche e professionali, approfondendo la nostra comprensione di un momento chiave della cultura francese del XIX secolo. storia dell'arte.



"Manet e Degas hanno prodotto alcune delle immagini più provocatorie e ammirate dell'arte occidentale", ha affermato Max Hollein, direttore francese di Marina Kellen del Met. “Ancorata dall'impareggiabile patrimonio delle loro opere nelle collezioni del Met e del Museo d'Orsay, oltre agli incredibili prestiti di oltre 50 altre istituzioni e singoli collezionisti, questa mostra offre una nuova e avvincente prospettiva sulla storica coppia di artisti .”

Tra i prestiti alla mostra figurano l'innovativa Olympia di Manet , che viaggerà negli Stati Uniti per la prima volta nella storia dell'opera, così come il Ritratto di famiglia di Degas (La famiglia Bellelli), recentemente conservato.dal Museo d'Orsay. Quattro disegni di Manet di Degas, due del Museo d'Orsay e due del Met, saranno riuniti con rare acqueforti correlate. Saranno esposti accanto a Monsieur e Madame Édouard Manet di Degas (Museo municipale di Kitakyushu), un dono ai modelli che Manet successivamente tagliò, segnando così un primo punto di rottura. Accoppiamenti integrali di opere dei due artisti che mostrano il modo in cui trattano soggetti simili della vita moderna includono In a Café (The Absinthe Drinker) di Degas (Musée d'Orsay) e Plum Brandy di Manet (National Gallery of Art, Washington, DC), come così come Le corse di Longchamp di Manet (Art Institute of Chicago) e I cavalli da corsa davanti alle tribune di Degas(Musée d'Orsay). La mostra presenta molte opere già presenti nella collezione di Degas, tra cui L'esecuzione di Massimiliano di Manet (The National Gallery, Londra), che fu metodicamente riassemblata da Degas dopo essere stata fatta a pezzi e dispersa dopo la morte di Manet.

Stephan Wolohojian, co-curatore della mostra e curatore John Pope-Hennessy responsabile del Dipartimento di pittura europea, ha dichiarato: “Anche se sopravvive poca corrispondenza scritta tra Manet e Degas, la loro produzione artistica la dice lunga su come questi importanti artisti si definivano con e uno contro l'altro. Questa ampia mostra di dossier è un’occasione unica per valutare il loro affascinante rapporto attraverso un dialogo tra il loro lavoro”.

Ashley Dunn, co-curatrice della mostra e curatrice associata presso il Dipartimento dei disegni e delle stampe, ha aggiunto: "Le opere su carta sono parte integrante della loro storia poiché i due artisti si incontrarono presumibilmente al Louvre, dove Degas stava lavorando a un'acquaforte dopo un dipinto attribuito a Velázquez, opera che anche Manet copiò. La mostra rappresenta un’entusiasmante opportunità per valutare come Manet e Degas lavorassero in modo diverso attraverso i media”.

Crediti e contenuti correlati

Manet/Degasè co-curato da Stephan Wolohojian (John Pope-Hennessy Curatore Responsabile del Dipartimento di Pittura Europea, The Met) e Ashley Dunn (Curatore Associato, Dipartimento di Disegni e Stampe, The Met), in collaborazione con Laurence des Cars (Presidente -Direttrice del Museo del Louvre), Isolde Pludermacher (curatrice capo della pittura al Museo d'Orsay) e Stéphane Guégan (Consulente scientifico del Presidente del Museo d'Orsay e del Museo dell'Orangerie). 

Il Museo d'Orsay presenta Manet/Degas dal 28 marzo al 23 luglio 2023.
Un catalogo interamente illustrato accompagnerà la mostra. Pubblicato dal Metropolitan Museum of Art e distribuito da Yale University Press, sarà disponibile per l'acquisto presso The Met Store.

Il catalogo è reso possibile da Gregory Annenberg Weingarten, GRoW @ Annenberg. Ulteriore supporto è fornito da Anonymous, Robert M. Buxton, Elizabeth Marsteller Gordon e Claude Wasserstein. 

Il Met ospiterà una serie di programmi educativi e pubblici legati alle mostre, che saranno annunciati in un secondo momento.

Manet/Degas è organizzata dal Metropolitan Museum of Art, New York, e dal Musées d'Orsay et de l'Orangerie, Parigi. La mostra è resa possibile da Alice Cary Brown e WL Lyons Brown, dalla Sherman Fairchild Foundation e da Harry e Linda Fath.
 
Ulteriore supporto è fornito dal Janice H. Levin Fund, dal Gail and Parker Gilbert Fund, dal Sam and Janet Salz Trust e da Rosalind e Kenneth Landis.
 
Questa mostra è sostenuta da un'indennità del Consiglio federale delle arti e degli studi umanistici.
 
Il catalogo è reso possibile da Gregory Annenberg Weingarten, GRoW @ Annenberg.
 
Ulteriore supporto è fornito da Anonymous, Robert M. Buxton, Elizabeth Marsteller Gordon e Claude Wasserstein.

La mostra è presente sul sito web del Met  e sui social media utilizzando l'hashtag #ManetDegas.

21/09/23

Shanghai avvia una Biennale di Architettura

 



A Shanghai il Rockbund Art Museum apre il RAM Assembles: Un nuovo festival biennale di architettura che celebra il mondo dell'architettura. L'architetto vincitore del Premio Pritzker David Chipperfield dirige l'edizione inaugurale di RAM Assembles, intitolata "Public Space", che si svolgerà dal 22 settembre  al 6 ottobre 2023 presso il Museo d'arte Rockbund, 20 Huqiu Rd, Shanghai I punti di forza e  debolezza delle città diventano ogni giorno più evidenti. Messo a dura prova da una pandemia globale, dalla crescente divisione e disuguaglianza e dalla crescente minaccia della crisi climatica, ci troviamo a rivalutare il ruolo del nostro ambiente costruito sulla nostra qualità di vita condivisa. 



Il potenziale affinché la città funzioni nel nostro interesse comune ci impone di mantenere un’idea di come dovrebbe essere una città, e lo spazio pubblico è sempre centrale in questa visione. Questa edizione sarà un nuovo festival, con cadenza biennale, per il pensiero interdisciplinare nell'architettura e nel design, lanciato congiuntamente dal Rockbund Art Museum (RAM) e dal team ROCKBUND. Il direttore artistico inaugurale è l'architetto vincitore del Premio Pritzker David Chipperfield, il cui nuovo ingresso al museo e Museum Plaza apriranno il 22 settembre, completando la sua collaborazione di 17 anni con lo storico quartiere ROCKBUND.