La Biennale di Liverpool porta il titolo "uMoya: The Sacred Return of Lost Things" e punta ad esplora i modi in cui le persone e gli oggetti hanno il potenziale per manifestare potere mentre si muovono attraverso il mondo, pur riconoscendo le continue perdite del passato.
Nella lingua isiZulu, "uMoya" significa spirito, respiro, aria, clima e vento. 'uMoya: The Sacred Return of Lost Things' affronta la storia e il temperamento della città di Liverpool; è un appello a forme ancestrali e indigene di conoscenza, saggezza e guarigione.
Sono stati scelti più di 30 artisti e collettivi che risponderanno al tema della 12a edizione, curata da Khanyisile Mbongwa. Nuove commissioni e opere d'arte saranno svelate in tutta la città fino al 17 settembre presso le diverse gallerie private e gli spazi pubblicio o inaspettati.