Production shot of set from work in progress Foto Fitch Trecartin Studio
Il nuovo anno sta arrivando e la Fondazione Prada sta già alacremente lavorando per un nuovo interessante progetto espositivo
Si tratta di un lavoro concepito da Lizzie Fitch (USA, 1981) e Ryan Trecartin (USA, 1981) dal 6 aprile ad agosto 2019 nella sede di Milano.
Commissionata dalla Fondazione Prada, l’installazione multimediale di grandi dimensioni realizzata da Fitch e Trecartin rappresenta il primo risultato di un processo creativo, intrapreso dalla fine del 2016, attraverso il quale i due artisti indagano il concetto di “nuova” terra promessa e l’instabilità intrinseca all’appropriazione territoriale.
Partendo dall’idealizzazione della condizione rurale, mutuata dalle ideologie del “ritorno alla terra”, il progetto racconta sia un ritorno che una fuga. Dopo aver trasferito per questo lavoro le attività del proprio studio nella campagna dell’Ohio, Fitch e Trecartin hanno concepito la struttura di un nuovo film come una mappa “stregata”: un luogo dotato di una propria volontà e una costellazione di costruzioni permanenti che includono un vasto edificio rurale, un fiume artificiale definito “lazy river” e una torre di guardia in mezzo a un bosco, occupati da un cast di personaggi che sono allo stesso tempo soggetti attivi e passivi della mappa. Gli artisti modificano questi spazi attraverso dislocazioni di tempo e memoria per esplorare le nozioni di frontiera e limite esistenziale, psico-sociologico e fisico.
Concepita per il Podium, il Deposito e gli spazi esterni della sede di Milano della Fondazione Prada, la mostra si presenta come un intervento immersivo in cui i visitatori sono liberi di muoversi tra costruzioni che suggeriscono sia azione che contenimento, uno stato attivo di limbo. Echi sonori e visivi della natura e della vita quotidiana si uniscono a distorsioni di spazi familiari come parchi di divertimento, fattorie e fortificazioni, ampliando il contenuto narrativo del film. Il nuovo lavoro di Fitch e Trecartin esplora il desiderio di fuga e la pervasività dei sistemi e delle tecnologie che ci interconnettono. La mostra è completata da una retrospettiva dei film degli artisti proiettati al Cinema della fondazione.
Il progetto è accompagnato da un volume edito da Fondazione Prada che approfondisce l’intensa collaborazione tra Fitch e Trecartin iniziata nel 2000.