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01/12/18

Lo sguardo sull'Aids



Oggi giornata mondiale per l'attenzione alla diffusione dell'Aids vi segnalo questo bel progetto che si svolge presso  Auto Italia uno spazio culturale di Londra che ha realizzato l'esposizione  "Read My Lips", iniziativa che indaga sul making-image, sull'attivismo comunitario e sulle opere pubbliche prodotte dal collettivo di artisti d'azione AIDS Great Semury tra il 1987 e il 1995.

Presentata nel Regno Unito per la prima volta e in occasione del trentesimo anniversario della formazione del gruppo, la mostra mette in luce la voce collettiva critica, divertente e graffiante di Gran Fury, esplorata attraverso una serie di lavori di stampa, incluse campagne pubblicitarie, opere di intervento pubblico e proteste tattiche di guerriglia originariamente organizzate in spazi pubblici a New York.

Uscito da ACT UP alla fine degli anni '80, nel centro di New York, Gran Fury ha colmato un divario tra le strategie situazionistiche site specific, l'appropriazione postmoderna e il movimento attivista queer. Dall'emergenza del gruppo, il loro lavoro ha continuato ad essere un elemento fondamentale dell'attivismo queer, della pratica artistica socialmente impegnata e della campagna sanitaria, definendo l'estetica dell'attivismo queer e AIDS alla fine del XX secolo.


L'esposizione di questo archivio è un'opportunità per rivisitare e ripensare strategie di azione diretta, diritti di protesta e organizzazione della comunità a disposizione di artisti e istituzioni culturali. Esplorando la gamma di strategie che Gran Fury impiegò per smantellare le barriere alle disposizioni sanitarie che riguardano individui queer e minoritari; attaccando direttamente i media conservatori, la Chiesa cattolica e le organizzazioni politiche che hanno bloccato - e continuano a opporsi - i cambiamenti nella politica di salute pubblica negli Stati Uniti e a livello internazionale.

Nel suo insieme, Read My Lips presenta una storia di lavoro politico e di organizzazione che apre uno spettro più ampio di comprensione attorno all'estetica dell'azione politica e ai retaggi dell'attivismo AIDS, riunendo una rara collezione di output del gruppo che ha contribuito a trasmettere l'urgenza della prima crisi dell'AIDS e ha portato a cambiamenti nelle politiche pubbliche che hanno salvato vite umane.