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17/02/18

Piranesi costruire futuri.



In questi tempi di grandi trasformazioni la stupenda mostra che la Galleria Sabauda di Torino ha allestito nei rinnovati spazi delle Sale Palatine è un’occasione per ripensare il cambiamento in una chiave che leghi il passato al prossimo futuro.

Questo progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini e le collezioni del Museo di Roma di Palazzo Braschi, con la curatela di Luigi Ficacci e Simonetta Tozzi, offre la genialità di Giovan Battista Piranesi quasi come una riflessione contemporanea.




Il percorso della mostra unisce la grande maestria di Piranesi alla sua fantasiosa pulsione creativa. Una miscela tumultuosa che trova nelle 93 opere proposte, eccelse, un passato ri-interpretarlo con un’alta qualità espressiva.


Divisa per tematiche in un piacevole percorso espositivo, la mostra si snoda in una continua suggestione di bellezza formale e fisica, particolarmente affascinante la sezione dei “Capricci” e la serie delle “Vedute di Roma”, oltre alle famosissime “Carceri”.

In un momento in cui tutto diventa immateriale la fisica produzione acquafortistica diventa materia viva in cui narrare architetture emotive. Doppio valore nella bellezza delle stampe che nella incredibili creazioni estetiche.

Palazzi, paesaggi, spazi pensati senza limiti che anticipano tante attuali tendenze creative che ricercano il sublime.




Costruzioni che ieri erano impossibili e che oggi nella declinazione virtuale diventano reali, con la modellazione in 3D dall’Atelier Factum Arte di Madrid e il suggestivo video del Laboratorio di Robotica Percettiva dell’Istituto TECIP - Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Accompagnano la mostra una selezione di scatti di Andrea Jemolo sulla  piranesiana chiesa di S.Maria del Priorato.