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Visualizzazione post con etichetta Paul Klee. Mostra tutti i post
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04/05/20

Paul Klee da David Zwirner


La sezione della galleria David Zwirner di Londra propone la mostra in formato virutale "Late Klee", la seconda mostra personale della galleria dell'opera di Paul Klee (1879-1940) da quando ha annunciato la sua collaborazione esclusiva con la famiglia Klee. In mostra nella sede di Londra della galleria, la mostra esplorerà i diversi stili visivi e formali dell'arte di Klee dai primi anni '30 fino alla sua morte, nel 1940.

Nel 1931, Klee lasciò il Bauhaus, dove aveva insegnato e lavorato dal 1921, trasferendosi a Düsseldorf come professore alla Kunstakademie di Düsseldorf. Verso la fine del 1933, in risposta alla soppressione delle pratiche artistiche d'avanguardia da parte del partito nazista di recente abilitazione, Klee lasciò la Germania, dove risiedeva principalmente dal 1906, e tornò nella sua città natale di Berna, in Svizzera, risiedendo lì per il resto della sua vita. Dal 1935 in poi, Klee ha lottato continuamente con la malattia, che a volte ha influito sulla sua capacità di lavorare. Durante questo periodo, sullo sfondo di immensi tumulti sociopolitici e dello scoppio della seconda guerra mondiale, Klee lavorò con vigore e inventiva che a volte rivaleggiavano anche con i periodi più produttivi della sua giovinezza. 



Le opere esposte in Late Klee evidenziano la diversità della pratica visiva di Klee durante questo periodo. Il gioco della linea è evidente in una serie di opere grafiche che sono spesso altamente diaristiche e personali. La sua abilità di colorista è presentata attraverso composizioni interamente astratte e pezzi figurativi che raffigurano volti simili a maschere. Interessanti per argomento e stile, tutte le opere testimoniano la spinta irrequieta di Klee a sperimentare le sue forme e i suoi materiali, che includevano adesivi, grasso, olio, gesso e acquerello, dando vita a superfici che non solo colpiscono visivamente, ma anche altamente tattili e originale. 

La gamma di opere esposte parla anche di come il periodo tardo di Klee abbia influenzato l'arte delle successive generazioni di artisti del dopoguerra, che vanno da Anni Albers e Mark Tobey a Bridget Riley e Richard Tuttle, tra innumerevoli altri.  





Proseguono contemporaneamente nelle altri sedi le mostre su Bridget Riley, Mamma Andersson e Al Taylor. 

18/08/18

Paul Klee primitivo al MUDEC di Milano



Il MUDEC di Milano presenta dal 31 Ottobre al 3 Marzo 2019  la mostra "Paul Klee e il Primitivismo".

Un progetto espositivo che indaga il rapporto di Paul Klee con le culture primitive che vengono riscoperte all'inizio del secolo scorso, attraverso una selezione delle sue delicate opere che si ispirano a questi nuovi stimoli.



CS


La mostra Paul Klee. Alle origini dell’arte, a cura di Michele Dantini e Raffaella Resch, presenta un’ampia selezione di opere di Klee sul tema del “primitivismo”, con un’originale revisione di questo argomento che in Klee include sia epoche preclassiche dell’arte occidentale (come l’Egitto faraonico), sia epoche sino ad allora considerate “barbariche” o di decadenza, come l’arte tardo-antica, quella paleocristiana e copta, l’Alto Medioevo; sia infine l’arte africana, oceanica e amerindiana.

Il concetto di “primitivismo” in Klee assume connotazioni diverse rispetto a quelle comunemente utilizzate a proposito delle avanguardie storiche. L’interesse per tutto quanto, in arte, è “selvaggio” e “primitivo” si desta in Klee in coincidenza con il suo primo viaggio in Italia e la scoperta dell’arte paleocristiana a Roma, tra l’autunno del 1901 e la primavera del 1902.



In seguito al viaggio in Italia Klee si considererà un “epigono”: vale a dire ultimo nato, erede tardivo di un’illustre civiltà giunta al tramonto. E questa conclusione non lo abbandonerà mai in seguito, spingendolo a trasformare, come lui stesso racconta nei Diari, la delusione in “stile”. Ha origine qui, da un’esperienza in parte dolorosa al cospetto dell’Antico, la propensione di Klee alla beffa e al pastiche.L’artista cerca in opere d’arte “primitive” e in repertori desueti quell’arte della deformazione, o “satira in Grande Stile”, che gli permette di infrangere il gusto monumentale e anticheggiante entro cui si era formato a Monaco.



Klee è un grande conoscitore della storia dell’arte occidentale in tutta la sua ampiezza e varietà. Pressoché in ogni momento della sua attività istituisce rapporti nuovi e inattesi con questa o quella componente della tradizione e si nutre di memorie figurative, in modo non nostalgico. Per necessità insieme storica e di temperamento, l’omaggio si intreccia in lui intimamente alla parodia. Pari all’interesse per la caricatura, che evolve in lui rapidamente in direzioni diverse e più complesse della semplice vignetta da foglio di giornale, è l’interesse per il rinnovamento dell’arte sacra, sviluppatosi in particolare a partire dagli anni in cui Klee collabora alle iniziative del Blaue Reiter con Kandinskij e soprattutto con Franz Marc. Klee è convinto che alle origini dell’arte ci sia una religione, un “popolo” o una comunità storica e linguistica provvista di simboli comuni e riti condivisi.

01/03/18

Paul Klee a Monaco




Tutti gli appassionati di Paul Klee non si perderanno la grande antologica che la Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera allestisce dal 1 Marzo al 10 Giugno con più di 130 opere provenienti da tutto il mondo. 




CS

„Konstruktion des Geheimnisses“ ist die erste große Sonderausstellung zum Werk von Paul Klee in der Pinakothek der Moderne. Sie wird den umfangreichen Münchner Bestand zusammen mit über 120 Leihgaben aus bedeutenden Klee-Sammlungen in Europa, den Vereinigten Staaten und Japan präsentieren. Die Ausstellung folgt Paul Klees Weg als „denkender Künstler“, der in seinem Werk systematisch die Grenzen des Rationalen auslotet und überwindet. Im Mittelpunkt der Ausstellung stehen die 1920er- Jahre, in denen Klee auf die Herausforderungen der neuen technisierten Welt und deren Auswirkung auf das Schaffen des modernen Künstlers reagiert. Als Meister am Bauhaus stellt Klee die Dominanz des Rationalismus in Frage und strebt nach einer Balance von Verstand und Gefühl, von Konstruktion und Intuition. Die Ausstellung zeigt die ungebrochene Aktualität von Klees Werk, das sich den existentiellen Konflikten des modernen Menschen widmet.

Die Ausstellung findet in Kooperation mit dem Franz Marc Museum in Kochel am See statt. Dort werden parallel „Paul Klee. Landschaften“ vom 25.02. bis 10.06.2018 ausgestellt. Die beiden Projekte verbindet ein gemeinsames Begleitprogramm. Mit der Eintrittskarte zu „Paul Klee. Konstruktion des Geheimnisses“ erhalten Sie ermäßigten Eintritt in »Paul Klee. Landschaften« im Franz Marc Museum, Kochel am See. 

09/11/15

Appunti di una vita.. i taccuini di Paul Klee



Da alcuni giorni sono consultabili, sul sito del centro Paul Klee di Berna, tutti i taccuini dell'artista svizzero.

Oltre quattromila pagine documentate e archiviate, non sono forse Svizzeri?


La maggioranza delle pagine sono semplici note, appunti e schizzi, alcuni sicuramente molto interessanti, tanti altri alquanto meno.

Per consultarli visitare questo sito 





23/11/13

Sinfonia cromatica - Paul Klee alla Tate Modern

 Paul Klee, Comedy, 1921
Una vita di colori e leggerezza pare esser stata l’esistenza di Paul Klee, guardando le sue tantissime opere esposte fino a Gennaio alla Tate Modern di Londra.
Paul Klee, Fire at Full Moon, 1933 Museum Folkwang, Essen, Germany
Un lungo percorso fatto su un arcobaleno di disegni, in cui continue prove cromatiche, assemblaggi di linee, studio di spazi alterni, ricercati colori sono le tante mattonelle di questo luminoso cammino.
In realtà una complessa e difficile esistenza ha costellato il grande artista svizzero, che nell’arte ha riposto la sua anima più delicata e fragile.
Nato in una famiglia affezionata alla musica, lui stesso violinista, coltivò per tutta la vita questa sensibilità, che preferì trasferire sullo spartito del disegno.
La mostra presenta in diciassette stanze, in un preciso ordine sia cronologico sia numerico, oltre duecento lavori, dagli inizi del 1912 quando si avvicina al cubismo a Parigi per proseguire fino alla conclusione nel 1940 quando affetto da sclerodermia si spense a sessanta anni a Berna.
Paul Klee, Park near Lu, 1938 Zentrum Paul Klee

L’esposizione affascina nel suo visualizzare l’armonia sonora/visiva che per tutta la vita l’artista realizzò.
Una riscrittura della sonorità che prende corpo nel disegno. I suoi minuti lavori paiono spartiti musicali, che trasformano le vibrazioni del vivere in attimi cromatici.
Un continuo spostarsi fra mottetti di colori a sonate di figure, fra allegri segni e andanti campiture di colore, con intensi adagi di riflessione.
Variazioni continue di un poema unico, la vita e i colori, ma perfettamente armonizzati dalla sua paziente e certosina cesellatura.

Paul Klee, Steps, 1929 Moderna Museet (Stockholm, Sweden)

In un allestimento molto arioso, le opere scorrono in continui sviluppi, legati l’un l’altro, tutti caratterizzati dalla minuziosa attenzione e studio.
Il cospicuo materiale è esposto in una linea priva di sbavature che tende, però alla monotonia nella sua fase centrale, priva forse di alcuni aspetti meno estetici ma più avvincenti.
Colpisce, nel suo complesso, questo sforzo protratto durante tutta una vita, di gesti artistici che non sfociano mai in una forte azione rimanendo sempre, i suoi lavori, appartati e intimi.
Una bella mostra, sicuramente da non perdere se ci si trova a Londra.
Paul Klee, Static-Dynamic Intensification, 1923 Metropolitan Museum of Art, New York

17/09/13

Tutte le emozioni dell'arte, la ricca stagione autunnale delle Tate di Londra


In attesa della grande settimana dell’arte contemporanea londinese, che come sempre ha il suo fulcro con Frieze e Frieze Master a metà Ottobre, la Tate nelle sue due sedi della Britan e della Moder offre un assortito programma di eventi.

Legata alla storia britannica la Britan ha appena concluso un bel confronto fra le opere della mostra su Patrick Caulfield, artista dalla poetica vibrante e lineare che pare anticipatore il lavoro di Gary Hume, di cui si è svolta un’ampia retrospettiva, fra i più noti artisti contemporanei della YBA.

Ora sono in corso diverse mostra tra cui una stupenda esposizione dei lavori sulla realtà urbana secondo le opere di L.S.Lowry, fra gli artisti più amati in Gran Bretagna. Caratterizzato da uno sguardo che trae le sue origini dalla pittura urbana francese, quali Camille Pissarro, Georges Seurat e Maurice Utrillo, per trasformarlo in una sua personale interpretazione pittorica.

L. S. Lowry Piccadilly Circus, London 1960

Fra pochi giorni prenderà avvio un’interessante mostra dal titolo “ Art under Attack: Histories of British Iconoclasm” che pone un’attenzione sui momenti iconoclastici della cultura inglese, partendo dalle statue decapitate nei secoli bui, passando poi alle tante opere danneggiate, come la “Sibylla Delphica” di Edward Burne Jones manomessa dalle suffragette, fino alle opere di artisti contemporanei che agiscono proprio sull’idea stessa della trasformazione.

Jake & Dinos Chapman, One Day You WIll No Longer Be Loved II (No 6) 2008

La Tate Modern attualmente offre l’interessante progetto di Meschac Gaba, il “Museum of Contemporary African Art”, nato alcuni anni fa e che sta sviluppando, in diverse occasioni, il tema del senso di un museo, di cultura sociale. Questo progetto è parte dell’iniziativa Across the Board, che propone i nuovi artisti africani sulla scena londinese.

Il tema della cultura artistica del vasto continente prosegue con una grande retrospettiva dedicata a Ibrahim El-Salahi, con oltre cento lavori che ripercorrono una ricca attività pittorica di una delle figure più particolare della cultura sudanese.

Termina il 20 ottobre, la rassegna sulle opere astratte dell’artista  libanese Saloua Raouda Choucair, una rara figura femminile dal ricco panorama dell’arte libanese, figura storica

Si sta intanto allestendo la grande mostra antologica su Paul Klee evento clou della stagione autunnale londinese. Una grande esposizione dedicata a uno degli artisti più originali del novecento, caratterizzato da una ricerca e da uno stile unico.

Paul Klee è stato fra i più interessanti artisti del secolo scorso, uno dei più innovativi e creativi. Caratterizzato da un proprio spirito, in bilico fra sensibilità fanciullesca e sospensione magica. I suoi quadri sono difficilmente classificabili. Sulla scia di figure come Matisse, Picasso o Kandinsky, ha inventato un mondo fortemente personale, aprendo una via nuova alla pittura e all’uso del colore.

Paul Klee, Steps, 1929 Moderna Museet Stockholm, Sweden

La mostra che la Tate Modern proporrà sarà ricca di opere, disegni e acquerelli provenienti da collezioni da tutto il mondo, che saranno riunite ed esposte una accanto all'altra, come l'artista amava esporre le sue opere, in una percezione forte e continuativa. L’evento prenderà avvio dalle prime opere degli anni del primo novecento, quando si unì al gruppo di artisti d'avanguardia 'Blue Rider', sviluppandosi poi con un particolare focus sul periodo della prima guerra mondiale, quando sviluppò le sue singolari figure a patchwork astratte dai colori e dalle forme che diverranno caratteristiche dei suoi dipinti.

Una particolare attenzione sarà poi dedicata al decennio trascorso come insegnante al Bauhaus, il famoso centro di design modernista. Saranno così esposte le tele astratte, tra cui la famosa composizione ritmica “Fire in the Evening” del 1929. Non sarà trascurato anche il suo periodo di rifugio in Svizzera, con la sua famiglia, quando fu licenziato dai nazisti, fase di grandi difficoltà economiche contrapposte a una ricca produzione artistica.



08/05/12

La semplicità conquistò il mondo - La scuola del Bauhaus al Barbican Art Gallery di Londra



L’eleganza semplificazione e funzionalità di molto del design contemporaneo si deve molto probabilmente alle idee nate presso una scuola che all’inizio del secolo scorso si formò in Germania. Si tratta della scuola di belle arti chiamata Bauhaus, che ora è trattata in una vasta mostra al Barbican Art Gallery di Londra. 

Sono proposti oltre 400 pezzi che narrano la storia di questo istituto che ha posto al centro del suo pensiero l’idea del fare umano visto in una accezione che ora chiamiamo “design”. La data di nascita di questo centro è il 1919, quando fu fondata a Weimar, struttura che fu poi trasferita a Dessau dal 1925 al 1932 e poi ancora un anno a Berlino, quando sarà chiusa dal governo nazista. 

In questa particolare realtà culturale insegnarono maestri leggendari quali: Josef Albers, Walter Gropius, che coniò questo nome ispirandosi alla parola medievale Bauhutte che indicava la loggia dei muratori, László Moholy-Nagy, Mies van der Rohe, Wassily Kandinsky e Paul Klee. Figure la cui creatività e pensiero influenzerà tutto il novecento con innovativi modi di pensare il proprio vivere quotidiano, immergendosi nell’idee dell’abitare e del decorare lo spazio quotidiano. Quando questo percorso fu interrotto moltissimi di questi personaggi emigrarono in Gran Bretagna e negli Stati Uniti prolungando e facendo crescere una visione che forse sarebbe stata solo tedesca, e che in tal modo contaminò le tendenze internazionali. 

La mostra, che durerà fino al 12 Agosto, tocca i diversi aspetti di trasformazione creativa, proponendo tantissimo materiale, dalla pittura alla fotografia, dal tessuto ai mobili. 

La mostra è una vasta ricerca storica molto ben allestita e di grande stimolo per capire e ripensare i mutamenti attuali, soprattutto in una città come questa che in questi giorni è pronta ha ricevere migliaia di turisti per i grandi eventi olimpionici, che in questa fase promuove innovazione.