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25/05/22

Pinacoteca Agnelli, una nuova partenza.


Alla Pinacoteca Agnelli domani si presenta il nuovo corso che, con la nomina di Sarah Cosulich nel ruolo di direttrice, si propone di trasformare l'istituzione in un centro culturale dinamico, aperto ai linguaggi multidisciplinari del presente in dialogo con la storica collezione di Pinacoteca.

La Pinacoteca Agnelli si rinnova e aprirà al pubblico il 27 maggio 2022 con alcuni nuovi percorsi e progetti. 

A tal motivo si svilupperanno progetti inediti e site-specific commissionati ad artiste e artisti italiani e internazionali per i suoi spazi: attraverso progetti espositivi di ricerca e collaborazioni con istituzioni italiane e internazionali, Pinacoteca diviene un luogo aperto alla riflessione sulle tematiche della contemporaneità, votato all’inclusione e alla partecipazione di una molteplicità di pubblici diversi.


LE PROGETTUALITÀ DI PINACOTECA

Tre sono le linee progettuali che caratterizzano il programma espositivo di Pinacoteca attraverso una prospettiva curatoriale organica. Il punto di partenza comune consiste nella riflessione sulle narrazioni prodotte dall’eredità industriale del Lingotto e dall’identità del museo, fortemente legata alla sua collezione permanente.


● BEYOND THE COLLECTION - Collezione Giovanni e Marella Agnelli

A vent'anni dall’inaugurazione dell'allestimento dello Scrigno di Renzo Piano, per la prima volta Pinacoteca introduce un inedito progetto espositivo continuativo dedicato alla rilettura e riattivazione della sua collezione permanente attraverso le sue presenze e le sue assenze. Partendo ogni volta da un’opera diversa messa in relazione con altre, provenienti da istituzioni internazionali, la Collezione Agnelli diviene punto di partenza privilegiato per una riflessione sulla storia dell'arte e sulla storiografia, oltre che strumento critico per approcciarsi al presente.


PABLO PICASSO E DORA MAAR

Un dialogo con la Fondation Beyeler

27.05 - 25.09.22

A cura di Sarah Cosulich, Lucrezia Calabrò Visconti, Beatrice Zanelli

Il primo progetto di Beyond the Collection è dedicato a Pablo Picasso e Dora Maar e prende forma grazie alla preziosa collaborazione con la Fondation Beyeler di Basilea. Il ritratto di Picasso Homme appuyé sur une table (1915-1916) conservato in Pinacoteca viene messo per la prima volta in dialogo con la serie di ritratti di Picasso degli anni Trenta raffiguranti Dora Maar, provenienti dalla Fondation Beyeler. Allo stesso tempo, insieme alle tele, viene presentata anche una selezione di fotografie della stessa Maar. Tre grandi capolavori di Pablo Picasso, provenienti da una delle più prestigiose istituzioni del mondo, entrano in Pinacoteca per ampliare letture e interpretazioni e raccontare nuove storie. Il progetto espositivo porta alla luce Dora Maar non solo come soggetto della rappresentazione di Pablo Picasso ma come artista centrale nella storia dell’arte del Novecento e importante punto di riferimento intellettuale per la pratica artistica di Picasso.


● MOSTRE

Il Terzo Piano ospiterà mostre ideate e prodotte da Pinacoteca: sia progetti monografici dedicati ad artiste e artisti contemporanei che collettive focalizzate su percorsi transtorici e multigenerazionali, per aprire nuove letture della storia dell’arte in relazione alle pratiche artistiche contemporanee.

SYLVIE FLEURY

Turn Me On

27.05.22 - 15.01.23

A cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti

La mostra che inaugura il nuovo corso di Pinacoteca è dedicata all’artista Sylvie Fleury. Pioniera e punto di riferimento importante per le pratiche emergenti, negli ultimi trent’anni Fleury ha portato avanti una ricerca poliedrica che elude correnti e categorie. Attraverso una molteplicità di media - dalla scultura alla pittura al neon all’installazione, Fleury attinge nel suo vocabolario a oggetti e immaginari provenienti dall’ambito della moda, della fantascienza, delle sottoculture pop, indagando i meccanismi di costruzione del valore e la fabbricazione di desideri della società contemporanea. Fleury produce opere che con intelligenza e ironia affrontano la tensione tra le politiche di genere, il consumismo e la cultura contemporanea – prima tra tutte, la storia dell’arte. Il suo lavoro risuona con la volontà di Pinacoteca di ampliare la narrazione tradizionale del Lingotto, segnata dall’immaginario maschile della fabbrica e dell’automobile, ma anche con quello di una collezione storica rappresentata da artisti uomini.


● LA PISTA 500

Un progetto di sculture e installazioni esterne commissionate ad artiste e artisti internazionali sulla storica pista automobilistica sul tetto del Lingotto.

Divenuto un giardino pensile grazie alla riconversione di FIAT nel progetto degli architetti Camerana&Partners, la Pista 500 viene aperta alla città come spazio inclusivo e multifunzionale dedicato all’arte pubblica. I progetti sulla Pista includono installazioni ambientali, opere luminose, installazioni sonore e di cinema espanso, progetti architettonici funzionali alle necessità di chi attraversa la pista. Lo spazio è costruito con le artiste e gli artisti coinvolti, ragionando sulla trasformazione dell’archeologia industriale del Lingotto da circuito chiuso a strada cittadina, da luogo produttivo a spazio aperto da abitare insieme. I progetti, interattivi e coinvolgenti, invitano chi visita la pista a riflettere su quale sia il significato di spazio pubblico oggi, e quali le storie e i monumenti con cui vogliamo abitarlo. Le opere si confrontano con l’eredità della fabbrica, per esplorare le implicazioni sociali, culturali e politiche della sua trasformazione, o entrano in dialogo con il paesaggio naturale e urbano che circonda l’edificio, facendo emergere la tensione tra naturale e artificiale che lo caratterizza.

Il programma si arricchirà di nuove installazioni gradualmente nel corso dei prossimi tre anni, costruendo un percorso espositivo sempre in evoluzione disseminato nei diversi spazi della Pista.