Saranno questi strani tempi di pandemia, che hanno ridotto di molto la voglia e le possibilità di spostamenti, ma la mostra "Grand Tour" delle Gallerie d'Italia del gruppo Intesa San Paolo, sta avendo un grande successo di pubblico e di consensi critici.
Il progetto espositivo presenta materiale particolarmente vasto, dagli oggetti ricordo, che i nobili si facevano fare, souvenir ma anche sculture, suppellettili, mobili, fino a vere opere d'arte come i ritratti e soprattutto i paesaggi italici, più di 150 selezionati oggetti proveniente dalle più importanti collezioni europee e non solo.
Era un viaggiare lento e conoscitivo, che oggi pare così raro. Fra il Seicento e la prima metà dell’Ottocento, il nostro paese fu la meta privilegiata di letterati, artisti, persone sensibili, membri della società aristocratica e colta europea che dedicavano un momento del loro vivere all'arricchimento culturale ed estetico.
La nobile committenza internazionale non badava a spese per portarsi a casa un ricordo emotivo del Grand Tour, fra Venezia e Pompei, opere e manufatti che abbellivano la grande abitazioni e che ricordavano di una terra complessa ma baciata dal caldo sole e dalla bellezza.
Un'eccellenza creativa che nei secoli ha reso il nostro paese unico e che ancora oggi viene ammirata per la sua qualità e unicità.