Due importanti appuntamenti chiudono il programma di celebrazioni dei vent’anni di vita dell’Associazione Amici degli Uffizi.
La
Galleria degli Uffizi di Firenze dal 17 al 22 dicembre 2013 ospita
nella ex-chiesa di San Pier Scheraggio l’opera Self Portrait, Submerged,
2013 di Bill Viola (New York, 1951) che l’artista americano donerà agli Amici degli Uffizi e che arricchirà le collezioni del museo fiorentino.
Il
video appartiene alla serie Water Portraits, un ulteriore momento della
sua lunga esplorazione dell'elemento acqua che per Viola
contraddistingue il cambiamento, il passaggio del tempo ed è una
metafora per la nascita e la rinascita.
Su uno schermo al plasma verticale, Self Portrait, Submerged raffigura
lo stesso Viola immerso nell'acqua. I suoi occhi sono chiusi e lui
sembra essere completamente rilassato, in pace. Solo le increspature
dell'acqua animano i suoi movimenti, mentre il suono dell’acqua corrente
permea lo spazio come sogni che filtrano attraverso il suo ambiente.
La mostra DIETROFRONT. Il lato nascosto delle collezioni, dal 17 dicembre 2013 al 2 febbraio 2014, rivelerà, attraverso
quaranta opere, le storie contenute nel loro retro, ovvero nel lato
quasi mai visibile, in cui si troveranno sorprendenti scoperte come
altri dipinti, bozzetti, prove di pittura, poesie, annotazioni
manoscritte, numeri di antichi inventari, cartellini di esposizioni o
attestazioni di proprietà, ceralacche e molto altro ancora.
L’esposizione,
ideata dalla Galleria degli Uffizi, organizzata dall’Associazione Amici
degli Uffizi e curata da Giovanna Giusti, col contributo dell’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze, è parte del ciclo I MAI VISTI, che ogni anno presenta aspetti della collezione del museo fiorentino poco noti al grande pubblico.
Secondo Cristina Acidini,
Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, “Il retro protagonista,
dunque, con opere scelte, in questa bella mostra curata con acutezza da
Giovanna Giusti d’intesa con Antonio Natali, dalle sale e dei depositi
degli Uffizi. Dall’alto delle Sale Rosse nel braccio di Ponente, il Nano
Morgante di Agnolo Bronzino (per lungo tempo oggetto di un
sapientissimo restauro da parte di Ezio Buzzegoli), ne è l’ideale
capofila, grazie all’invenzione del suo autore di dipingere la veduta
frontale del nano di corte in atti da cacciatore su una faccia della
tela, e la veduta tergale del nano stesso, con le prede, sull’altra. Ma
si arriva anche ai giorni d’oggi, dove un altro “Nano” (Silvano
Campeggi, grande pittore e illustratore che ha creato nel secolo appena
concluso le icone del cinema internazionale) rivolge all’osservatore la
schiena dritta e la chioma bianca, per rivelare il tre quarti del volto
solo sulla tela retrostante in un intrigante doppio autoritratto”.
Come commenta Antonio Natali,
Direttore degli Uffizi, “I visitatori della Galleria sentono il fascino
delle grandi opere esibite nelle sale del museo fiorentino, ma sovente
ancor più sono attratti dall’idea che ognuna di esse nasconda un
mistero. E il più delle volte è anche vero; soprattutto perché raramente
gli storici dell’arte s’impegnano a ricostruire le trame iconologiche
sottese ai quadri (che dunque restano appunto misteriosi). Di sicuro
però è vero che nessuno dei visitatori può vedere cosa celi il retro di
una tela o di una tavola, giacché la faccia che a lui si mostra è quella
nobile. La parte posteriore resta un mistero. In questo senso
l’esposizione odierna sarà anche un bel divertimento intellettuale”.
“Credo che sia uno straordinario modo per concludere un anno storico per gli Amici degli Uffizi - sottolinea il presidente Maria Vittoria Rimbotti.
Per i nostri venti anni di vita offriamo alla città il capolavoro di
Bill Viola, uno dei maggiori artisti a livello globale, e il nuovo
appuntamento con I mai visti che valorizza e fa conoscere quei tesori
che la Galleria degli Uffizi conserva”.
“Con questa scelta di opere - afferma Giovanna Giusti,
curatrice dell’esposizione - il visitatore curioso sarà coinvolto, con
‘visibilità bifronte’, anche nel mondo riservato agli ‘addetti ai
lavori’; cosicché insieme a dipinti, mobili o sculture di altissimo
pregio, anche misteriosi numeri barrati, una volta decifrati,
riveleranno il loro contributo importante nel chiarire il percorso
collezionistico delle opere”.
Il percorso espositivo di Dietrofront,
composto da dipinti, marmi antichi, maioliche, uno stipo e un altare,
offrirà una doppia visibilità delle opere, presentandone il recto e il
verso. I segni che spesso questi capolavori celano nella parte non
visibile al pubblico sono in grado di raccontare la loro vita e il loro
cammino collezionistico.
Ad esempio, tra le opere del
Quattrocento, la scena dell’Annunciazione è dipinta nel retro delle
tavole dei nobili ritratti dei Baroncelli, mentre nel Trittico di
Froment, che nella severità della cultura d'Oltralpe scandisce episodi
della vita di Cristo, culminanti al centro nella resurrezione di
Lazzaro, le ante chiuse presentano, insieme alla Madonna col Bambino, i
committenti dell’opera.
Esempi di raffinata e rarissima
combinazione sono costituiti dalla Deposizione di Gerard David, che
conserva nel retro una matrice d'incisione, dove sono raffigurati i
progenitori, e da una preziosa ‘custodia’ di Jan Brueghel il vecchio,
che proteggeva, riproponendolo in copia, l’originale di Dürer
raffigurante Il Grande Calvario, opera che a sua volta ha nel retro un
Paesaggio dipinto dal medesimo Brueghel; mentre il doppio Palma il
Vecchio riunisce un ritratto di donna e l’autoritratto del pittore
veneto.
Anche un Altare da viaggio, racchiuso in un prezioso
baule, in uso alla Corte medicea e uno stipo ottocentesco riservano
altre sorprese.
Liriche trascritte sul retro di ritratti ampliano
la sfera intima dell'autore con dediche d'amore (Alfieri e la contessa
d'Albany dipinti dal Fabre) o accompagnano l’autoritratto che viene
offerto in dono (Pier Leone Ghezzi e Giovanni Camillo Ciabilli). Talvolta
gli autoritratti degli artisti, come nel caso di Mosè Bianchi, Luigi
Russolo, Gregorio Sciltian e altri, conservano nel verso la scelta di un
riuso del supporto, testimoniato da un’altra pittura. Il visitatore
sarà idealmente condotto all’interno dell’atelier al momento della
creazione, dove torneranno in superficie curiosità come una scena
d’ambiente con un gatto e un topo o ritratti capovolti.
In
alcuni casi, l'opera nasce in doppio, come nell'autoritratto del
brasiliano Camara che pare sprofondare nella tavola per ricomparire sul
retro, o come nella doppia effigie di Nano Campeggi, di recente
acquisizione, che si mostra di spalle nel recto, mentre fa affiorare sul
verso un bozzetto del suo volto giovane e sorridente .
Oltre a
quelle provenienti dalle collezioni degli Uffizi, la mostra ne ospiterà
altre, concesse in prestito dalla Galleria Palatina, dal Museo del
Bargello, dalla Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti, dalla Villa
Medicea della Petraia e dall’Opificio delle Pietre Dure.
BILL VIOLA. Self portrait-Submerged Firenze, Galleria degli Uffizi - ex chiesa di San Pier Scheraggio 17 – 22 dicembre 2013
Orari: da martedì a domenica, ore 10.00 - 17.00 Ingresso libero
DIETROFRONT. Il lato nascosto delle collezioni Firenze, Galleria degli Uffizi - Sala delle Reali Poste 17 dicembre 2013 - 2 febbraio 2014
Orari: da martedì a domenica, ore 10.00 - 17.00 Ingresso libero |