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03/10/09

d documenta


Venerdì 19 Settembre presso la sala conferenze del Castello di Rivoli, si è svolta la prima parte di una interessante e articolata rassegna di conferenze ed incontri su Documenta e la sua storia, con un accenno al suo futuro.

Invitati da Carolyn Christov-Bakargiev, direttore artistico della futura documenta 13, che si svolgerà nel 2012 a Kassel, sono venuti molti dei precedenti curatori o personaggi che hanno vissuto la nota rassegna internazionale.

Ha aperto il convegno con un discorsivo ricco di memoria Heiner Georgsdorf, che ebbe l’opportunità di frequentare e cooperare con Arnold Bode, ideatore di Documenta. Dopo una testimonianza sentimentale e umana è intervenuto, con dati più statistici ma portatore di informazioni più trasversali, Walter Grasskamp. Nel pomerggio è stata più articolata e curatoriale la relazione di Jean-Christophe Ammann, uno dei tre curatori di documenta 5, nel 1972, coordinati da Harald Szeemann, scomparso nel 2005. Manfred Schneckenburger, che è stato il direttore artistico di documenta 6, nel 1977, e documenta 8, nel1987 ha portato la sua esperienza di un difficile e complesso periodo storico/culturale mentre un poetico Rudi Fuchs, direttore artistico di documenta 7, nel 1982 è stato ricco di stimoli e riflessioni, fra le forme passate e recenti del gesto curatoriale. Per la prima giornata la conferenze si è conclusa con un breve dibattito riprendendo poi il giorno dopo con un vivace e pungente Jan Hoet, direttore artistico di documenta IX, nel 1992 e ideatore della famosa Chambres d’amis di Gent. Nel seguito la delicata e determinata Catherine David, direttore artistico di documenta X, nel 1997 che ha parlato della sua trasformazione e rinnovamento, processo sviluppato e portato avanti in modo più aperto e cosmopolita da Okwui Enwezor, direttore artistico di documenta 11, nel 2002. Sul passato di Documenta ha concluso Roger M. Buergel, direttore artistico di documenta 12, nel 2007 che ha spiegato la sua scelta di mostra con più letture e riferimenti fra presente/passato, vicino/lontano. E’ stata poi la volta di Carolyn Christov-Bakargiev che ha proposto alcuni frammenti di riflessione per la futura edizione, scaturiti da una fotografia del 1959 di due visitatori dell’evento. Senza sbilanciarsi ha manifestato le sue grandi perplessità e complessità che l’attuale momento storico attraversa e su cui sta elaborando la futura edizione.

Gli incontri sono terminati con una conferenza generale in un dibattito fra il pubblico e i relatori raccolti.

Questa serie d’incontri sono stati una profonda e valida occasione di confronto e approfondimento su uno dei più importanti eventi che l’arte contemporanea ogni cinque anni propone. Momenti salienti e storici che lasciano traccia del cambiamento umano.