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13/12/24

Grande Brera

 


Dal 1972, quando fu asquistato Palazzo Citterio, finalmente si è compiuta questa iniziativa di ampliamento della Pinacoteca di Brera che ha avuto una complessa gestazione, la scorsa settimana c'è stata l’inaugurazione di questa nuova ala che realizza finalmente il sogno della Grande Brera, ampliando la Pinacoteca e arricchendo l’offerta artistica e culturale di Milano. Con collezioni storiche, spazi espositivi per arte moderna e contemporanea, e un vasto giardino urbano, la Grande Brera si afferma come il cuore culturale della città, simbolo di un progetto d’avanguardia.

Con l’apertura di Palazzo Citterio a dicembre 2024, si conclude l’attesa di oltre cinquant’anni per realizzare la Grande Brera, un progetto ideato negli anni ’70 dai soprintendenti Gian Alberto Dell’Acqua e Franco Russoli. Questo nuovo spazio consentirà alla Pinacoteca di Brera di ampliare l’offerta culturale, affiancando capolavori di arte antica a collezioni di arte moderna e contemporanea, come le prestigiose raccolte Jesi e Vitali, che includono opere di Boccioni, Modigliani, Morandi e Picasso.




Palazzo Citterio, con il suo ipogeo brutalista progettato da James Stirling, ospiterà non solo mostre permanenti ma anche eventi temporanei, contribuendo a rendere Brera un polo culturale d’eccellenza internazionale. La struttura sarà collegata all’Orto Botanico, creando un grande spazio verde che attraversa il quartiere di Brera e si connette al Quadrilatero della Moda, per offrire un itinerario unico tra arte, storia, moda e design.

Il progetto Grande Brera sottolinea l’importanza di preservare l’identità artistica e storica del quartiere, che fu centro dell’avanguardia negli anni ’60, e punta a renderlo il fulcro culturale di Milano e dell’Italia. Con la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Accademia di Belle Arti e altre istituzioni prestigiose, Brera si prepara a consolidare la propria posizione come centro culturale europeo di rilevanza mondiale. Nuovi progetti scientifici e collaborazioni, come il laboratorio diagnostico della Pinacoteca, rafforzano inoltre l’impegno per l’innovazione e la ricerca nel campo dei beni culturali.


Foto: Walter Vecchio