Anche quest'anno viene presentata la ArtReview Power 100 che non si capisce bene con quali criteri sia realizzata ma che comunque fa parlare e chiacchierare nel mondo dell'arte contemporanea.
Al top di questa edizione c'è Sheikha Hoor Al Qasimi, direttrice della Sharjah Biennial e ha fondatrice della Sharjah Art Foundation nel 2009, sia come risorsa per gli artisti del Golfo che come canale per gli sviluppi regionali e internazionali nell'arte contemporanea. Ha anche avuto un ruolo determinante nel guidare la conferenza annuale March Meeting, supervisionata dalla sua fondazione, che quest'anno ha tenuto la sua 16a edizione. Sia individualmente che collettivamente, queste iniziative si sono evolute fino a diventare pietre miliari del calendario del mondo dell'arte. Sfruttando l'influenza di Al Qasimi come figlia del leader dell'emirato, la fondazione è riuscita a mettere in primo piano artisti e organizzazioni culturali della maggioranza globale e a spostare l'attenzione lontano dalle narrazioni incentrate sull'Occidente. Negli ultimi anni la sua competenza e conoscenza l'hanno portata a operare in aree geografiche al di fuori dell'emirato. Dopo aver curato la seconda edizione della Biennale di Lahore (2020), è stata recentemente nominata direttrice artistica della Triennale di Aichi 2025 in Giappone, la prima persona non giapponese a prenderne le redini. Nel 2026 curerà anche la Biennale di Sydney.
Il crescente potere esercitato dagli stati del Golfo è riconosciuto in tutta la lista. Al Qasimi è affiancata da Sheikha Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani, presidente dei Qatar Museums e sorella dell'emiro regnante del Qatar, che rientra nella lista al numero 21, mentre il ministro della cultura dell'Arabia Saudita, il principe Badr bin Abdullah Al Saud, è al 41° posto.
La curatrice palestinese Reem Fadda, attualmente responsabile della programmazione culturale di Abu Dhabi, è al 56° posto.
Molto piccola la presenza dell'Italia che compare grazie alle collezioniste e mecenate Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Miuccia Prada.
La top ten della Power 100 è dominata dagli artisti. Il lavoro pionieristico di Rirkrit Tiravanija, che in questi ultimi anni era praticamente scomparso, ma che ora torna subito incensato, non si sa bene come mai, che sposta l'arte oltre l'oggetto con i suoi pasti partecipativi e sessioni di gioco, una metodologia che ha ampliato in diversi sforzi curatoriali, è stato riconosciuto con la posizione numero 2. Steve McQueen (4) continua a cavalcare il mondo del cinema e dell'arte; mentre Nan Goldin (7) rimane un maestro nell'equilibrare arte e attivismo. Kerry James Marshall (8) ha letteralmente cambiato il volto del mondo dell'arte con i suoi approcci alla figurazione nera, mentre John Akomfrah (10) affronta con forza l'emergenza climatica attraverso una lente decoloniale.
Molti degli artisti nella lista condividono una causa comune: piuttosto che creare semplicemente opere per mostre e istituzioni, usano il loro status per creare nuove infrastrutture e reti tra i loro pari, influenzando contesti sociali più ampi: Ibrahim Mahama (14) incanala gran parte del denaro che guadagna dalle vendite delle sue installazioni scultoree nelle tre istituzioni che ha fondato a Tamale, la regione del Ghana settentrionale in cui l'artista vive ancora; Sammy Baloji (17), Mark Bradford (19), Theaster Gates (32), Yinka Shonibare (36) e Dalton Paula (87) si impegnano in iniziative altruistiche simili.
Il Power 100 è modellato dal contributo di un panel di 40 partecipanti del mondo dell'arte contemporanea, via non proprio un plebiscito, ma è anche vero che il sistema del mercato dell'arte è sempre più in declino di pubblico e interessi.
Pubblicato per la prima volta nel 2002, il Power 100 di ArtReview è la classifica annuale più consolidata e ampiamente diffusa di influenza nel mondo dell'arte contemporanea. Nan Goldin è in cima alla lista nel 2023; Ruangrupa nel 2022; ERC-721, che rappresenta gli NFT, nel 2021; e Black Lives Matter nel 2020. Fondata nel 1949, ArtReview è una delle principali riviste internazionali di arte contemporanea al mondo, dedicata ad ampliare il pubblico e la portata dell'arte contemporanea.
Rivolta sia a lettori specializzati che generalisti, la rivista e la sua pubblicazione gemella, ArtReview Asia (lanciata nel 2013), presentano un mix di critiche, recensioni, commenti e analisi, insieme a progetti di artisti commissionati e guide e supplementi di accompagnamento.