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25/07/24

La collezione Torlonia al Louvre

 


Dopo il grande successo della mostra a Roma e a Milano, la meravigliosa collezione dei Marmi Torlonia ha iniziato un lungo percorso di attenzione internazionale, che ora li vede proposti presso il più famoso museo d'arte del mondo, il Louvre a Parigi. 

Presso gli spazi degli appartamenti d'estate di Anna d'Austria, da poco restaurati, accolgono una selezione dei capolavori della storica raccolta di sculture antiche dei principi romani. Scaturita dalla passione per l’arte antica dei principi Torlonia, eredi delle pratiche nobiliari della Roma papale, la collezione Torlonia ambiva, in particolare con l’apertura del Museo Torlonia negli anni Settanta dell’Ottocento, a rivaleggiare con i grandi musei pubblici: Musei Vaticani, Musei Capitolini e Museo del Louvre. 



Dal 2020 la collezione Torlonia è oggetto di una serie di mostre-evento che offrono al pubblico la possibilità di riscoprire , dopo una lunga eclissi, l’eccezionale raccolta di sculture del Museo istituito da Alessandro Torlonia nel 1876 e chiuso a metà del Novecento. 

Le prime due tappe della mostra, sono state a Roma e Milano, con la curatela di Salvatore Settis e Carlo Gasparri con l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma, ricostruivano la storia della collezione a ritroso. La mostra parigina nasce dalla volontà di presentare al pubblico, in un luogo carico di storia, questa collezione poco conosciuta in Francia e invita a compiere un viaggio estetico e archeologico fra le opere che la compongono, instaurando un dialogo con le collezioni del Louvre. 



Il percorso espositivo si sviluppa su alcuni temi come il ritratto, con il capolavoro della Fanciulla di Vulci, o sulla pratica delle copie celebri come il fantastico cratere della collezione Torlonia, ma ci sono anche i meravigliosi lavori ispirati alla danza. Una mostra di meraviglie antiche che si potranno visitare fino all'11 Novembre. 


 Immagini : Capolavori della Collezione Torlonia al Louvre Copyright Fondazione Torlonia foto di  Agostino Osio