In uno dei musei più belli del mondo, Villa Borghese, è in corso un intenso dialogo fra le opere di questo cuore di bellezza e le intense emozioni delle opere lasciateci dall'artista Louise Bourgeois. Un dialogo che si sviluppa fra le tematiche prossime all'ospite e al padrone di casa, personaggi dalle intense emozioni e dalle forti espressioni, un incontro di lavori che sanno rapprentare i tanti stati d'animo del vivere umano.
Il percorso espositivo attraversa alcune sale del Museo, il padiglione dell’Uccelliera e il Giardino della Meridiana, e accoglie circa 20 opere scultoree che dialogano con l’architettura unica del Casino Borghese e con la sua collezione, sono incentrate sui temi della metamorfosi, della memoria e sull’espressione di stati emotivi e psicologici.
Louise Bourgeois (1911, Parigi - 2010, New York), nel suo lungo percorso creativo, oltre sette decenni, affronta i temi della psicoanalisi e del femminismo che ora sono diventati centrali. Negli anni Sessanta, dopo un periodo di intensa psicoanalisi, inizia a lavorare con forme biomorfe, sperimentando il lattice, il gesso, la cera e altri materiali. All’inizio degli anni Novanta presenta il suo primo gruppo di Cells, strutture autonome, alcune simili a stanze, composte da elementi scolpiti, og-getti trovati e oggetti conservati nel corso della sua vita.
Sono dell’ultimo decennio della sua carriera le opere realizzate con i tessuti.Il suo rapporto con l’Italia e con le collezioni Borghese ha influenzato in modo si-gnificativo la sua pratica creativa. L’incontro con la collezione Borghese iniziò con gli studi di storia dell’arte al Louvre alla fine degli anni Trenta e si approfondì tra il 1967 e il 1972 con i soggiorni a Pietrasanta, Carrara e in altre città della regione, lavorando in diversi studi e realizzando numerose opere in bronzo e marmo. Un decennio dopo riprende a frequentare l’Italia, producendo altre sculture tra il 1981 e il 1991.con il sostegno di in collaborazione con hospitality partner
L'evento è stato ideata da Cloé Perrone e curata con Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith, l’e-sposizione, realizzata in collaborazione con The Easton Foundation e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, col sostegno di FENDI, sponsor ufficiale della mostra. Il programma di incontri che accompagna la mostra, dal titolo Esistere come donna, è organizzato da ElectaHospitality partner della mostra: Hotel Eden, Dorchester Collection.
Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria, Installation View, Galleria Borghese.Credit line: All images are © The Easton Foundation/Licensed by SIAE2024and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY. Ph.by A.Osio