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04/07/19

Supercondominio 2



Dopo il successo del primo anno torna al Castello di Rivoli di Torino l'incontro Supercondominio 2, un'assemblea dei nuovi spazi italiani d’arte contemporanea realizzato con la collaborazione del ristorante Combo.



Programma

Sabato 6 luglio 2019, assemblea dalle 14.00 alle 17.30 – Combo, Torino - a porte chiuse 
20.00 / 08.00 - Campeggio dei partecipanti nel Giardino della Manica Lunga

Domenica 7 luglio 2019, dalle 11.00 alle 19.00 – Maratona di presentazioni degli spazi - Teatro del Castello - aperto al pubblico


Partecipano:

63rd - 77th STEPS (Bari)| ADA (Roma)| Almanac Inn (Torino/Londra) | Almare (Torino) | Altalena (Milano) | Archivio (Torino | Bite the Saurus (Napoli) | Castiglioni (Milano) | Castro (Roma) | Cherimus (Perdaxius, CI)| Clima (Milano)| CRIPTA747 (Torino)| Current (Milano) | DOM (Palermo) | Droste Effect | flip project space (Napoli) | Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna) | Giorgio Galotti (Torino) | Il Colorificio (Milano) | L’Ascensore (Palermo) | Like a little disaster (Polignano a mare)| Localedue (Bologna)| Kabul | Microclima (Venezia) | Momentum-Journal | Montecristo Project (Cagliari) | Progetto Diogene (Torino) | Quartz Studio (Torino) | Residenza La Fornace (Milano) | Siliqoon (Milano) | Spaziobuonasera (Torino)| Spettro (Brescia) | takecare (Bari) | Tarsia (Napoli) | Treti Galaxie (Torino)| Veda (Firenze) | viadellafucina16 Condominio-Museo (Torino)


Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con il suo dipartimento di ricerca CRRI e Combo –concept di ospitalità innovativa e “cultural assemblage” aperto alla sperimentazione - invita 40 nuove realtà di organizzazione e produzione artistica alla seconda edizione di Supercondominio, l’assemblea annuale dei nuovi spazi per l’arte in Italia. I protagonisti discuteranno delle dinamiche e delle trasformazioni che coinvolgono i luoghi che attualmente operano autonomamente nel nostro Paese.

La prima edizione del progetto ha raccolto le testimonianze degli spazi coinvolti soffermandosi sul ruolo che queste ricoprono all’interno del sistema dell’arte italiano. Tra le questioni sollevate in assemblea: quali sono le caratteristiche del sistema in cui operiamo? Che cosa significa agire in modo indipendente all’interno del sistema? Che cose distingue uno spazio progetto da una galleria? Ha senso ancora fare questa distinzione? A quale pubblico ci si rivolge?

Ponendosi come grado zero per una riflessione critica su alcuni di questi quesiti, Supercondominio 2 intende offrire una nuova occasione di incontro per permettere di ampliare e approfondire alcune delle discussioni innescate.
Supercondominio 2 sarà caratterizzato da una forma di assemblea allargata che oltre a introdurre nuovi spazi, vuole confrontarsi con rappresentanti di istituzioni locali e nazionali, oltre a ricercatori, studiosi del tema e collezionisti, per coinvolgerli in un’idea di gruppo che non si limita agli attori che agiscono quotidianamente in questo contesto ma che dipende da una rete di connessioni che si sostiene su più livelli.

Come già successo durante la prima edizione, i protagonisti di questa esperienza condivisa che inizia alle ore 14 del 6 luglio e termina alle ore 19 del 7 luglio, dormiranno sotto le stelle in tende offerte da Combo e allestite nel giardino della Manica Lunga.

Supercondominio prende il nome da un tipo di assemblea che regolamenta la gestione di una particolare costruzione in cui due o più palazzi, non per forza costituenti autonomo condominio, hanno in comune alcuni beni e/o servizi.
Il supercondominio diventa un’immagine per pensare un modello di coesistenza basato su relazioni reali e su una conoscenza reciproca approfondita. Come l’anno scorso, l’aspetto più importante dell’evento sarà quello di permettere alle giovani realtà di convivere per due giorni per parlare e favorire la creazione di nuove relazioni.
Anche quest’anno al Castello si terrà una maratona di (auto)presentazione degli spazi coinvolti, prevista per domenica 7 luglio e aperta al pubblico. L’assemblea a porte chiuse si terrà invece sabato 6 luglio nell’Ex Caserma dei Vigili del Fuoco di corso Regina Margherita, futura sede torinese di Combo che aprirà le sue porte in autunno.
Risalente al diciannovesimo secolo e affacciata sul mercato di Porta Palazzo, uno dei punti di ritrovo della città, l’imponente caserma è stata completamente trasformata ed è pronta a diventare uno degli hotspot nevralgici della città.

Il coordinamento curatoriale di Supercondominio è di Caterina Molteni e Laura Lecce.


Combo
Dinamico, fluido e aperto: Combo dà impulso a una forma di ospitalità radicalmente nuova ed è un incubatore versatile e contemporaneo al servizio delle arti e della cultura. Regala nuova vita a edifici storici delle principali città italiane e li trasforma in centri vitali e vivaci in cui viaggiatori, artisti e abitanti del luogo possono incontrarsi. Un bar, una radio, spazi per mostre e residenze di artisti e musicisti, Combo promuove la convivialità, supporta l’arte e la musica e incoraggia le contaminazioni. Alla recente apertura di Venezia seguiranno quest’anno quelle di Milano e Torino, e nel 2020 quella di Roma. Diversi i progetti già realizzati con istituzioni artistiche, ultimo dei quali il secondo episodio dell’Artissima Experimental Academy, un workshop di una settimana condotto dall’artista Dara Friedman negli spazi di Combo a Venezia.


Biografie

63rd - 77th STEPS (Bari, 2014) http://www.63rd77thsteps.com
è un artist run space fondato e diretto dall’artista Fabio Santacroce, sulla rampa di una scala condominiale (esattamente tra il 63esimo e 77esimo scalino), in un quartiere popolare di Bari. Concepito come estensione del suo lavoro artistico, l’Art Project Staircase assolve in pieno alla funzione di piattaforma espositiva, con un’attenzione particolare a quelle pratiche artistiche post pop/concettuali di ultima generazione, e con una programmazione attualmente strutturata in mostre on-line e off-site. 63rd-77th STEPS indaga e sprona i limiti e le potenzialità della periferia, ridefinendo le sue coordinate spazio-temporali; interroga i meccanismi e il senso del fare arte in relazione all’attuale scenario socio-politico.

80121 Residency (Napoli, 2017) http://www.res80121.com/
Residency 80121 mira a creare una piattaforma di ricerca e condivisione, per sviluppare la discussione e la sperimentazione intorno all’arte contemporanea all’interno di specifici setting, chiamando in causa l’identità del territorio. 80121 deriva dal codice postale del quartiere di Chiaia a Napoli, dove si trova la casa d’infanzia di Naldi Rossano, alla cui ricerca artistica, sull’identità post-storica e la trasmissione intergenerazionale, il programma è intimamente connesso.

ADA (Roma, 2017) http://ada-project.it/
ADA è una galleria d’arte contemporanea fondata a Roma nel settembre 2017 da Carla Chiarchiaro, la cui programmazione è dedicata alla promozione dei giovani artisti, in particolare italiani. L’identità di ADA nasce da riflessioni legate al ruolo dell’arte e della pratica artistica nella contemporaneità e la propria attività di valorizzazione e supporto all’arte giovane, si propone l’obiettivo di condividere un percorso di crescita e di ricerca con gli artisti rappresentati e con il proprio pubblico.

Almanac (Torino / Londra, 2013) http://almanacprojects.com
Almanac è uno spazio non-profit fondato nel 2013 con sede a Londra e Torino. Indagando le potenzialità di un cambiamento culturale attraverso collaborazioni creative, Almanac opera con l’obiettivo di attivare un dialogo indirizzando la comprensione delle ricerche artistiche recenti verso nuovi registri di pensiero.
Nel 2014 apre Almanac Inn a Torino, una piattaforma costituita da un programma di residenze, mostre personali, un public program di eventi e la produzione di pubblicazioni con l’intento di supportare il lavoro dei giovani artisti invitati e offrire al pubblico una conoscenza più articolata delle loro pratiche.

ALMARE (Torino, 2017) http://www.almareproject.it
ALMARE è un’associazione fondata a Torino nel 2017 da Amos Cappuccio, Giulia Mengozzi, Luca Morino e Gabriele Rendina Cattani che si dedica ai linguaggi contemporanei che utilizzano il suono come mezzo espressivo. I luoghi nei quali si svolgono gli eventi cambiano di volta in volta a seconda delle esigenze del progetto. ALMARE propone un pensiero che evita di frammentare in categorie esclusive le diverse pratiche legate al suono, ma che le accolga per portare avanti il discorso musicale/artistico osservandolo da una prospettiva comune. Questa versatilità delle condizioni di ascolto, garantisce l’accoglienza di un pubblico trasversale e polivalente, generando possibilità di creazione e fruizione in continua mutazione.

Altalena (Milano, 2017) www.altalena.cc
Altalena è un progetto di ricerca attivo dal 2017 che organizza attività interdisciplinari con l’intenzione di tracciare le condizioni necessarie per promuovere attività di condivisione e scambio tra i partecipanti (artisti, curatori, scrittori, storici).
A partire dalla sua fondazione, Altalena ha progressivamente superato il format della mostra, favorendo la costruzione di spazi condivisi in cui intrecciare le pratiche di ognuno e in cui creare immaginari speculativi, prediligendo il comunitarismo come metodo. Fino ad oggi Altalena ha organizzato due residenze e un reading group; nel 2018 sono stati pubblicati due libri d’artista.

ARCHIVIO (Torino, 2018) https://www.archiviomagazine.com
ARCHIVIO magazine è il primo magazine al mondo costituito esclusivamente da materiali d’archivio. Patrimoni documentali inediti che possono diventare una nuova fonte di conoscenza: ARCHIVIO nasce appunto con l’intento di ricostruire, attraverso questi materiali, la cultura visiva contemporanea. In ARCHIVIO la memoria diventa il timone e ogni contenuto che riemerge dai faldoni e dagli scaffali dei luoghi nei quali era custodito prende nuova vita, da patrimonio archiviato si trasforma in storia narrata, tesoro da riportare alla luce per una più ampia diffusione possibile.

Bite the Saurus (Napoli, 2018) @bitethesaurus
Bite the Saurus nasce nel 2018 da un’esigenza che nasce dall’osservazione di Napoli.
L’idea è di trasformare tale attenzione nella possibilità, per artisti di diverse generazioni e provenienze, di uno ‘spazio’ di movimento più autonomo, di costante autorigenerazione e sperimentazione. ‘Mordere’ è una vera e propria dichiarazione d’intenti, un metodo per relazionarsi con ciò che già esiste nel panorama e contaminarlo. Da gennaio 2018 Bite the Saurus ha curato quattro progetti in diversi luoghi della città di Napoli: la mostra personale di Luca Staccioli (1988) al Riot Studio a Palazzo Marigliano, la performance di Roberto Casti (1992) & The Boys and Kifer alla Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, la residenza/mostra di Giuliana Rosso (1993) negli spazi sotterranei de La Casaforte S.B. ai Quartieri Spagnoli e il reading group in un ambiente strutturato attraverso un’installazione di Enrico Boccioletti (1984) a Palazzo Fondi.

CASTIGLIONI (Milano, 2018) http://castiglionifinearts.com
CASTIGLIONI, nasce nel gennaio 2018 al termine della positiva e formativa esperienza della galleria BFA Boatos Fine Arts, Sao Paulo, Brasile.
La galleria, attraverso il proprio spazio milanese e una serie di mostre e progetti site specific a Sao Paulo, persegue l’obbiettivo di essere un interlocutore privilegiato tra due importanti realtà, come l’Europa e il Sud America.
Attraverso un programma che punta a essere innovativo e propositivo, la galleria vuole raccogliere le peculiarità tipiche di ogni artista con cui collabora e presentarle nel miglior contesto internazionale e con la postura professionale che questo contesto le richiede.
CASTIGLIONI punta a fare della ricerca uno dei suoi aspetti fondamentali, creando un mix tra scoperta e riscoperta e collaborando con artisti di diverse generazioni.

CASTRO (Roma, 2018) https://castroprojects.it
CASTRO è uno spazio dedicato alla formazione e alla produzione dell’arte contemporanea. Ogni anno ospita gratuitamente a rotazione 6 artisti e 2 curatori under 40, selezionati da una sofisticata giuria internazionale. Il programma prevede workshops, tavole rotonde, incontri e seminari sull’arte contemporanea dedicati al pubblico.
CASTRO vuole valorizzare l’incredibile potenziale romano sviluppando collaborazioni con artigiani, professionisti, gallerie e istituzioni della città. L’obiettivo  attivare un apprendimento orizzontale. Un sistema in cui il pubblico impari dagli artisti e gli artisti da altri artisti e dal pubblico.

Cherimus (Perdaxius (CI), 2007) http://www.cherimus.net/
Cherimus nasce nel 2007 a Perdaxius (Sardegna) su iniziativa di tre amici: Marco Colombaioni, Matteo Rubbi ed Emiliana Sabiu. Cherimus lavora tra il Sulcis-Iglesiente e il resto del mondo attraverso progetti di cooperazione internazionale tra Europa, mar Mediterraneo e Africa, invitando artisti di tutte le discipline. Dal 2017 organizza a Nairobi il programma di residenze d’artista Darajart.
Quest’anno Cherimus inaugura la prima edizione della sua Summer School e il suo programma internazionale di residenze d’artista in Sardegna.

Clima (Milano, 2016) www.climagallery.com/
Galleria d’arte contemporanea fondata da Francesco Lecci a Milano, nel 2015 supporta e rappresenta giovani artisti tra cui Valerio Nicolai, Lisa Dalfino & Sacha Kanah, Andrew Ross, Jason Gomez, Matteo Nasini. La sede a Milano è nel distretto “dell’arte contemporanea” di Porta Venezia, e la location è un appartamento di un antico palazzo che permette agli artisti di entrare profondamente in relazione con il tessuto storico della città. Clima organizza anche progetti esterni alla galleria in sedi alternative e con diversi artisti.

Cripta747 (Torino, 2008) www.cripta747.it/
CRIPTA747 è un’organizzazione non-profit per l’arte nata a Torino nel 2008, un luogo di ricerca, scambio e produzione, dove le pratiche artistiche si confrontano con il dibattito in corso. Attraverso un programma di mostre, screening ed eventi, CRIPTA747 indaga nuove forme e linguaggi per restituire al pubblico una visione autentica e inedita. Dal 2017 sono inoltre attivi due programmi dedicati alla mobilità: Fellowship, per il supporto agli artisti attraverso borse di ricerca, e Studio, programma di studi in condivisione per il sostegno alla produzione.

Current (Milano, 2016) http://www.currentproject.it
CURRENT è una piattaforma di condivisione di pratiche e ricerche creata da artisti e curatori, che dal 2016 ha base in uno spazio indipendente nel centro storico di Milano. Organizza, cura e ospita mostre collettive e personali di artisti italiani e internazionali oltre a talk e incontri, per supportare le ricerche meno incasellabili e le contaminazioni tra discipline. Indaga la cultura visiva attuale, i suoi media digitali e i suoi dispositivi di cattura, il contesto sociale e politico presente e futuro nei suoi aspetti più utopici, distopici o occulti, e le sue implicazioni culturali.

DOM (Palermo, 2018) @dom_art_space
DOM art space è uno spazio no-profit per l’arte contemporanea fondato da ONIBI nel aprile 2018 a Palermo. Creato e gestito da Sofia Melluso, Adriano La Licata e Domenico Palmeri, nasce dalla necessità di avere un luogo di sperimentazione per le arti visive nel centro del capoluogo siciliano. Attraverso un programma di mostre personali e collettive supporta la ricerca di artisti emergenti, sia locali che non.
È un luogo in cui progetti e idee possono svilupparsi, prendere forma ed essere condivisi con il pubblico palermitano e allo stesso tempo sviluppare un legame con il panorama artistico indipendente italiano ed europeo.

Droste Effect è un editore di libri ed edizioni d’artista, nonché una piattaforma online dedicata all’arte contemporanea. Il team di Droste Effect collabora con spazi di diversa natura per organizzare eventi pop-up che combinano arte ed editoria e in cui gli artisti sono chiamati a interagire con lo spazio ospitante per creare opere site-specific. Fondato nel 2013 il gruppo di lavoro di Droste Effect si è spostato spesso tra Bologna, New York, Londra ed Istanbul per poi ritornare stabilmente in Italia. Sul sito web di Droste Effect, la redazione sviluppa notizie e saggi brevi sull’arte contemporanea in lingua inglese attraverso articoli, interviste e la rivista online Bulletin.


FLIP Project Space (Napoli, 2011) http://flipprojectspace.blogspot.it
FLIP Project Space è un artist-run space (Napoli), un progetto curatoriale indipendente, una piattaforma di discussioni e collaborazioni creative in relazione alla pratica artistica ed alla cultura contemporanea. Le attività di FLIP Project si manifestano attraverso una molteplicità di situazioni ‘spaziali’ dove la discussione avviene sotto forma di mostre, pubblicazioni (web, digitali e cartacee), workshops, screenings, seminari.

Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna, 2016) www.gelateriasognidighiaccio.com 
Gelateria Sogni di Ghiaccio è un artist-run-space creato e gestito dagli artisti Filippo Marzocchi e Mattia Pajè. Il progetto è nato dalla volontà di ampliare la pratica artistica individuale fino a comprendere la direzione artistica e la produzione di eventi. Lo spazio, diviso in due ambienti è costantemente attivo come studio e come luogo espositivo o di confronto. Il progetto è attivo dall’ottobre 2016 e fino a oggi ha realizzato 21 eventi espositivi tra mostre personali, collettive, eventi sonori e performativi. Gelateria Sogni di Ghiaccio è un luogo per la sperimentazione e per la libertà.

Giorgio Galotti (Torino, 2015) www.giorgiogalotti.com/  
La galleria Giorgio Galotti nasce a Torino nell’ottobre 2015 con l’intento di sostenere e promuovere artisti internazionali delle ultime generazioni. Situata all’interno di un cortile di un edificio industriale del quartiere di Aurora, porta avanti una programmazione orientata su discipline artistiche tradizionali come la pittura, la scultura e la fotografia. Accanto alle mostre che la galleria regolarmente dedica agli artisti che rappresenta, si affianca il programma della project room Alley, un’antica vetrina del 1700 nel centro della città con cui sono presentati interventi site specific fruibili dal pubblico 24 ore su 24.
La galleria ha partecipato alle maggiori fiere d’arte internazionali in Italia, Artissima e Miart, e dal 2016 è promotrice del progetto indipendente DAMA, che si svolge nella settimana dell’arte di Torino all’interno di un Palazzo storico del centro storico.

Il Colorificio (Milano, 2016) www.ilcolorificio.org/
Il Colorificio è un collettivo curatoriale e uno spazio progetto fondato a Milano nel 2016 da Michele Bertolino, Bernardo Follini e Giulia Gregnanin, ai quali si aggiunge dal 2018 Sebastiano Pala. Con sede in un ex negozio di vernici situato nel quartiere del Giambellino, Il Colorificio nasce da un’esigenza di sperimentazione e di scambio aperto di teorie e pratiche artistiche e curatoriali, e focalizza recentemente la propria attenzione sulla performatività.

KABUL è un’associazione culturale no profit e una piattaforma digitale di ricerca; un magazine di arti e culture contemporanee che impiega diverse figure professionali nella stesura di saggi, interviste e approfondimenti sull’attuale scena artistica italiana e internazionale; un archivio digitale di traduzioni dall’inglese di testi critici, curatoriali e filosofici ancora inediti e scaricabili gratuitamente dal sito. Con una visione localizzata ma non strettamente locale, il progetto nasce dalla necessità dei suoi fondatori di creare uno spazio critico di discussione, stabilendo un network con i molteplici attori del sistema culturale e artistico contemporaneo e adoperando i propri strumenti critici nell’analisi dell’attualità.

L’Ascensore (Palermo, 2015) https://www.lascensore.it
L’Ascensore è nato nel 2015 grazie allo spirito di mecenatismo di Alberto Laganà, giovane collezionista e appassionato d’arte, con lo scopo di offrire ai giovani artisti un luogo espositivo sperimentale in dialogo continuo con gli artisti siciliani. Allo stesso tempo, il desiderio di Laganà è quello di donare alla città di Palermo opere che di volta si adattano e trasformano lo spazio.
La direzione artistica è affidata al duo Genuardi/Ruta, con una programmazione che coinvolge artisti italiani e internazionali. L’Ascensore si avvale inoltre del sostegno di Danilo Signorino e Vito Bongiorno, che contribuiscono alla produzione dei lavori e alla gestione dello spazio.

Like a little disaster (Polignano a mare, 2011) www.likealittledisaster.com/
Like A Little Disaster è un collettivo di ricerca artistica fondato nel 2014 da Giuseppe Pinto e Paolo Modugno. Al momento il collettivo è formato da Marika Dandi, Lysa Neufville, Serena Semeraro, Giusi Aglieri, Grazia Mappa, Gabriele Leo, dai due fondatori e da tutti gli artisti e curatori che si aggregano e alternano in base alle specificità dei singoli progetti.

Localedue (Bologna, 2013) www.localedue.it/
LOCALEDUE nasce nel 2013 a Bologna configurandosi come osservatorio degli aspetti più sperimentali delle pratiche artistiche. Nel suo spazio di 18 m2, collocato in Manifattura delle Arti, hanno preso vita oltre 70 progetti e sono stati coinvolti oltre 300 tra artisti e curatori. Ogni stagione si rinnovano le modalità e gli intenti della programmazione. LOCALEDUE è gestito dal fondatore Fabio Farnè e dal curatore Gabriele Tosi.

Microclima (Venezia, 2011)
Fondato a Venezia nel 2011, Microclima conduce una ricerca sul mondo naturale, sul patrimonio culturale e sulla sfera pubblica. Ha sede nella Serra dei Giardini, una serra costruita nel 1894 per la Biennale per preservare le piante esotiche che decoravano le prime esposizioni internazionali d’arte. Microclima ha progetti a Guwahati (India), Santiago (Cuba), Ulan Bator (Mongolia) e si snoda in diversi punti del pianeta.

Momentum-Journal www.momentum-journal.com
Momentum-Journal è un’antologia digitale di immagini, storie, interviste, oggetti virtuali e interattivi. Ogni numero, frutto di una stretta collaborazione con gli autori coinvolti, produce contributi inediti, interagendo con il lettore e guidandolo in un percorso performativo e time-based. Fondato nel 2015, M-J presenta un nuovo issue con cadenza pressoché annuale. M-J è stato presentato alla 16* Quadriennale di Roma, il nuovo numero: GOD, è previsto per l’autunno di quest’anno.

Montecristo project (Cagliari, 2015) www.montecristoproject.tumblr.com/ 
Montecristo Project è un progetto artistico e curatoriale che prende la forma di uno spazio espositivo in un’isola deserta al largo delle coste sarde. È stato fondato nel 2016 da Enrico Piras (Cagliari 1987) ed Alessandro Sau (Cagliari 1981). Dal 2018 Montecristo ha aperto il mountain department: una struttura lignea progettata per ospitare mostre in una località segreta nelle montagne del sud Sardegna.

Progetto Diogene (Torino, 2007) http://www.progettodiogene.eu
Progetto Diogene nasce nel 2007 come gruppo informale di artisti, un insieme di identità artistiche autonome che hanno scelto di lavorare insieme alla costruzione di un luogo di riflessione, ascolto e scambio circa i temi e le modalità della pratica artistica; nel 2008 nasce ufficialmente l’Associazione Culturale Diogene.
L'associazione opera sviluppando progetti volti ad approfondire la riflessione circa la produzione artistica contemporanea, i suoi temi e modalità operative e il ruolo dell’artista nella società contemporanea. Più nello specifico l’associazione mira a: favorire il confronto e la discussione tra gli artisti e tra artisti e pubblico; promuovere e sostenere la ricerca artistica contemporanea e il suo rapporto con gli altri ambiti di ricerca (filosofico, scientifico, ecc.); attivare programmi di formazione in campo artistico, sia per addetti ai lavori che per un pubblico più ampio (anche in ambito scolastico); creare una rete con la quale attivare collaborazioni e scambiare esperienze.

Quartz Studio (Torino, 2014) http://www.quartzstudio.net
Quartz Studio è un luogo di produzione per l'arte contemporanea fondato nel 2014. Ricorrendo alla definizione di Jonathan Monk (Leicester, UK, 1969), artista con il quale abbiamo inaugurato il progetto, Quartz Studio è un exhibition/project space, di fondazione privata, nato con l’intenzione di aiutare gli artisti a visualizzare le loro idee. L’intenzione era quella di sperimentare una formula che andasse aldilà del dualismo esistente no-profit/galleria tradizionalmente intesi. Lavoriamo proponendo ad artisti mid-career, con un focus su quelli nati negli anni Settanta, uno spazio di libertà progettuale che dà loro la possibilità di coinvolgere altri colleghi o soggetti altri nella massima autonomia. Si tratta di un luogo in cui è possibile la sperimentazione ‘assolo’ di progetti non realizzabili in altri contesti. Lo spazio è parte del format di Quartz: è una stanza/vetrina su strada. Di fatto è un monoroom art space. Dimensioni ridotte, pavimento in cementine, soffitto a volta e visibilità dall’esterno sono le caratteristiche con cui gli artisti devono relazionarsi. Il nome evoca le wunderkammer, stanze/studiolo in cui, tra gli altri oggetti rari, veniva esposto anche il quarzo, minerale che, tradotto in inglese (quartz), contiene la parola arte.

Residenza La Fornace (2018) https://www.residenzalafornace.com
Residenza La Fornace nasce nel 2018 come progetto che invita gruppi di artisti a entrare in dialogo con un’antica cascina italiana durante una specifica stagione dell’anno. La Fornace è il nome di questa cascina con agriturismo e azienda agricola, che nella sua anatomia mantiene le principali caratteristiche tipiche di questi antichi complessi architettonici destinati alla coltivazione, all’abitazione delle persone e al ricovero degli animali. All’interno di questo contesto nasce l’idea di coinvolgere degli artisti in una residenza, che ha luogo quattro volte l’anno secondo il susseguirsi delle stagioni. Estate, autunno, inverno e primavera organizzano il tempo delle sperimentazioni. Ogni periodo vede la partecipazione di artisti differenti che hanno modo di entrare liberamente in rapporto con il contesto. A cura di Edoardo Manzoni e Giada Olivotto.

Siliqoon (Milano, 2014) http://www.siliqoon.com
Siliqoon è art label e agenzia di consulenza creativa fondata a Milano nel 2014. Si occupa di art direction, trend forecasting, design e curatela con un approccio sistemico a lungo raggio. Attraverso diverse azioni che vanno dal programma di residenze ‘Labs’ fino alla pubblicazione dell’issue tematico Qway, supporta gli artisti nella ideazione e realizzazione di opere d’arte migliori.

Spaziobuonasera (Torino, 2015) http://spaziobuonasera.it
è uno spazio di progetto con sede a Torino fondato nel 2015 da Lula Broglio, Edoardo Piermattei, Ottavia Plazza, Erik Saglia, Marco Schiavone, Francesco Snote e Alice Visentin.

SPETTRO (Brescia, 2018) https://spettro.info
SPETTRO è la sede dell’omonima associazione fondata nel 2018 da Michele e Simone Bornati, Francesco Fonassi, Luca Tofanini e Francesco Venturi: un palco, uno studio e un centro specializzato che organizza seminari e produzioni audiovisive. SPETTRO sono duecento metri quadri dedicati alla musica e alla ricerca, divisi in tre grandi locali polifunzionali e accessibili ai disabili. Una realtà riconosciuta, che paga il diritto d’autore e si pone come punto di riferimento per artisti internazionali che vogliono incontrare il pubblico italiano. SPETTRO è un corridoio per esploratori sonici, e segue traiettorie specifiche. Nella diatriba attorno al ‘fourth wall’ e alla centralità del pubblico, SPETTRO pone il suo focus sugli artisti: sulla possibilità di creare le condizioni per un grande live, documentato in vari formati e in alcuni casi pubblicato su VILLΔRecordings, l’etichetta legata al progetto. Alla dimensione del live è legata una forte fascinazione per la club culture, che trascende di volta in volta gli schemi della vita notturna e le formule di autoregolamentazione degli individui.

~takecare (Bari, 2017) https://takecarecollective.tumblr.com
~takecare è un collettivo di ricerca multidisciplinare, un progetto curatoriale e una fanzine periodica.
Nasce nel 2017 con il progetto di self-publishing, una zine periodica che indaga la pratica di scrittura di artisti e curatori internazionali. A partire da giugno 2018 ~takecare propone una serie di laboratori performativi -Writing experiments- dedicati alla sperimentazione di linguaggi differenti, come il laboratorio di improvvisazione musicale – metodo della conduction – e il workout di scrittura + stretching. ~takecare conduce la riflessione su una dimensione medico-filosofica-sperimentale, dove l’attività di cura attiva processi di de-soggettivizzazione, emancipazione e resistenza, proponendo un approccio di ricerca che mira ad azioni-partecipate nel coinvolgimento simultaneo di diversi ambiti disciplinari e dei linguaggi dell’arte.
Ideatrice e fondatrice del progetto è Roberta Mansueto (Bari, 1988), curatrice indipendente e storica dell’arte.

Tarsia (Napoli, 2018) @tarsia
Tarsia è uno spazio no-profit inaugurato a Napoli nel novembre 2018. Lo spazio articola la propria programmazione dialogando da un lato con il contesto sociale, culturale e artistico napoletano e italiano, dall’altro aprendosi a dialoghi e collaborazioni con artisti, curatori e realtà estere.
L’attività di Tarsia è svolta in un’ottica di osmotica e costruttiva coesistenza tendente a non snaturare la funzione primigenia dello spazio fisico, negozio di piante e fiori, ipogeo situato nel centro storico di Napoli. L’eterogeneità di media, contenuti e posizioni artistiche è caratteristica fondante di Tarsia, la cui attività è basata su una filosofia assolutamente esente da esclusioni e limitazioni di qualsiasi tipo.

Treti Galaxie (Torino, 2016) https://www.tretigalaxie.com/
Treti Galaxie è un art project fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini col supporto di Sandro Mori. Il suo obiettivo è di lavorare con giovani artisti in una maniera espansa, rispettandone idee e progetti, e aiutandoli a produrre una mostra nella maniera più completa. A partire da novembre 2016 sviluppa una serie di mostre personali in cui gli artisti dialogano col tessuto urbano torinese ridisegnando la fruizione di luoghi storici della città come la Mole Antonelliana, la Sala Reale di Torino Porta Nuova e la Fortezza sotterranea del Pastiss.

Veda (Firenze, 2016) http://www.spazioveda.it/
Veda è uno spazio che nasce a Firenze nel maggio del 2016 con una personale di Marius Engh, Eschscholzia Californica. L’intento principale è quello di dare agli artisti ospitati l’opportunità di confrontare la loro ricerca con l’architettura atipica dello spazio, stimolandoli nel superare le particolari condizioni dell’architettura che non è accessibile ma solamente osservabile dall’esterno, 24 ore su 24, grazie alla grande vetrata attraverso la quale è possibile vedere lo spazio che si estende al di sotto del livello stradale. Veda opera con l’obiettivo di sviluppare connessioni, collaborazioni e nuove idee con artisti e curatori.

viadellafucina16 Condominio-Museo (Torino, 2016) https://viadellafucina16.kaninchenhaus.org
viadellafucina16 è il primo esperimento internazionale di Condominio-Museo, creato da Kaninchen-Haus nel 2016 da un’idea dell’artista Brice Coniglio.
Cuore del progetto è un innovativo programma di residenza per artisti nel condominio di via La Salle 16 (già “via della Fucina”), nel quartiere torinese di Porta Palazzo, sede del più grande mercato all’aperto d’Europa.
Tramite open call internazionale gli artisti sono stati invitati a trascorrere periodi di residenza nello stabile, durante i quali realizzare interventi e opere negli spazi comuni al fine di attivare il dialogo tra le diverse comunità che lo abitano e favorire la riqualificazione del maestoso edificio ottocentesco, oggi in stato di trentennale degrado e abbandono.
Il condominio – punto di intersezione tra dominio pubblico e privato – si apre alla pratica artistica come fattore di rigenerazione estetica, sociale e culturale, divenendo così un luogo simbolico attraverso cui la comunità rappresenta sé stessa, così come un tempo i palazzi signorili – decorati dagli artisti – rappresentavano il prestigio delle singole casate.