Ho appena finito di leggere "le vite dei surrealisti"
dell'etologo Desmond Morris, che mi ha divertito molto per l'impostazione del
testo, che analizza i famosi artisti degli anni trenta con una visione più
antropologica che artistica.
L'autore, che fu anche pittore surrealista, frequentò il
gruppo nella sua fase calante, e ora nel libro percorre le vite di questi
famosi artisti (Man Ray, Dalì, Duchamp e tanti altri noti e meno noti) in modo
piacevole e critico.
Si leggono di queste vite in modo avvincente, affascinati
da come spesso le situazioni di vita abbiano poi influenzato il percorso
creativo di questo gruppo di amici d’arte.