Translate

25/05/15

Quotidianità torinese


Sabato scorso era una giornata di metà maggio assolata e tranquilla, ideale per fare due passi a Torino per conoscere le proposte delle principali gallerie e spazi espositivi.
Prima tappa dallo Studio Quartz, in via Giulia di Barolo, che in perfetta sintonia con la giornata propone dei diorama in forma di amache in cui immergersi serenamente, un bel progetto di Adrien Missika.
A diverse altezze fasce di colore, diverse per cromia e materiale, autoprodotte dall’artista stesso, offrono accoglienza emotiva. Attimi di sosta accompagnati dalle sonorità ideate dagli amici dell’artista, in cui lasciarsi andare alle sensazioni dell’anima.

Ambienti intimi anche nella galleria Alessio Moitre in cui la memoria di un luogo rivive nelle nostre emozioni, l’artista Elena Tortia passa così dalle dinamiche performative a interessanti soluzioni fisiche. 

Segue la passeggiata lo spazio blank in via Reggio dove si sta svolgendo un percorso di proposte in sviluppo fra opere e mutazion temporali. In questo periodo sono visibili i lavori di Steve Roden Rolf Julius Michael Graeve Terry Fox Alessandro Quaranta Patrice Carré Manuele Cerutti.

Altra tappa presso Opere Scelte con la pittura di Michele Munno che attraverso la sua opera rivisita il quotidiano territoriale, fra memorie e presente.

Il tema della forma e della sua consumazione, sia inteso come cibo che come materia, è proposto dalla Galleria di Norma Mangione con i lavori di Raphael Danke.

Articolata anche la serie di immagini vissute come motore di riflessioni e storie nelle scelte fotografiche di Eva Frapiccini presenta dalla Galleria Alberto Peola.

Nella Galleria Guido Costa le fresche onde del mare sono frastagliate fra pixel e nodi in magnifici arazzi monocromatici ideati da Paul Thorel.

Concludo la stimolante passeggiata nel temporaneo spazio dell’Officina 500 in via Cesare Lombroso 15, dove la mostra Praxis, ideata da The Others e Dimora Artica, presenta variegati lavori di suggestioni urbane.