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28/05/15

Guizzo-baleno di Mario Airò - un'opera luminosa per via Baltea 3/Laboratori di Barriera



Cosa vuol dire rigenerare un territorio? Contribuire a rinnovare la proposta culturale rendendo i luoghi, in centro o in periferia, più inclusivi e aperti a giovani, cittadini di seconda generazione, studenti, bambini, adulti, anziani, visitatori occasionali, nuovi cittadini, lavoratori o disoccupati, tutti intesi come cittadini culturali.

Partendo da questa riflessione, le differenti realtà che operano in via Baltea 3/Laboratori di Barriera hanno scelto di commissionare a Mario Airò un’opera che potesse funzionare da segnale e da simbolo del nuovo centro aperto nel quartiere torinese di Barriera di Milano, un luogo dove si sperimenta l’intreccio tra vocazioni sociali, creative, produttive e culturali basate sullo scambio dei saperi, la collaborazione e la relazione. Dopo una serie di incontri iniziati nel 2013, a partire dal confronto e dalle riflessioni maturate tra i committenti e l’artista, è nata una scultura luminosa che accoglie e accompagna l’ingresso delle persone agli spazi e alle molteplici attività di via Baltea 3: un segno aereo dall’andamento ampio e inclusivo di un arco che all’improvviso cambia direzione e, come un’onda, si riavvolge su se stesso. Realizzata in bronzo trattato con 5 differenti bagni galvanici che producono colorazioni diverse - dal cromo nero al rame, dall’oro all’argento, al nichel - la scultura evoca la forza energetica dell’arco voltaico e l’incanto di un arcobaleno impresso nell’alchimia della materia e nella sua capacità di trasformazione degli elementi come delle idee: pesante-leggero, singolare-plurale, opaco-luminoso, scuro-chiaro. A partire da un cerchio di luce, il tragitto di questo segno ne genera due, e nel suo dispiegarsi in uno spazio sospeso ricorda il salto del poeta Cavalcanti descritto da Italo Calvino nella prima delle sue Lezioni americane: un’immagine di leggerezza vigile e consapevole che Calvino intendeva come un auspicio da dedicare al futuro e che qui si rinnova nel movimento di una piroetta. Un segnale che funziona come premessa e come dote di un nuovo spazio sociale e culturale della città.

L’opera di Mario Airò è stata realizzata nell’ambito del programma di produzione artistica per lo spazio pubblico Nuovi Committenti, finalizzato alla produzione di opere d’arte commissionate direttamente dai cittadini per i loro luoghi di vita o di lavoro. Nuovi Committenti è promosso dalla Fondation de France di Parigi e curato in Italia da a.titolo.