Workshop al PAV Sabato 30 maggio, ore 15 Condotto da Emanuela Ascari
Emanuela Ascari è partita a inizio aprile 2015 per un viaggio che ha chiamato Ciò che è vivo - culture tour, e che terminerà al PAV di Torino il 30 maggio.
In diverse parti d’Italia, dove incontra agricoltori nelle loro aziende organiche, biologiche e biodinamiche, pionieri residenti in ecovillaggi e piccole comunità locali, di volta in volta colloca un’installazione temporanea composta da lettere di legno che danno vita alla scritta: “ciò che è vivo ha bisogno di ciò che è vivo”
Non è la terra che ci appartiene, ma noi apparteniamo alla terra
Con questa consapevolezza la Ascari sottolinea l’importanza relazionale del progetto, che mette in dialogo l’uomo e l’ambiente, l’arte e l’agricoltura.
Al workshop partecipano in un incontro/conversazione con Emanuela Ascari: Antonio Barletta, apicoltore urbano di Urbees - Marco De Vecchi, docente di progettazione del paesaggio presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari di Grugliasco (TO)- Gianluca Cosmacini, architetto paesaggista e co-fondatore del PAV.
L'attività si svolge nella cornice di Aggloville, personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini.
La partecipazione al workshop è gratuita, su prenotazione contattando per info e iscrizione : lab@parcoartevivente.it, tel. 011 3182235
Emanuela Ascari, laureata al DAMS, Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna, ha conseguito il Master Paesaggi Straordinari del Politecnico di Milano. Per l’anno 2012-2013 è stata docente di Progettazione di Interventi Urbani e Territoriali presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Esplora territori indagando la relazione tra l'uomo e il proprio ambiente, tra cultura ed ecosistema, assecondando una tensione verso la terra, con particolare attenzione verso i processi di trasformazione del territorio e della materia, alla ricerca di forme di una ecologia del pensiero. Tra le mostre: Ateliere de Arta Alternativa, Brasov, Romania (2014); here. now. where?, Biennale di Marrakech (2014); Risque Acceptable, Espace Jeanne de Flandreysy, Valence (2013); Habitat, Museo del Patrimonio Industriale, Bologna (2012); Cartabianca, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2012). Tra le residenze artistiche: SOMA, International Residence, Città del Messico (2012) e GAP – Global Art Programme, Sablons-Valence, France (2013).