Translate

17/09/25

La storia del punto ...

 


Sicuramente il titolo della mostra, che si svolgerà questo autunno, è molto accattivante, "Una breve storia artistica del punto" e come sempre sarà una interessante analisi che la Fondation Beyeler di Basilea offrirà. La mostra prenderà quindi un motivo centrale nell'opera di Yayoi Kusama, a cui il museo dedica contemporaneamente, in questi giorni, un'importante retrospettiva. Verranno evidenziati diversi aspetti del punto nel suo sviluppo artistico dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri. Originariamente termine per la testa di un foruncolo, il punto è anche un concetto geometrico di base, il più piccolo elemento pittorico, una macchia, uno schizzo o una macchia – e può essere sia un segno che un simbolo di significato creativo e spirituale.

La natura multiforme dei punti nell'arte spazia dal puntinismo e dall'astrazione alla pop art e all'arte contemporanea. Il punto funziona come elemento compositivo astratto; nella sua dimensione figurativa, tuttavia, può anche diventare un piccolo corpo celeste. Da una prospettiva emotiva, può essere un punto di dolore e piacere e costituisce la base della percezione visiva come punto di luce e messa a fuoco. In questo modo, la mostra considera il punto anche da una prospettiva sensuale e umana.

Saranno esposte, tra gli altri, opere dei seguenti artisti: Louise Bourgeois, Paul Cézanne, Max Ernst, Alberto Giacometti, Félix González-Torres, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Roy Lichtenstein, Henri Matisse, Joan Mitchell, Joan Miró, Piet Mondrian, Claude Monet, Barnett Newman, Elizabeth Peyton, Pablo Picasso, Sigmar Polke, Jackson Pollock, Doris Salcedo, Wolfgang Tillmans, Vincent van Gogh e Andy Warhol.