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31/10/24

Reportage Artissima 2024


 Eccoci alla prima giornata di Artissima 2024.

Questa stupenda giornata autunnale porta una luminosa luce negli spazi dell'Oval, che rende sempre molto intensa la visione delle opere proposte, che in generale confermano il grande ritorno alla pittura, in un trend che oramai si è consolidato ma anche un poco annoiato.  

Anche quest'anno al centro ci sono le sezioni  mentre sui lati i service e i punti ristoro. 

Le alte pareti degli stand rendono molto fruibili le opere che nel complesso presentano tante collettive, fra le poche personali spicca 

Le tre principali sezioni curatoriali, Disegni, Back to the Future e Present Future, 

Nella sezione Disegni emergono fra i tanti progetti gli intriganti collage di Concetto Pozzati,  il fantasioso Stefano De Paolis e  il materico Oskar Holweck.




Present Future anche quest'anno porta ricercate proposte, tra cui quelli di Elyla e Angharad Williams che mi hanno colpito molto per l'elaborazione fra pensiero e ricerca "sociale". 

Quest'anno l'edizione di Back to the Future, che normalmente è quella che preferisco, l'ho trovata un poco debole, comunque mi hanno preso il lavoro di Ingeborg Luscher  e quello di Liliana Maresca. 

Il corner di Intesa Sanpaolo, Main Partner della fiera, presenta un bel nucleo di opere fotografiche di Olivo Barbieri.

Si conferma vitale e dinamico l'area di Artissima Junior che ospita un cortometraggio dell’artista e regista Yuri Ancarani (Ravenna, 1972),  e la serie animata Team Jay che racchiude i sogni disegnati e raccontati dai bambini del Giffoni Film Festival.

Molto interessante poi l'iniziativa Made in che mostrati gli esiti della seconda edizione che ha visto protagonisti i seguenti artisti: Lorena Bucur per Kristina Ti con galleria madrina Franco Noero, Christian Offman per Guido Gobino con galleria madrina Luce Gallery, Jacopo Naccarato per Dott.Gallina con galleria madrina Simóndi Gallery e Giulia Poppi per Pininfarina Architecture con galleria madrina Mazzoleni.










Artissima 2024, si parte!

 

Foto dell'edizione precedente

Oggi la settimana dell'arte a Torino vede l'avvio della 31esima edizione di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea, la seconda edizione diretta da Luigi Fassi, che si conferma uno degli appuntamenti più attesi da collezionisti, curatori e professionisti del settore dell'arte contemporanea internazionale che guarda alle nuove generazioni ma non solo. 

Il fil rouge scelto dal nuovo direttore per questa edizione è The Era of Daydreamingincentrato sul daydreaming (sogno a occhi aperti) come manifestazione centrale del pensiero spontaneo e strumento di creazione proiettato verso il futuro.

Fino a Domenica 3 novembre 2024 gli spazi dell’Oval di Torino accoglieranno le quattro sezioni consolidate della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate, da sempre parte fondante e identitaria della natura di Artissima – Disegni, Present Future e Back to the Future, con la partecipazione di tantissime gallerie italiane e internazionali, selezionate da un rinnovato comitato. 

Torino Art Week prima giornata

La prima giornata della settimana dell'arte a Torino inizia ovviamente con Artissima, ma già Flashback Art Fair e The Others hanno aperto i battenti ieri con un folto pubblico di collezionisti.

Come già fa sempre Paratissima e ora Diffusissima, con un largo seguito di appassionati di arte contemporanea. 

Parallemente c'è anche alla Promotrice delle Belle Arti la rassegna di arte antica  Apart

Molti musei presentano già interessanti mostre e alcune Fondazioni hanno già allestito nuove mostre, come l'omaggio centenario a Mario Merz alla Fondazione Merz o la nuova Fondazione Griffa con una collettiva degli amici dell'artista. 


30/10/24

Danilo Sciorilli da Osservatorio Futura

 


Da diversi anni Osservatorio Futura è una delle pregiate realtà torinesi che opera in modo fluido sulla città, quest'anno apre lo spazio di Via Carena 20 a Torino in occasione di Artissima e della notte bianca dell’arte contemporanea,  sabato 2 novembre 2024.

L’artista invitato è Danilo Sciorilli con Tuttissanti. Il titolo della mostra rimanda sia alla notte di Ognissanti – che per la tradizione cattolica si tiene il 1 novembre – che alla sacralità (presunta o tale) dell’arte e degli artisti.

In mostra una serie di 12 santini, così come il numero dei Santi Apostoli, realizzata dall’artista. I disegni a grafite su carta rappresentano altrettanti artisti storicizzati e alcune loro frasi – estrapolate da interventi, bibliografie, interviste e scritti- riguardo la creazione artistica e il Sistema dell’arte. Gli artisti per Sciorilli diventano Santi, quindi portatori di Verità, nel momento in cui prendono una posizione di critica e dialogo. 


Al centro della sala verrà allestito un vero e proprio altare da cui diversi ospiti (tra cui Franco Ariaudo, Franco Broccardi, Giacinto Di Pietrantonio, Giuseppe Frangi, Linda Fossati, Francesca Referza, Barbara Ruperti, Deborah Maggiolo, Giorgio Valentini e i curatori della mostra) a partire dalle 19.00 sono invitati a loro volta a intervenire, leggendo frasi di critica al sistema, in una sorta di vera e propria liturgia (con testo musicato a cura di Michael Sorriso). Al centro dell’altare verrà inoltre esposta “A Cesare quel che è di Cesare”, opera/oggetto che autentica ogni opera di Sciorilli.

Il catalogo della mostra, che raccoglierà nuovamente frasi e riflessioni sul sistema artistico, è parte integrante del progetto e verrà presentato in occasione dell’inaugurazione.

Successivamente, la mostra sarà visitabile su appuntamento fino a metà dicembre.

La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Immunoreica (maggiori informazioni su Instagram Ethel Cogliani IMMUNOREICA; Su FB IMMUNOREICA)


Danilo Sciorilli La ricerca di Danilo Sciorilli (1992) ruota attorno al concetto di fine e al tentativo di superarlo. Per l’artista arte e scienza sono strumenti di conoscenza affini, capaci di predire gli scenari futuri attraverso differenti forme di creatività. Condizionato dall’immaginario cinematografico, realizza animazioni che danno un nuovo senso al tempo e manifestano la sconfitta dell’essere umano di fronte al destino o alla necessità. Le sue opere rappresentano cosmogonie contemporanee, che affrontano questioni legate all’origine, all’evoluzione e alla fine, in chiave spesso ironica. Installazioni, disegni e happening vengono presentati in contesti non istituzionali come su un treno o in una fiera funeraria.

Adrián Balseca al PAV

Adrián Balseca, Recolector (Estela negra), 2019, 35mm photograph, 51x43 cm

 Venerdì 1 novembre 2024 il PAV Parco Arte Vivente, nella cornice di Artissima, presenta la prima mostra personale in Italia dell'artista ecuadoregno Adrián Balseca (1989) a cura di Marco Scotini. La mostra indaga il ruolo dell’essere umano come agente nell'ecosistema ponendo una lente sui rapporti tra economia, ecologia e memoria, così come sulle dinamiche di potere legate all’estrattivismo e allo sfruttamento della natura.

 
Operando attraverso una varietà di narrazioni che combinano fatti reali, archivi storici, etno-fiction e memoria Adrián Balseca presenta in mostra una serie di progetti, realizzati nell’arco degli ultimi dieci anni, che si concentrano sulle storie locali del suo paese d’origine. Nel 2008, con l’entrata in vigore dell’Articolo 71, l’Ecuador è stato il primo Paese al mondo a riconoscere a livello costituzionale la natura come soggetto di diritti: “La natura, o Pacha Mama, ovvero il luogo in cui si riproduce e concretizza la vita, ha diritto al rispetto integrale della sua esistenza e al mantenimento e alla rigenerazione dei suoi cicli vitali, della sua struttura, delle sue funzioni e dei suoi processi evolutivi”. Una nuova prospettiva per la quale è stata determinante la ricca presenza nel paese di popoli indigeni che, reclamando la necessità di essere una voce utile per cooperare attivamente nelle decisioni che riguardano i territori nei quali vivono, hanno contribuito a generare una inedita riflessione politica e giuridica che ha spostato l’attenzione da una visione antropocentrica del diritto verso una visione biocentrica. Nonostante la costituzione del Paese tuteli giuridicamente una tra le aree con più biodiversità del pianeta le attività estrattive non sono in recessione e con esse i danni sociali e ambientali che comportano. In questo contesto, molti pensatori in Ecuador hanno sviluppato concetti socioeconomici di decrescita evidenziando i limiti biofisici del modello neoliberista e proponendo altre possibilità di sviluppo, con lo scopo di mitigare e ridurre l’impatto che le azioni dell’essere umano hanno sul cambiamento climatico.
 
Il titolo della mostra Cambio de fuerza fa riferimento allo slogan “La fuerza del cambio” (la forza del cambiamento) utilizzato alla fine degli anni '70 durante la campagna elettorale di Jaime Roldós Aguilera, primo presidente democraticamente eletto dopo il periodo della dittatura e restato in carica tra il 1979 al 1981. Riorientando il contenuto della frase, l’artista si chiede fino a che punto possiamo spingerci con questo “desiderio” politico per convertire tale speranza di cambiamento in un'idea più pragmatica, estendendola di fatto al campo dell'ecologia politica.
 
L’interesse di Balseca verso questo “cambio di forza” è visibile fin dall’opera Medio Camino (2014) nella quale una Andino Miura del 1977, conosciuta come la prima automobile prodotta in serie in Ecuador nel periodo del “boom petrolifero”, è spinta da un gruppo di persone lungo l'autostrada Panamericana che attraversa il Paese andino e collega l’Alaska all’Argentina. Nello spazio della serra del PAV troviamo PLANTASIA OIL Co. (2021-ongoing) un'installazione composta da barili e lattine che un tempo contenevano olio per motori e lubrificanti industriali prodotti da aziende italiane e transnazionali come Shell, Total, Fiat e Agip nei quali diverse specie di piante crescono innestandosi tra i rifiuti prodotti dell’economia petrolifera che vede la città come simbolo della modernità, sottolineando la perentorietà della natura nel ricostruire la vita lungo le soglie e gli spazi liminali non abitati dell’essere umano. La mostra prosegue con The Unbalanced Land (2019) un'installazione sonora che comprende oggetti scultorei e una serie fotografica che trae origine dal resoconto di viaggio Travels Amongst the Great Andes of the Equator (1892), dello scienziato ed esploratore britannico Edward Whymper riflettendo sulla storia e sulle trasformazioni dei sistemi capitalistici e coloniali in America Latina. L'opera esamina i modelli percettivi e rappresentativi del racconto coloniale di matrice europea e in particolare la narrativa di viaggio, creando una frattura spazio-temporale che connette il passato e il presente. In ultimo The Skin of Labour (2016), un'installazione che nasce dall’osservazione di una foresta endemica di Hevea Brasiliensis (albero della gomma) presente nel territorio vitale dell'Amazzonia ecuadoriana dove, a partire dalla fine del XIX secolo con l’avvento dell’industria della gomma, le terre indigene sono state espropriate con lo scopo di estrarre i derivati di questa specie vegetale. L’installazione si interroga sui valori fondamentali che sono alla base dello sfruttamento della natura da parte dell'uomo e sull'impatto della tecnicizzazione del lavoro.

Adrián Balseca (Quito, Ecuador, 1989). Vive e lavora a Buenos Aires, Argentina. Tra le ultime mostre ricordiamo: Nyctalopia (Void Art Centre, Derry, 2023); In Praise of Darkness, 55° Visions Du Réel International Film Festival (Nyon, 2024); Critical Landscapes: Selected Works from the Ella Fontanals-Cisneros Collection (MCA Denver, Denver, 2023); ROUTING RUBBER (New York, 2024; The genetically altered seed breaks the rhythm of an earthly music-Encounters over Several Plants (TATE Modern, Londra, 2022); Who Tells a Tale Adds a Tail: Latin America and Contemporary Art (Denver Art Museum, Denver, 2022); 34a Biennale di San Paolo: Faz escuro mas eu canto (Padiglione Ciccillo Matarazzo, San Paolo, 2021); tra le altre. 

29/10/24

Eventi speciale della Torino Art Week 2024 TAW24

 


A Torino in queste giornate sono tanti gli eventi artistici, alcuni di breve durata come quello di Venerdì 1 novembre alle ore 17, quando Kaninchen-Haus inaugura il secondo condominio-museo della città di Torino, sito in lungodora Napoli 20 e alla presentazione dell’opera “Corpo in moto” dell’artista Davide Mineo. A seguire, alle ore 19 inaugurazione “Collettivona ViadelleFucina16” nel vicino Borealis Art Space via San Giovanni Battista La Salle 17/A

BASE di Firenze porta a Torino una  temporary situations dal 31.10 al 30.11.24. Con la mostra Water Papercut di Jason Dodge verrà inaugurata una nuova modalità per Base di realizzare progetti in sedi transitorie o temporanee nella città di Firenze. Per questo motivo Dodge ha deciso di estendere la sua mostra alla città di Torino aprendo una sede temporanea di Base in Corso San Maurizio. Il negozio di elettronica e illuminazione "Elettronica Varzi Elettricità" fungerà da fulcro della mostra: il lavoro di Dodge durante la durata della mostra apparirà e scomparirà in prossimità e all'interno del negozio.

Fra le novità ci sono poi le due nuove opere per "Luci d'Artista", alla sua ventisettesima edizione, si tratta del lavoro di Andreas Angelidakis "VR Man" in piazza Vittorio e quello di Luigi Ontani,   "Scia'Mano" ai giardini Sambuy. 

Al Museo della Montagna, che festeggia i 150 anni, ci sono due progetti espositivi il primo dedicato alla spedizione sul K2 dal titolo "Era come andare sulla Luna K2 1954" e una mostra d'arte contemporanea "Walking Mountains" con opere di 20 artisti che elaborano la relazione fra montagna ed esseri umani. 

Fondazione Giorgio Griffa



Fra le novità di questa settimana dell'arte la Fondazione Giorgio Griffa che aprirà in zona Vanchiglia in una sede nell’ex complesso industriale dei primi del Novecento con una collettiva di artisti italiani dell’arte contemporanea.




CS

La Fondazione Giorgio Griffa inaugura il suo nuovo spazio pubblico a Torino con INSIDE. 
Curata da Sébastien Delot, la mostra collega storie e opere di sette artisti che lavorano da anni nello stesso edificio della Fondazione: Marco Gastini, Giorgio Griffa, Luigi Mainolfi, Nunzio, Elisa Sighicelli, Grazia Toderi e Gilberto Zorio.

Un percorso che intreccia visioni e linguaggi, rivelando l'identità quasi ignota di un luogo unico per l'arte contemporanea: quell' "isola/isolato", ex edificio industriale Michelin di Via Oropa 28, che come scrive il curatore nel suo testo per la mostra «è una piccola SoHo, a due passi dal centro storico di Torino». 

 
Presentazione del curatore

Perché il nostro occhio vede meglio in sogno rispetto a quando siamo svegli?

Marco Gastini, Giorgio Griffa, Grazia Toderi, Luigi Mainolfi, Nunzio, Elisa Sighicelli e Gilberto Zorio hanno in comune l'interesse per i sistemi di rappresentazione e la scrittura del tempo.
È indubbiamente questo il motivo per cui le loro traiettorie individuali hanno quell'energia indeterminata che contribuisce alla costruzione di un'identità collettiva. Un cammino che nell'attraversare lo spazio, i confini, le lingue, i libri sarà irrimediabilmente il più breve.

Concepito come una camera di risonanza. Due opere di Giorgio Griffa dialogano con tutti gli artisti. Pensiamo alle intuizioni di Gilberto Zorio come filo conduttore della mostra: «Energia è la possibilità di colmare un vuoto, la possibilità di svuotare un contenuto, è la possibilità di attraversare presente e futuro, è la possibilità di rendere operative le funzioni consce e inconsce della lingua».

In contrappunto, Marco Gastini propone un'immersione nella pittura sviluppando una magica alleanza con la materia. Come lui, Nunzio sperimenta il colore attraverso la combustione superficiale del legno. Elisa Sighicelli ha un approccio scultoreo alla fotografia che non è mai una rappresentazione piatta della realtà, ma un filtro. La città di San Paolo è visibile attraverso la rete che ricopre il Copan, l'iconico edificio di Niemeyer.

L'intelligenza della materia si esprime nelle terrecotte di Luigi Mainolfi che paiono archetipi ereditati da antiche civiltà. La serie di disegni di Grazia Toderi evoca la reminiscenza di un'antica cosmologia che segue il corso delle stelle in un movimento che: «in un momento del tempo, troppo breve per essere misurato, lo spazio girò e si avvolse su se stesso» . 
L'esposizione è stata allestita in modo tale da creare un paesaggio in cui ogni artista trova la propria collocazione. Per riprendere le parole della poetessa Etel Adnan: «Dipingere paesaggi. È creare eventi cosmici. Lo spazio che occupa un dipinto – le sue dimensioni proprie – è quello della memoria. Quando chiudiamo gli occhi, i campi più vasti occupano uno schermo interiore di pochi centimetri. Trasponiamo questo schermo su una tela che, a sua volta, restituisce la nostra memoria al mondo esterno.»

Sébastien Delot



La Fondazione 

La Fondazione Giorgio Griffa nasce a Torino nel 2023 per mano dell’artista. Si dedica alla valorizzazione e promozione dell'opera e del pensiero di Giorgio Griffa, alla conservazione del suo Archivio, e allo sviluppo di progetti, mostre, eventi, incontri e attività educative che mettano in relazione il suo lavoro con il panorama artistico e culturale a livello locale e internazionale.

Con l'Art Space nasce uno spazio espositivo della Fondazione, che è luogo vitale in cui si relaziona con i visitatori, un luogo dove l’arte può essere vissuta, esplorata e interpretata in maniera innovativa.

Sede e organigramma

Gli uffici della Fondazione si trovano nell’ex edificio Michelin di Via Oropa 28, dove ha sede anche il suo spazio espositivo, e dove Giorgio Griffa ogni giorno dipinge.


Lo Spazio 

È lo spazio espositivo per le mostre e gli eventi organizzati dalla Fondazione Giorgio Griffa. Si trova nell'edificio Loft Uno, lo stesso che ospita lo studio d'artista di Giorgio, dove si reca ogni giorno da più di vent’anni per dipingere e pensare.

Ex edificio industriale, utilizzato da Michelin principalmente come magazzino per pneumatici dalla fine della guerra fino agli anni '80, oggi fa parte della storia dell'arte non solo torinese, in quanto sede degli studi d’artista di molti dei protagonisti della stagione artistica iniziata negli anni '70, fra cui Gastini, Mainolfi e Zorio.

A due passi da Piazza Vittorio, in quella lingua di città tra i due fiumi principali di Torino (il Po e la Dora) che è il quartiere Vanchiglietta, lo spazio della Fondazione Giorgio Griffa è un luogo privilegiato dove entrare in contatto con l'arte contemporanea. 


Giorgio Griffa

Nasce a Torino nel 1936 e inizia a dipingere da bambino. Già a metà degli anni Sessanta le sue tele mostrano i primi elementi di astrazione e una profonda riflessione sullo status della pittura.  

Dal 1967-68 con il ciclo Segni primari prende forma il suo sistema di lavoro su tele libere, non preparate, dipinte a terra, con tratti e linee che «potrebbero appartenere alla mano di tutti». Griffa è da subito uno dei protagonisti nel dibattito che nasce dall’Informale e si fa strada tra la Pop Art, il Minimalismo e l’Arte Concettuale. Percorre così i primi passi del suo personale sentiero d'artista, accanto agli amici dell'Arte Povera con cui condivide il rispetto e l'interesse per l'intelligenza della materia.

Dopo più di cinquant’anni di carriera e tredici cicli di pittura, il percorso di Griffa rimane unico, al di fuori di una corrente specifica. Nelle collezioni e musei nel mondo, dalla Tate Modern al Centre Pompidou, i suoi segni e i suoi colori sono altamente riconoscibili: una cifra che passa con continuità e coerenza, vitalità e poesia da un’opera all’altra.

28/10/24

Diffusissima Torino 2024


 

Anche quest'anno Diffusissima, al suo terzo anno di attività, si apre al territorio con una serie di eventi, che sono già stati avviati dalla settimana scorsa e collaborano con tante realtà artisti, artigianali e commericali. 

CS
DIFFUSISSIMA® torna a Torino per il terzo anno consecutivo con la direzione artistica di Alyona Kosareva e Massimo Gioscia.

La kermesse DIFFUSISSIMA® si è perfettamente iscritta nel panorama a artistico torinese costruendo soIidi basi per tornare nel 2024 con ancora più artisti ed eventi!

Il fuorisalone che si terrà durante la settimana dell’arte, ha l’obiettivo di portare l’arte contemporanea negli spazi cittadini, coinvolgendo le persone in eventi legati all’arte ma non tradizionali e trasformando la fruizione delle opere in un momento POP, fuori dai tradizionali circuiti.

Due settimane, dal 19.10.2024 al 3.11.2024, in cui oltre 100 artisti emergenti esporranne le proprie opere in più di 100 attività commerciali che saranno presenti sulla nuova mappa, protagonista del fuorisalone torinese.

Dal libro al gusto

 


Una libreria che diventa un ristorante temporanea è la proposta della Paint It Black in via Fratelli Calandra 6/a  nel cuore di  Torino


CS
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from OCTOBER 24  
to NOVEMBER 3, 2024
A project curated by  Pieter Vermeersch & Paint It Black  

A unique gastronomic experience where you can taste artist recipes created in collaboration with Chef Marco Sforza, surrounded by artworks and shelves of books immersed in an inspiring setting. Every object and design, from tableware to napkins, from chairs to menus is conceived by Italian and international artists. This project reveals how food becomes a metaphor for social interaction and engagement of different disciplines placing human relationships at the centre.
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RECIPES  
Danai Anesiadou, Stefano Arienti (from the book  Mozzarella in Carrozza), Massimo Bartolini 
(from the book Mozzarella in Carrozza), Theresa Büchner,  Enzo Cucchi (from the book Mozzarella in Carrozza) Hilario Isola, Emil Kerckhove, Jesper List Thomsen,  Marzia Migliora (from the book Mozzarella in Carrozza), Émilie Notéris, Nicola Pecoraro, LE REALISM, Pieter Vermeersch

ARTWORKS
Accurato, Giorgio Andreotta Calò, Maximilian Arnold, Riccardo Baruzzi, Luca Baioni, Francesco Barocco, Luca Bertolo, Beatrice Bonino, Stefano Bongiorno, Oli Bonzanigo, David Bowes, Ermanno Brosio, Lula Broglio, Giovanni Blandino, Litografia Bulla, Katinka Bock, Chiara Camoni, Guglielmo Castelli, Michela De Mattei, Ala D’Amico, onestar press, Ambra Pittoni & Paul-Flavien Enriquez-Sarano, Sara Enrico, Martin Ellis, Marco Eusepi, Irene  Fenara, Michele Ferrari, Marta Ferro, Valerie Gianpietro, Ezio Gribaudo, Giorgio Griffa, Clara Hastrup, Hugo + Yory, Sebastiano Impellizzeri, Hilario Isola, Emil Kerckhove, Renato Leotta, Camilla Løw, Yari Malaspina, Bianca Millan, Lorenza Longhi,  Davide La Montagna, Deborah Martino, Rebecca Moccia, Canemorto , Jimena Montemayor, Giorgio Orbi, Nicola Pecoraro, Fabio Paleari, Steve Panariti, Sara Ravelli, Andrea Respino, Elisa Sighicelli,   Cally Spooner, Salvo, Francesco Snote, Davide Stucchi, Zin Taylor, Rirkrit Tiravanija, Asli Türker,  The Back Studio, Jesper List Thomsen, Francisco Tropa,  Pieter Vermeersch, Alice Visentin, 6:AM, Lawrence Weiner, Universo Maglia, My Start Project,  Calla Henkel & Max Pitegoff, Atelier Brenda,  Paul Etienne Lincoln, Lydia Silvestri, Bradley Kronz 

PUBLIC PROGRAM
Davide La Montagna (Ethereal Society of Poetry)  & Allison Grimaldi Donahue, Gianluigi Ricuperati,  Francesca Bertolotti-Bailey, & Irene Calderoni & Milovan Farronato & Paulina Olowska,  Achille Filipponi & Matteo Milaneschi (Axis Axis),  Mousse Publishing, Michela De Mattei & Francesca Flora,  Michele Ferrari (VLR), MurMur, Ramona Ponzini,  Stuart Bertolotti-Bailey (Black Whisky)


COLLABORATIONS
Archivio Gribaudo, Wine selection by Chicca Vancini, Chef  Davide Farin, Giorgia Zerboni, Luisa Porta, Lucia Rossi, Chef Marco Sforza, Mara dei Boschi, NATIONHOOD, Peyrano, RUMA Bottega & Cucina Agricola, Villa Lontana Records, Archivio Salvo,  Fondazione Giorgio Griffa, Riserva Sant’Agostino (Olio Extravergine di Oliva)

GALLERIES
Almanac, BAR, Belmacz, Cripta747, Fanta, 
Galerie Jocelyn Wolff, Guido Costa Project, 
Galerie Isabella Bortolozzi, Castiglioni, Matta, 
Mazzoleni London - Torino, Mucho Mas, 
ZERO..., P420

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Thu 24 & Fri 25 | Dinner 8 - 11 PM
Sat 26 | Lunch 1 - 3 PM &
Dinner 8 - 11 PM
Sun 27 | from 4 PM
Tue 29, Wed 30, Thu 31 | open 1 - 7 PM &
Dinner 8 - 11 PM
Fri 1, Sat 2, Sun 3 | Lunch 1 - 3 PM &
Dinner 8 - 11 PM
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+39 3382697338
chez@paintitblack.ink

@chez_paintitblack
@paintitblack_bookshop
@paintitblack_publishing

27/10/24

Flashback Art Fair 2024

 
Foto Flashback 2023


Col suo storico motto " l'arte è tutta contemporanea" arriva la XII edizione di Flashback Art Fair  che porta il titolo inquisitorio : equilibrium?  ​​​

Foto Flashback 2023

equilibrium?
​Questa edizione si interroga sul significato profondo dell’equilibrio, stato di quiete che emerge dal bilanciamento delle forze. Un concetto che attraversa numerosi ambiti – dalla scienza all’economia, dalla politica alla biologia, fino alla sfera sociale e psicologica. E inevitabilmente anche l’arte. Ma il raggiungimento di tale equilibrio è davvero sinonimo di giustizia e correttezza?

In un’epoca in cui l’equilibrio è talvolta invocato e altre volte messo in discussione, questa dodicesima edizione non vuole dare risposte, ma sollevare domande. Attraverso opere d’arte, performance, talk, laboratori e musica, esploreremo le innumerevoli sfaccettature di un tema che tocca profondamente la condizione umana e la vita in tutte le sue forme.​

Le gallerie ospiti di Flashback Art Fair declinano il tema con un’ampia e variegata proposta che conduce i visitatori in un viaggio emozionale nei corridoi di Flashback Habitat.

Il pubblico si muove come un funambolo, tirato ora da un estremo della corda, ora dall’altro, chiedendosi se raggiungerà mai la sintesi, l’equilibrio, e se questo sia sensato, giusto, etico.​

Foto Flashback 2023


Le mostre​ in corso 

*Galaverna 
Sculture di Massimo Sacchetti
Padiglione B/C - Ponte Peter​
 
*Opera Viva, il Manifesto
Padiglione B - Le scale

*Mater
Luce d'artista, tetto pad. C
*Vivarium
Opere nel parco 

Foto Flashback 2023
Le Gallerie

Aleandri Arte Moderna, Roma (I)
Antiques Par Force, Roma (I)
Arcuti Fine Art, Roma, Torino (I)
Atipografia, Arzignano VI (I)
Galleria Aversa, Torino (I)
Benappi Fine Art, Londra (UK)
Galleria Umberto Benappi, Torino (I)
Galleria Berardi, Roma (I)
Galleria Riccardo Boni, Roma (I)
Bottegantica, Milano (I)
Botticelli Antichità, Firenze (I)
Studio d’Arte Campaiola, Roma (I)
Galleria Canesso, Parigi (FR), Milano (I)
Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, Milano (I)
Contemporary Cluster, Roma (I)
De Jonckheere, Ginevra (CH)
Galleria Del Ponte, Torino (I)
Floris Van Wanroij Fine Art, Dommelen (NL)
Galleria Giamblanco, Torino (I)
Flavio Gianassi – FG Fine Art, Londra (UK)
Galleria dello Scudo, Verona (I)
Galleria Gracis, Milano (I)
Galleria In Arco, Torino (I)
Galleria d’Arte l’Incontro, Chiari BS (I)
Andrea Ingenito Arte Contemporanea, Napoli, Milano (I)
DYS 44 Lampronti Gallery, Londra (UK)​
Lara e Rino Costa, Valenza AL (I)
Luma Contemporary Art, Roma (I)
Malgorzata Ciacek Gallery, Varsavia (PL)
Mancaspazio, Nuoro (I)
Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’Epoca, Torino (I)
​NP – ArtLab, Padova, Milano (I)
Galleria Open Art, Prato (I)
Galleria Carlo Orsi, Milano (I)
Photo & Contemporary, Torino (I)
Flavio Pozzallo, Oulx TO (I)
Galleria Russo, Roma (I)
Gian Enzo Sperone, Sent (CH)
Tower Gallery, Todi PG (I)​​

Info 

Preview  (solo su invito)
30 ottobre h. 11:00 - 16:00
​Vernissage (solo su invito)
30 ottobre h. 16:00 - 22:00

Apertura al Pubblico
31 ottobre - 3 novembre h. 11:00 - 20:00
Flashback Habitat
Ecosistema per le Culture Contemporanee
Corso Giovanni Lanza 75, Torino, Italia​​​​

  Come raggiungerci 
25 minuti a piedi da Torino Porta Nuova
30 minuti a piedi da Piazza Vittorio Veneto

Parcheggio coperto custodito: Piazza Vittorio Veneto
Parcheggi vicini disponibili 
Linee: 52, 66, 70
Fermate: Lanza, Crimea

Taxi Torino: +39 011 5730 / +39 011 5737
Taxi stop: Flashback

Flashback shuttle A/R
Piazza Vittorio Veneto - Corso Giovanni Lanza 75


 Policy d'ingresso 
Solo piccole borse ammesse  (30 x 20 x 10 cm) (con servizio guardaroba attivo durante l'evento)
Tutti i cani sono i benvenuti, ma devono essere tenuti al guinzaglio

26/10/24

The Others 2024

 


Anche quest'anno The Others ci porta una ventata di novità dal mondo dell'arte di ricerca internazionale, con una serie di proposte molto allettanti, in una nuova location a poca distanza dall'Oval, per la precisione presso all’interno del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro.


Ma Eccovi qui tutte le news che ci sono giunte: 

l Mondo come principio di armonia cosmica e connessione con l’universo. La XIII edizione di The Others, che si terrà quest’anno dal 31 ottobre al 3 novembre, vuole celebrare, attraverso le opere esposte ed un ricco programma collaterale, l’arte come percorso, come viaggio, come punto d’inizio e punto d’arrivo.  La fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni – amplifica infatti la sua vocazione ‘nomade’, eclettica e internazionale cambiando casa e approdando all’interno del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro. Un’area extraterritoriale a Torino, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e Centro Internazionale d’eccellenza nella formazione continua, oltreché vero crocevia di multiculturalità e inclusività quale punto di riferimento a Torino per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo. 


Un ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo, che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia e che riflette a pieno l’identità di The Others, da sempre in ascolto verso un sistema dell’arte in continuo cambiamento. Sono infatti 50 gli espositori attesi in questa edizione, provenienti da tutta Italia e dal mondo, tra cui Argentina, Finlandia, Lituania, Slovacchia, Spagna e Perù. La Fiera aprirà al pubblico le porte di questa sede unica per quattro giorni e accompagnerà i visitatori in un vero viaggio alla scoperta del lavoro di artisti affermati e talenti emergenti, tra linguaggi, generazioni e provenienze differenti



L’IMMAGINE GUIDA 2024

L’immagine della tredicesima edizione è stata disegnata dall’illustratrice Elisa Talentino che ha lavorato per sintesi all’arcano maggiore de Il Mondo, a partire dall’iconografia delle carte di Marsiglia, una delle rappresentazioni più antiche dell’immagine.


L’artista ha ricondotto la figura all’essenza, mantenendo la figura femminile centrale che danza e la mandorla che la contiene, conosciuta anche nell’iconografia sacra come Mandorla Mistica o Vesica Piscis. Secondo alcuni miti greci la mandorla sarebbe anche la vulva della Dea Cibele, riconducibile al concetto di fecondità e di conseguenza simbolo universale di creazione e creatività.

La figura femminile tiene in mano una stella, la cui forma è la stessa della stella a cinque punte posta sulla guglia della Mole Antonelliana.

L'ultimo degli arcani maggiori narra inoltre un'idea di totalità, di completezza. Unifica differenziando, questo è il significato che The Others vuole sottolineare nei progetti artistici presentati.



I TEMI DELLA XIII EDIZIONE

Il tema del viaggio rappresenta infatti il fil rouge di questa edizione e abbraccerà molti dei progetti che saranno proposti in Fiera. Come mostra la galleria solocontemporaneo di Buenos Aires, attraverso i lavori di cinque artiste argentine “nomadi” che nel loro peregrinare sono entrate in contatto con culture e sensibilità diverse. Le opere dell’artista Vero Murphy, ad esempio, sviluppano il concetto delle culture ibride e della memoria, gli oli e gli acquerelli di Silvia Salvagno esplorano i temi del cambiamento costante e della fragilità della vita, Sandra Botner porta avanti la sua ricerca attraverso la commistione di linguaggi, dalla video arte alle performance artistiche, così come le installazioni di Valeria Yamamoto traggono ispirazione dallo studio delle forme organiche che si trovano nella natura che ci circonda e i dipinti di Karina Chechik approfondiscono inoltre la relazione tra l’uomo e l’ambiente, con paesaggi che simboleggiano sia punti di origine che di destinazione.


La ricerca sul tema del viaggio viene affrontata anche da Almach Art Gallery che presenta le opere di Anna Pennati in dialogo con gli autori emergenti di Youngarthunters con cui condividerà lo stesso spazio, in un progetto espositivo ispirato proprio al senso dell’esplorazione. Artista di grande esperienza, Anna Pennati porta l'astrattismo ad un livello visivo e sonoro, fungendo da chiave di comprensione per l'inizio del tragitto. In parallelo, ogni artista emergente ha concentrato la sua esperienza culturale nelle proprie pitture, sculture e installazioni dove protagonisti sono i tratteggi labirintici di Ylenia Pigozzo, in arte Ipsilonpi, le figure preistoriche sottomarine con sculture e delicate pitture ad olio di Liubov Bochkova, i dipinti surreali di tinture armoniose e luoghi sospesi di Martyna Pietrasik e le figure femminili di Mauro Valsecchi in viaggio attraverso architetture organiche che richiamano le ‘Città Invisibili’ di Italo Calvino, ricordando a chi le osserva la monocromia incisoria delle stampe d'autore.


L'idea di completezza espressa dall'immagine guida di The Others è ad esempio interpretata dallo spazio espositivo ARTbite Project di Nicoletta Rusconi, che presenta ‘All-Around’ con i lavori di Arjan Shahaj (Patos, Albania, 1989), neo finalista del premio Cairo, e di Jaime Poblete (Santiago del Cile, 1981), reduce dalla collaborazione con la maison Gucci. Il titolo ‘All-Around’ allude alla forma scelta dagli artisti per le due opere in mostra, simbolo di circolarità e unione tra tecniche, popoli e ambiente. 


Al tema della libertà e del coraggio sono dedicati anche numerosi progetti, a cominciare da quelli presentati dalla galleria Area/B che parlano della volontà di vivere secondo i propri desideri senza imposizioni esterne. Nei dipinti di Antonio Bardino, ad esempio, non vengono rappresentate piante curate e ‘dominate’ dall’uomo, ma l’artista ritrae gli elementi vegetali in modo lussureggiante, metafore del senso di libertà e della lotta contro le avversità del mondo. Nei lavori di Irena Balia troviamo riferimenti a canzoni, poesie, eventi quotidiani che indagano la costante ricerca di bellezza, il desiderio di restare per sempre giovani, in una società che non accetta l’invecchiamento. E così anche Loredana Galante, che utilizzando l’arte del ricamo per riflettere sulla contemporaneità, prova a smantellare i pregiudizi sul corpo femminile ritraendo in una serie di ricami donne nude, orgogliose del proprio corpo e che lo mostrano senza vergogna. 


Al sentimento di libertà è dedicato anche il progetto presentato dalla galleria Raw Messina, intitolato ‘Youth’ dove figurano opere scelte in base al sentimento che esprimono, l’atmosfera e il momento della giovinezza che gli artisti hanno voluto rappresentare. Dalle pitture di Pax Paloscia che concentra la sua ricerca figurativa proprio sul sentimento di possibilità e libertà tipico della pre-adolescenza e dell’adolescenza, alla selezione da “Wykofer”, l’isola che non c’è di Juliette Wayenberg fino ai e alle bagnanti di Annalaura Tamburrini e alle pagine di diario di una ragazza di città di Berta Aguilar Pujol.   


Attraverso lo sguardo dell’arte, The Others proporrà dunque anche quest’anno molteplici letture e riflessioni sul nostro tempo, che saranno amplificate anche grazie all’ampio public program con talk, presentazioni e incontri, che offrirà ai visitatori un’esperienza sempre più partecipata della creatività contemporanea e dei suoi linguaggi. Tra gli appuntamenti di punta, il ricco programma di live performance che nei giorni della fiera proporrà le esibizioni degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Vienna e Bratislava



IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2024 di The Others Art Fair è guidato per il quinto anno da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze, attualmente vive a Roma. Negli ultimi anni insegna in varie Accademie italiane Storia dell’Arte, Storia della Stampa e dell’editoria e Museologia, mentre all’Accademia di Belle Arti di Firenze è professore di Culture Digitali. 

Riconfermate Lýdia Pribišová e Daniela Grabosch come parte del Board. Lýdia Pribišová, curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia. Nel 2024 è curatrice della rappresentanza slovacca alla 60° Biennale di Venezia con il progetto Floating Arboretum di Oto Hudec. Dal 2020 al 2024 ha lavorato come curatrice alla Kunsthalle di Bratislava, nello stesso periodo è stata presidente della sezione slovacca dell’AICA. È membro del team di Trenčín Capitale Europea della Cultura 2026.

Daniela Grabosch, artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi performativi, digitali e fisici, ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf e le sue opere sono state esposte in varie mostre internazionali. 

Si aggiunge al board curatoriale, dopo l’esperienza dello scorso anno come coordinatrice del Public Program, anche la consulente d’arte, autrice per Rizzoli illustrati, personaggio televisivo e radiofonico oltreché digital content creator, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan). 



LO SPAZIO ESPOSITIVO NEL CENTRO INTERNAZIONALE DI FORMAZIONE DELL’ILO (ITCILO)

La fiera sarà allestita all’interno del Padiglione Americas 2, una delle palazzine che costellano il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO. Un edificio a più piani e ambienti sovrastato da una doppia cupola in vetro dal design geometrico che illumina l’intero spazio. È questo il cuore pulsante di The Others 2024 che ritorna alle origini, in uno spazio espositivo che assegna a ogni espositore un’area riservata all’interno delle numerose stanze, tra room e suite, per favorire il dialogo tra artisti, collezionisti e visitatori in un intreccio di punti di vista diversi fra gallerie, spazi non profit e artist run spaces, espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera vuole dare voce. 

 Sulle rive del Po, invece, il pubblico potrà usufruire di tutti i servizi del Campus: dal ristorante alla carta al self service, tra le ricette provenienti dal mondo e la cucina multietnica, senza dimenticare l’area chill-out esterna sul prato, tra bar e lounge sia interna che esterna, affacciata sul parco del Valentino, per un momento conviviale che avvicini l’arte al pubblico, ma che spinga anche l’incontro fra artisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali e giovani.


La XIII edizione di The Others rappresenterà un’occasione unica per varcare la soglia dell’ITCILO e respirarne la sua vocazione internazionale, esplorandone gli spazi in occasione della fiera di arte contemporanea. 

I visitatori avranno a disposizione un servizio gratuito continuativo di navette, che metterà in comunicazione The Others con le fermate della metropolitana Lingotto e Italia ’61, e Artissima. Il servizio sarà attivo da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre. 

«The Others 2024 raggiunge il massimo livello di simbiosi tra contenitore e contenuto: internazionale, multidisciplinare, inclusivo, rigoroso - racconta Roberto Casiraghi, ideatore della fiera, che prosegue - ci troviamo in uno spazio extra territoriale, riservato e libero al tempo stesso, che necessita del rispetto assoluto delle regole, condizione indispensabile perché la creatività possa dare ampio sfogo alla fantasia dell’arte ed offrire al pubblico una moltitudine di chiavi di lettura tutte affascinanti».

The Others è realizzata con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.


ELENCO ESPOSITORI THE OTHERS XIII EDIZIONE

10B PHOTOGRAPHY GALLERY (Roma, Italia)

A.MORE GALLERY (Milano, Italia)

AD GALLERY (Firenze, Italia)

ALMACH ART (Milano, Italia)

AREA/B (Milano, Italia)

ARTÁGORA (Siviglia, Spagna)

ARTBITE PROJECT (Agrate Conturbia, Novara, Italia)

ARTRA (Milano, Italia)

BIANCHIZARDIN (Milano, Italia)

BIG EYES ART GALLERY (Bologna, Italia)

BLOC ART PERÙ (Lima, Perù)

BOA SPAZIO ARTE (Bologna, Italia)

BONOBOLABO (Bologna, Italia)

CARACOL ART GALLERY (Torino, Italia)

CERAVENTO (Pescara, Italia)

IL CERCHIO E LE GOCCE (Torino, Italia)

ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA (Milano, Italia)

CONTEMPORARY CLUSTER (Roma, Italia)

CONTOUR ART GALLERY (Vilnius, Lithuania)

CRAG GALLERY (Torino, Italia)

CRUMB GALLERY (Firenze, Italia)

MARIO CUCINELLA DESIGN (Bologna, Italia)

D406 DISEGNO CONTEMPORANEO (Modena, Italia)

DIE MAUER (Prato, Italia)

GALLERIA D'ARTE EDARCOM EUROPA (Roma, Italia)

ESH Gallery (Milano, Italia)

FEBO E DAFNE (Torino, Italia)

FLATGALLERY (Bratislava Slovacchia)

GAGLIARDI E DOMKE (Torino, Italia) 

STUDIO GODOT (Cascina, Pisa, Italia)

HR_LAB (Chivasso, Torino, Italia)

FONDAZIONE KATARZYNA KOZYRA (Varsavia, Polonia)

LUSVARDI ART GALLERY (Milano, Italia)

MA-EC GALLERY MILANO (Milano, Italia)

MONOCROMO CONTEMPORARY (Roma, Italia)

MYYMÄLÄ2 (Helsinki, Finlandia)

PAVART GALLERY (Roma, Italia)

GIANLUCA RAMINI ART DEALER (Castel San Pietro Terme, Bologna, Italia)

RAW MESSINA (Roma, Italia)

ROCCAVINTAGE (Torino, Italia)

SILVIA ROSSI | ART GALLERY (Bibbiena, Arezzo, Italia)

FEDERICO RUI ARTE CONTEMPORANEA (Milano, Italia)

SOLOCONTEMPORANEO (Buenos Aires, Argentina)

STAYONBOARD ART GALLERY (Milano, Italia)

UNIQUE CONTEMPORARY (Torino, Italia)

VISIONQUEST 4ROSSO (Genova, Italia)

YOUNG ART HUNTERS (Milano, Italia)

Aggiornato al 9/10/2024