Continua a suscitare molto perplessità la programmazione del Lightroom, che in questi giorni ha una serie di "opere immersive" di David Hockney dal titolo "Bigger & Closer".
Non si capisce bene se possono essere catalogate come opere artistiche o un semplice gioco di son & lumiere, sicuramente divertono il pubblico, che accorre incuriosito.
Oramai da diversi anni queste iniziative hanno preso piede e conquistano grandi masse di spettatori che non sono più legate al concetto di "arte classica", legate quindi all'idea di opera unica, ma che cercano esperienze sensiste che slegano il significato storico/critico guardando più all'emozioni che possono suscitare dall'esperienza vissuta.