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30/06/19

Naturografie






Le #Naturografie di Roberto Ghezzi proposte da WildMazzini sono la testimonianza dolorosa della sedimentazione che una tela raccoglie immersa in uno spazio acquatico, lavori struggenti e affascinanti.

Wild Mazzini ritrova nel lavoro di Ghezzi continuità con il tema della stagione espositiva – Ex Machina – caratterizzata da soluzioni tra arte e design capaci di proiettarci oltre i dati (in questo caso dataset biologici) verso una comprensione più generale della realtà, mostrandoci con pacata chiarezza quello che tutti sappiamo, ma che scioccamente trascuriamo, del mondo che abitiamo: ne siamo ospiti.


L’esposizione è arricchita dall’installazione sonora autogenerativa The Quietest Voice di Riccardo Tesorini, concepita per dialogare con le Naturografie e  basata su un sistema di riscrittura tratto dalla formalizzazione della crescita delle piante. (L-system) L’algoritmo aziona secondo questo principio le “voci” della composizione in maniera autonoma. Il risultato sonoro viene gestito tramite dei sound exciters che anziché produrre il suono attraverso l’aria come i normali speaker, si servono di una superficie da mettere in vibrazione, producendo così un suono site-specific, che risponde alla volontà dell’artista di far crescere e morire la propria musica adeguandosi al luogo deputato per l’installazione.