Gli spazi della Hauser & Wirth di New York ospitano una ricercata mostra su Lucio Fontana, curata da Luca Massimo Barbero, in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana, e incentrata sulle prolifiche scoperte e sperimentazioni di Fontana nel mezzo della scultura.
La mostra si svolge allo stesso indirizzo, al 32 East 69th Street, dove, nel 1961, si svolge la prima mostra personale di Fontana negli Stati Uniti, ideata dai leggendari mercanti d'arte Martha Jackson e David Anderson.
La mostra si svolge allo stesso indirizzo, al 32 East 69th Street, dove, nel 1961, si svolge la prima mostra personale di Fontana negli Stati Uniti, ideata dai leggendari mercanti d'arte Martha Jackson e David Anderson.
Conosciuto negli Stati Uniti soprattutto per i suoi 'Tagli' (Slashes) - che riassumono e reinterpretano decenni di ricerca intorno allo spazio e al valore concettuale del gesto - la scultura è parte integrante del progetto artistico di Fontana e fondamentale per la sua evoluzione. Sperimentato con il mezzo dall'inizio alla fine della sua carriera, Fontana ha utilizzato la scultura come occasione per sperimentare e mettere in pratica lo scambio tra forma, colore, materia e spazio, attraverso un rapporto dialettico tra astratto e figurativo, spaziale e barocco.
La mostra prosegue con la scultura raramente vista, 'Nudo' (Nudo) (1926), e un'esplorazione di opere cardine degli anni '30, tra cui 'Tavoletta graffita' (1931), 'Figura alla finestra' (Figura a la Finestra) (1931), 'Scultura astratta' (1934), 'Conchiglie e Farfalle' (1935-36) e 'Cavalli marini' (1936). Realizzate in un periodo di intensa ricerca, queste opere cardine incarnano un particolare sincretismo tra astratto e figurativo e dimostrano come l'opera di Fontana abbia iniziato a esprimere pura innovazione e come, dispiegandosi nel più ampio contesto della scultura europea, la sua radicale produzione da questo periodo è stato subito radicato nei movimenti artistici storici d'avanguardia, reinterpretando anche il significato di quei movimenti.