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11/01/23

Ricercare Buddha


 Il raffinato Palazzo Mazzonis posto nello storico quartiere di Porta Palazzo ospita il meraviglioso Museo di Arte Orientale di Torino.   

Uno scrigno che accoglie oltre duemila opere provenienti da alcune aree dell'Asia, pregiate materiali che sono stati parte della storia di antichi regni in terre lontane come il Tibet, la Cina, la Persia o il Giappone. 

Il particolare progetto, in corso e che durerà fino a Settembre, ideato dai curatori, Davide Quadrio e Laura Vigo, mette in analisi, in un ricercato allestimento, il significati degli oggetti rituali presenti nelle collezioni del MAO. 


Spesso lo spazio museale trasforma e modifica la percezione dei manufatti esposti, tanto più se questi sono portatori di esperienze speciali come quelle mistiche e religiose. 

Il progetto Buddha 10 offre alcune valide riflessioni sulle opere presentate, frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista, che qui vengono affrontate nel loro complesso percorso di fruizioni. Da quando sono state forgiate per un contesto spirituale al tragitto, all'originalità e alla loro presenza attuale nel museo stesso. 

Ad aprire il percorso un progetto site specific ideato da  Stefano Mancuso, noto botanico ed esperto di neurobiologia vegetale, con la cooperazione del designer Andrea Anastasio, un giardino che purificare l’aria, per avviare un tragitto in cui i visitatori è invitato a rigenerarsi per alcuni minuto, un rituale per prepararsi alla visita che non è solo culturale ma anche mistica. 

Si giunge così negli spazi della mostra dove per l'occasione sono state selezionate, dalle opere della collezione del museo, venti statue buddhiste realizzati in diversi materiale; legno o pietra, e in diverse epoche storiche, messe in dialogo con altre sculture di carattere religioso provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma, e dal Museo d'Arte Orientale Chiossone di Genova.


Per la loro bellezza e valore colpiscono particolarmente i trenta bronzetti votivi della “Collezione Auriti” e  le due stupende teste in pietra di epoca Tang.

Si attiva così un interessante percorso che ci pone ampie riflessione su come noi oggi percepiamo questi manufatti, sul loro reale valore fra estetica, scienza, ricerca storica e spiritualità.

Molto interessante poi l'esperienza in VR, realizzata in collaborazione con la Chicago University, che ci fa riflettere sulla famosa grotta dei templi buddhisti di Tianlongshan manomessa e alterata durante le epoche storiche.


Nel corso dei mesi il progetto subirà dei cambiamenti con nuovi allestimenti e opere che apporteranno nuove percezioni e riflessioni, a corredo di questa rassegna ci sono diversi appuntamenti per approfondire le tematiche, che potete consultare sul sito del museo. 

“Buddha 10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista”
MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino 
Fino al 3 settembre 2023
Orari: mart. – dom. 10/18