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20/05/21

I sogni di Niki de Saint Phalle ...

Tarot Garden, 1991 @Il Giardino dei Tarocchi. Litografia 60.3 x 80 cm

 Mentre a New York al MoMA PS1 è in corso una articolata retrospettiva su Niki de Saint Phalle il meraviglioso Giardino dei Tarocchi nella Maremma Toscana nei pressi di Capalbio diventerà quest'estate il fulcro del progetto "Il luogo dei sogni – Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, curato da Lucia Pesapane.

 Grazie alle testimonianze di amici e collaboratori, che con l’artista hanno dato vita al Giardino dei Tarocchi, l’esposizione racconta l’attualità del messaggio femminista, ecologico, avanguardista e impegnato che ci ha lasciato in dono. Più di 100 opere, tra sculture, disegni, video, fotografie comprese tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, alcune delle quali inedite e mai presentate al pubblico.

La generosità dei collezionisti con la collaborazione della Fondazione Il Giardino dei Tarocchi, The Niki Charitable Art Foundation e Fondazione Capalbio hanno finalmente reso possibile questo importante progetto.

Il Giardino dei Tarocchi, splendido parco artistico situato in località Garavicchio nel Comune di Capalbio, è il risultato di una vita intera dedicata da Niki de Saint Phalle all’arte e la prova che i sogni possono diventare realtà, anche se si è donna, artista, imprenditrice e unica finanziatrice di una tale opera. Come la maggior parte del suo lavoro, il Giardino è la manifestazione di un microcosmo capace di rivelare le immagini archetipali più profonde e segrete del nostro inconscio. Per il visitatore che ne varca il muro perimetrale, il quale simbolicamente separa il mondo reale da quello immaginario, si apre infatti un viaggio iniziatico che lo conduce a combattere draghi e diavoli e a imbattersi in regine e profeti per incontrare alla fine l’Angelo della Temperanza.


 

Il Giardino dei Tarocchi è un luogo dove vivere in comunità, un luogo dove la vita è scandita dal ritmo del sole e della luna e dalla volontà di condivisione. Questo percorso artistico, che si traduce in un vero e proprio agire politico, è oggi più che mai attuale, in una realtà dove i concetti di reclusione e solitudine minano le basi di una società che l’artista desiderava basata invece sul senso di partecipazione.

A Capalbio Niki de Saint Phalle condivide tutto con i suoi assistenti e amici, valorizza e incoraggia i collaboratori a creare con lei in nome di un progetto collettivo dove protagonista assoluta è l’Arte. Già negli anni Ottanta l’artista mise in atto la sua ricerca per vivere in una collettività diversa, in una società compassionevole ed empatica e ricca di valori comunitari. Non solo come artista ma anche come donna d’azione e d’avanguardia. Femminista ante litteram, a partire dagli anni Cinquanta difese i diritti civili degli afro-americani. Negli anni Novanta fu forte la sua critica nei confronti del vecchio Continente, che promulgava una ascesa pericolosa del conservatorismo, schierandosi in favore di un’Europa unita e progressista. “Sogno di abitare in uno spazio senza frontiere”- ha sempre dichiarato. 

Le sue riflessioni riguardo alle questioni ecologiche e al cambiamento climatico diventarono sempre più urgenti, soprattutto negli ultimi anni della sua vita. Alla luce di questi impegni sociali, che tanto l’hanno appassionata, Niki avrebbe certamente considerato la crisi che stiamo affrontando oggi come un momento cruciale per creare qualcosa di nuovo e migliore. Profondamente convinta della capacità umana di innovazione e reinvenzione avrebbe interpretato questo tempo come un momento di presa di coscienza collettiva, che può aprire una nuova via contro l’arroganza e l’aggressività del sistema politico, economico e finanziario.

Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle segue un preciso percorso tematico: la mostra si svolge in due luoghi espositivi che si intersecano e si completano a vicenda, ma ognuno di questi ha una sua anima specifica. A Palazzo Collacchioni, nel borgo antico di Capalbio, si ripercorre la storia del Giardino dei Tarocchi, dalla fine degli anni Settanta ad oggi attraverso foto, video, sculture, maquettes, collages che aiutano a comprendere il suo modo di lavorare e il suo vero spirito. Nella Galleria Il Frantoio vengono esposti alcuni lavori storici, tra cui gli assemblages degli anni ’60, maquettes in creta cruda preliminari alla realizzazione del Giardino, suo capolavoro finale, e inediti video di archivio.

In questa sede le scelte curatoriali hanno privilegiato l’analisi del linguaggio simbolico dell’artista soffermandosi sull’interpretazione delle carte dei Tarocchi. Sono inoltre esposte sculture delle carte, accompagnate da litografie, disegni e citazioni.