musée du Louvre Photo © RMN-Grand Palais (musée du Louvre) / Jean-Gilles Berizzi
E' sempre più evidente che per sopravvivere l'arte contemporanea ha bisogno dell'arte antica.
Lo si nota sempre di più nei tanti musei, ma anche in tante fiere, che affiancano al presente espressivo, spesso poco estetico, opere del passato, tanto più se già note e di artisti di successo.
Due recenti esempi paiono dare questa lettura, al Castello di Rivoli si porta un Caravaggio, e non solo, per dare sviluppo alla mostra della performer tedesca Anne Imhof mentre al Centre Pompidou di Metz si lavoro sui temi del famosi ritratti dell'Arcimboldo, ispirandosi alla mostra che avevo visto nel 1987 di Pontus Hultén a Palazzo Grassi, (come vola il tempo!).
Ma è proprio il mondo giovanile che pare affascinato più dalla Street Art (supposta forma forma di arte "indipendente") e che guarda al passato distanziandosi molto dalle tante espressioni dell'arte contemporanea, forse il continuo vivere nel flusso quotidiano della multimedialità produce un bisogno di passato fisico.