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29/12/20

Quotidiano d'arte al Whitney

 

Dura fino a fine febbraio il progetto espositivo  "Making Knowing: Craft in Art, 1950-2019" proposto dal Whitney Museum di New York che mette in  primo piano il modo in cui gli artisti visivi hanno esplorato i materiali, i metodi e le strategie del mestiere, a partire dalle opere realizzate dopo la seconda guerra mondiale, quando molti artisti hanno abbracciato le arti in fibra e la ceramica per sfidare il dominio della pittura tradizionale e scultura. 

Nei successivi sette decenni, gli artisti hanno continuato a esplorare tecniche come la tessitura, il cucito o la ceramica e hanno sperimentato con diversi materiali come tessuti, fili, argille e anche perline. Queste opere parlano degli interessi che gli artisti hanno per la vita domestica, i materiali hobbistici, le tradizioni americane decorative e vernacolari, il "lavoro delle donne" e l'estetica femminista e queer. 

Impiegando modalità di produzione artistica marginalizzate, sfidano le strutture di potere che determinano il valore artistico.

Tratta principalmente dalla collezione di Whitney, la mostra comprenderà oltre ottanta opere di oltre sessanta artisti, tra cui Ruth Asawa, Eva Hesse, Mike Kelley, Liza Lou, Howardena Pindell, Robert Rauschenberg, Elaine Reichek e Lenore Tawney, oltre a presentare nuove acquisizioni di Shan Goshorn, Kahlil Robert Irving, Simone Leigh, Jordan Nassar e Erin Jane Nelson.

Questa mostra è organizzata da Jennie Goldstein, assistente curatrice, ed Elisabeth Sherman, assistente curatrice, con Ambika Trasi, assistente curatoriale.