Fino al 12 Settembre la sede di Zurigo della galleria Hauser & Wirth presenta una mostra dal titolo "Georges Vantongerloo. A Pioneer of Modern Art " una presentazione speciale di opere raramente viste del noto maestro belga del XX secolo.
Curata dalla dott.ssa Angela Thomas Schmid, presidente della Max Bill Georges Vantongerloo Stiftung, le opere in mostra ripercorrono l'evoluzione artistica di Vantongerloo nel corso dei suoi cinque decenni di carriera. Questa mostra è in mostra presso il nuovo spazio di Hauser & Wirth in Rämistrasse 16.
L'edificio è stato inizialmente convertito in uffici e sale di osservazione private nel 2018 e ora trasformato in uno spazio espositivo.
Georges Vantongerloo (1886–1965), nato ad Anversa, in Belgio, è stato scultore, pittore, architetto, designer e teorico. Lavorando attraverso una varietà di mezzi come membro di alcuni dei più importanti gruppi d'avanguardia del XX secolo, il linguaggio artistico di Vantongerloo è diventato una forza pionieristica e in continua evoluzione nella storia dell'arte moderna. Dopo aver realizzato sculture e dipinti astratti innovativi come membro fondatore di De Stijl, negli anni '30 Vantongerloo ha sviluppato composizioni concrete con linee semplificate e ondulate che si materializzano dolcemente e giocosamente attraverso un gioco di colori, luce e trasparenza. Queste opere - intense e trasudanti energia - esercitarono una grande influenza, soprattutto sugli artisti latinoamericani. Come figura di spicco del Cercle et Carré con sede a Parigi nel 1930 e co-fondatore del gruppo Abstraction-Création nel 1931, Vantongerloo si è associato a contemporanei come Piet Mondrian, Barbara Hepworth, Robert e Sonia Delaunay, Hans Arp e Sophie Taeuber-Arp , Wassily Kandinsky, Josef Albers, László Moholy-Nagy e l'amico intimo Max Bill.
La mostra in Rämistrasse 16 è un'indagine selettiva della ricerca artistica di Vantongerloo sul colore e l'astrazione, ed esamina la sua influenza sull'arte concreta per un periodo di 50 anni. Una selezione di 15 opere su carta della tenuta e 2 importanti sculture racchiude il suo significativo contributo al modernismo internazionale. Esplorando la relazione tra spazio e volume, le sue prime composizioni orizzontale-verticale della fine degli anni '20 e '30 attingono alla geometria e alle formule algebriche come punto di partenza. In opere come lo studio per "Composizione dans le cône avec couleur orangé (Composizione nel cono con colore arancione)" il suo uso del colore arancione riflette un allontanamento dalla tavolozza primaria seguita dal suo collega più anziano Piet Mondrian. Vantongerloo ha invece scelto una tavolozza che evidenzia i diversi livelli di energia insiti nei diversi colori. Lo vedeva come un nuovo modo di creare strutture armoniche in un'opera d'arte, simile alle chiavi e alle progressioni armoniche nella musica.