Per questo inizio d’anno il Quartz Studio declina il suo accogliente spazio in chiave storica proponendo il lavoro di Maurizio Camerani (Ferrara, 1951) con la curatela di Anna Daneri.
Riferendosi alla performance “Make a Better World Now” del 1977, guadiamo alle pratiche artistiche di quegli anni, capaci di essere ancora oggi molto attuali.
Sperimentazioni tecnologiche fra visivo e sonoro presso la Galleria Moitre col progetto, curato da Francesca Arri e Miriam Corona, intitolato “Bulk” col giovane artista Niccolò Calmistro e il collettivo romano Polisonum.
Il primo ha realizzato uno spazio immersivo in cui un luminoso raggio si muove in un ambiente che pare in bilico fra spazio marino e futuribile altra dimensione.
I secondi creano uno spazio sonoro interattivo in cui una scultura diventa oggetto attivo di condivisione per elaborazioni musicali.
Ancora per alcuni giorni la galleria Davide Paludetto presenta una selezione antologica del lavoro di Paolo Grassino, evidenziando un percorso creativo molto elaborato nelle forme e minimale nella scelta cromatica.
Fino al 21 Febbraio sono visibili i lavori di Anna Capolupo, Elisa Muliere e Arias Glez presso la Burning Giraffe Art Gallery che sotto il titolo “Fiori d’artificio” ha raccolto queste varie pitture lussureggianti.