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12/02/17

Ripensare Sant'Elia.




Due esposizione parte delle celebrazioni per il centenario della scomparsa dell’architetto Antonio Sant'Elia (Como, 30 aprile 1888 – Monfalcone, 10 ottobre 1916).

All’interno della Collezione dei Musei Civici di Como, presso la Pinacoteca civica, sono stati individuati importanti disegni di Antonio Sant’Elia realizzati nel 1913 che rappresentano forme architettoniche pure e che consentono di mostrare cosa sta all’origine del progetto della sua Città nuova.

Il percorso espositivo si sviluppa partendo da questi studi che documentano come l’architetto abbia programmaticamente individuato gli elementi architettonici semplici che avrebbero contribuito alla definizione di soluzioni espressive complesse. 

La successione dei disegni consente inoltre di comprendere come gli elementi primari si compongano a definire strutture architettoniche - e quindi edifici – di varia complessità.

Per illustrare plasticamente questo lavoro i disegni sono accompagnati da modelli tridimensionali, eseguiti per l’occasione, che consentono di meglio visualizzare questa ricerca.

L’obiettivo è di fare apprezzare, attraverso i plastici, la composizione dei solidi che compaiono in questi disegni facendo scoprire nuovi dettagli architettonici e, attraverso essi, viste inusuali e mai fino ad ora esplorate.

Mediante la presentazione di importanti ingrandimenti dei disegni sarà possibile inoltre apprezzarne meglio la forza espressiva attraverso la prospettiva e lo spessore del tratto grafico e soprattutto scoprirne il valore della presenza nello spazio.




L'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como attraverso la Commissione Cultura promuove un’iniziativa per rileggere ed interpretare il progetto del Monumento ai Caduti di Como, costruito nel 1931-33, in una  mostra al Novocomum. 



La mostra indaga sulle vicende che hanno portato alla costruzione del Monumento a partire dai disegni di Sant’Elia, dagli studi di Prampolini fino al progetto di Giuseppe Terragni, raccontando questo originale episodio architettonico ed artistico, che ha saputo unire la corrente del futurismo a quella del razionalismo attraverso un’icona che caratterizza ancora oggi la fisionomia del panorama comasco.



Fino al 26 Febbraio è possibile visitare le mostre a  Como.