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03/02/17

Abitare il minerale doppio incontro





Ore 16 - La natura come oggetto sociale: tre capanne semplici

Secondo la riflessione di Leonardo Caffo, “l’ideale della natura come ciò che è altro dal sociale è un mito filosofico che guida la contemporaneità almeno dal trascendentalismo a oggi.

La natura selvaggia come un luogo a cui tornare, piuttosto che ‘il punto di vista della natura’, come la retorica animante delle ecologie, degli ambientalismi e naturalismi contemporanei. Ma se la natura fosse anch’essa un oggetto sociale? Se la natura, dunque, non fosse naturale?”.

Ripercorrendo questa storia ontologica della vita e degli oggetti dell’uomo, Caffo ci conduce nell’attraversamento “di stazioni filosofiche decisive: la tassonomia, l’antropocene e l’antropocentrismo, fino ad arrivare a tre capanne emblematiche che hanno tentato di sfuggire alla gabbia della vita puramente artificiale. Le capanne di Thoreau, Kaczynski e Le Corbusier: ovvero le capanne della vita di ogni giorno”.


17,30 - Qual è la relazione fra l’equilibrio e lo sguardo?

È possibile trovare un equilibrio in un campo visivo che non ci appartiene?

Luca De Leva ha affrontato queste domande mettendo in pratica un radicale scambio di vista, iniziato alla fine del 2015 e tuttora in corso. Impiegando dispositivi oculari per la realtà virtuale opportunamente modificati, ha invertito il suo campo visivo con quello della compagna Giacinta Gandolfo durante la loro vita quotidiana. Il vedersi in terza persona, impossessarsi dello sguardo altrui, e le forme di dipendenza e controllo generate da questa esperienza, sollevano interrogativi sui confini della percezione e sull’impatto della tecnologia nelle relazioni umane.

Lo scambio di vista attuato nella loro vita privata prende forma in performance pubbliche dove la dimensione di finzione ed evocazione fa emergere nuove riflessioni sul rapporto tra esperienza vissuta ed esperienza raccontata.

Al Castello di Rivoli, De Leva presenta un nuovo capitolo delle Cronache da un altro occhio con una inedita performance il cui sound design è composto e missato da Andrea Bonalumi Big Hands.


Reportage fotografico 

Performance di Luca De Leva












Conferenza di Leonardo Caffo