Gli incunaboli
della Biblioteca Nazionale Universitaria nel 540°
anniversario dell’introduzione della stampa a Torino
La mostra, a cura
di Andrea De Pasquale e Franca Porticelli, presenta un nucleo di circa novanta
incunaboli (primi libri a stampa che, mantenendo ancora l’aspetto esteriore del
manoscritto, si presentano spesso decorati con preziose miniature), disposti in
15 vetrine tematiche che raccontano la storia del fondo Incunaboli della
Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, a partire dalle collezioni
ducali. Il fondo è composto da 1.200 edizioni in più di 1.600 esemplari e
costituisce uno dei più ricchi insiemi di edizioni del XV secolo conservato
nelle biblioteche italiane.
I capolavori
esposti furono prodotti nella seconda metà del XV secolo in laboratori
tipografici italiani ed europei (francesi, svizzeri, tedeschi, etc.).
Saranno esposti,
tra gli altri, il Confessionale di Sant’Antonino, il più antico libro stampato
in Piemonte, e precisamente a Mondovì nel 1472, la Summa lacticiniorum di
Pantaleone da Confienza stampata a Torino da Jean Favre nel 1477 e alcuni
incunaboli su pergamena, sontuosamente miniati, stampati a Parigi da Antoine
Vérard.
Il percorso
espositivo ricostruisce la storia dell’evoluzione della stampa dai
prototipografi alla diffusione europea, senza tralasciare l’attenzione alle
miniature poste a corredo e alle legature.
Tra i possessori
più famosi di questi preziosi esemplari si annoverano il Cardinale Domenico
Della Rovere, Filiberto Pingone, Antonio Possevino, Pico della Mirandola,
Giulio Romano.