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23/05/14

Vere fenici



Gli incunaboli della Biblioteca Nazionale Universitaria nel 540° anniversario dell’introduzione della stampa a Torino

La mostra, a cura di Andrea De Pasquale e Franca Porticelli, presenta un nucleo di circa novanta incunaboli (primi libri a stampa che, mantenendo ancora l’aspetto esteriore del manoscritto, si presentano spesso decorati con preziose miniature), disposti in 15 vetrine tematiche che raccontano la storia del fondo Incunaboli della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, a partire dalle collezioni ducali. Il fondo è composto da 1.200 edizioni in più di 1.600 esemplari e costituisce uno dei più ricchi insiemi di edizioni del XV secolo conservato nelle biblioteche italiane.

I capolavori esposti furono prodotti nella seconda metà del XV secolo in laboratori tipografici italiani ed europei (francesi, svizzeri, tedeschi, etc.).

Saranno esposti, tra gli altri, il Confessionale di Sant’Antonino, il più antico libro stampato in Piemonte, e precisamente a Mondovì nel 1472, la Summa lacticiniorum di Pantaleone da Confienza stampata a Torino da Jean Favre nel 1477 e alcuni incunaboli su pergamena, sontuosamente miniati, stampati a Parigi da Antoine Vérard.

Il percorso espositivo ricostruisce la storia dell’evoluzione della stampa dai prototipografi alla diffusione europea, senza tralasciare l’attenzione alle miniature poste a corredo e alle legature.

Tra i possessori più famosi di questi preziosi esemplari si annoverano il Cardinale Domenico Della Rovere, Filiberto Pingone, Antonio Possevino, Pico della Mirandola, Giulio Romano.

Il catalogo della mostra, a cura di Andrea De Pasquale, è edito da Silvana Editoriale.