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25/01/14

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Prende avvio domani la mostra che comprende quattro fra le più importanti installazioni dell’artista e un'opera inedita che occuperà interamente gli oltre 1800 mq di spazio dello Shed. Micol Assaël, nata in Italia ma vissuta quasi sempre all’estero, si è presto distinta come una delle voci più originali dell’arte europea e ha esposto nelle più importanti biennali e in numerosi musei tra cui il Palais de Tokyo di Parigi e la Kunsthalle di Basilea. Il progetto per HangarBicocca è un percorso che coinvolgerà gli spettatori in modo fisico e mentale mettendo in gioco in modo radicale la relazione delle opere con lo spazio.

Il titolo della mostra nasce dall’accorpamento di diversi termini greci, intenzionalmente associati da Micol Assaël senza alcun significato: questo “scioglilingua musicale” elude qualsiasi chiave di lettura prestabilita e lascia che l’esperienza diretta del visitatore si imponga sulla ricezione delle opere. 


Vorkuta, realizzata in due versioni nel 2001 e nel 2003 (esposta in HangarBicocca nella sua seconda versione) è una delle prime opere in cui l’artista indaga i fenomeni fisici ed elettrici. L’opera, realizzata sulla scia delle memorie di un viaggio compiuto dall’artista in Siberia, è una cella frigorifera elettrizzata mantenuta a -30°C con un quadro elettrico e una sedia regolata da un termostato interno alla temperatura di +37°C, la temperatura corporea. Il suono e il bagliore di piccole scosse elettriche interrompono il ronzio di sottofondo del motore della cella, che si presenta come un ufficio abbandonato caratterizzato da strumentazioni obsolete e pericolose. Vorkuta è il nome di un’antica città mineraria situata nei pressi di uno dei gulagpiù duri della Russia, caratterizzato da un clima rigido e ostile, dove in alcuni momenti dell'anno la temperatura scende fino a -60°C.
Senza Titolo (2003), presentata alla 50a Biennale di Venezia all’interno della sezione LA ZONA, è una stanza di circa 5x5 metri realizzata interamente in ferro, dove le porte d'accesso e d'uscita rappresentano le uniche due aperture verso l’esterno. All’interno si trovano un tavolo, un letto e un armadio insieme a un groviglio di cavi elettrici. Poggiati sul tavolo e protetti da una scatola di vetro, vediamo 10 trasformatori elettrici che spigionano energia fino a 9.000 Volts, alimentando le lampadine collocate sotto i mobili (sospesi a circa 4cm da terra) e provocando scintille ad alta tensione. L’ambiente è attraversato da correnti di aria calda e fredda convogliate nello spazio da potenti ventilatori che rendono lo spazio ostile. L’insieme spoglio crea un luogo respingente dove campi di forza e linee di tensione inducono lo spettatore a riflettere sulla violenza che si annida negli oggetti quotidiani. 


Originariamente concepita in occasione di Manifesta 5 a San Sebastian nel 2004, Mindfall è stata realizzata in una seconda versione nel 2007 per la mostra personale dell'artista nella galleria Johann Koenig (Berlino). L’opera è costituita da un container di recupero con una sedia e dei tavoli, su cui sono disposti 21 motori elettrici. Accesi in modo intermittente, i macchinari generano un rumore assordante e riempiono l’aria di un odore di combustibile creato dalle cadute di gocce di nafta su resistenze poste all’interno di alcuni motori. Entrando nell’installazione si ha l’impressione di avere a che fare con un macchina fatiscente nella quale i motori, recuperati dall’artista in un impianto di riciclaggio, sono collegati tra loro da un sistema di pompaggio di benzina. Il dispositivo così generato è un sistema chiuso.

Le ricerche di Micol Assaël sulle relazioni tra arte, musica e percezione sono ulteriormente approfondite ed estese al confronto con la natura e il mondo animale nell’installazione 432Hz (2009). L’opera è formata da una serie di telai di varie dimensioni e altezze, disposti sulle pareti di un ambiente in legno che nel suo insieme ricorda un’arnia sovradimensionata. Ogni telaio contiene un disegno in cera retroilluminato e una traccia audio che riproduce il ronzio delle api nell’alveare (che si attiva in presenza del visitatore). La frequenza scelta come titolo dell'opera, 432Hz, corrisponde alla vibrazione emessa dalle api in lavorazione ed è strettamente connessa ai suoni della natura. Per questo motivo, nel 1858, fu scelta come frequenza del diapason “naturale” (LA centrale) usato per accordare tutti gli strumenti di un'orchestra. L’opera 432Hz è stata presentata nel 2009 al MADRE di Napoli all'interno della mostra Barock - Arte, Scienza, Fede e Tecnologia nell?Età Contemporanea.

La nuova opera prodotta per la mostra in HangarBicocca è esemplare della dimensione processuale ed evolutiva di gran parte dei lavori di Micol Assaël. L’installazione è un ambiente realizzato attraverso l’assemblaggio di alcuni espositori in vetro e alluminio progettati dall’artista e utilizzati per mostrare i disegni della serie Inner Disorder (1999-2001), in occasione della mostra itinerante Fomuška (2009). Ricombinate in una struttura geometrica trasparente, le vetrine prendono una nuova vita e, da strumento espositivo funzionale, diventano parte di una nuova opera. Il pubblico, osservando dall’esterno o entrando all’interno della struttura, assisterà al fenomeno della nascita di cariche elettrostatiche prodotte da un “generatore Kelvin”, un dispositivo che utilizza gocce d’acqua in caduta per generare differenze di tensione per induzione elettrostatica che si verificano tra i sistemi interconnessi di carica opposta.


Micol Assaël è nata a Roma nel 1979, attualmente vive e lavora in Grecia.

A partire dal 2001 il suo lavoro è stato presentato all’interno di numerose mostre personali, tra le più significative: Free Fall in The Vortex of Time, alla galleria ZERO... (Milano, 2005), Chizhevsky Lessons presso la Kunsthalle di Basilea (2007), Inaudito in collaborazione con Mika Vainio alla GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma (2008) e GAKONA, al Palais de Tokyo (Parigi, 2009). Nel corso degli anni 2009-2010 Micol Assaël ha esposto l’opera Fomuška in un progetto che ha coinvolto la Kunsthalle  Fridericianum di Kassel, la Secession di Vienna e il Museion di Bolzano.

Negli ultimi dieci anni l'artista ha partecipato a diverse biennali: alla 50a Biennale di Venezia nella sezione LA ZONA (2003), alla 51a Biennale di Venezia (2005), alla 4aBiennale di Berlino (2006), alla 16a Biennale di Sydney (2008) e alla 28a Biennale di San Paolo (2008). Le sue opere sono state esposte in alcune delle principali istituzioni internazionali come il New Museum di New York, Palazzo Grassi a Venezia e l’Hamburger Bahnhof a Berlino.