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04/07/14

manUfatto in sitU 8 laboratorio nel paesaggio Cancelli




Workshop-residenza estiva per artisti, curatori, operatori
nel Parco per l’Arte in Cancelli di Foligno (PG) dal 24 al 31 agosto 2014

Visiting professor Chto Delat / Dmitry Vilensky (Russia)

Progetto di associazione VIAINDUSTRIAE ( www.viaindustriae.it ) 
in collaborazione con Comunanza Agraria Cancelli 
patrocinio e contributo Comune di Foligno

Il Workshop manufatto in situ propone il territorio del Parco per l’arte in Cancelli di Foligno (PG) come fonte e luogo d’ispirazione per la ricerca creativa contemporanea, sul tema della progettazione artistica nel paesaggio.
Il progetto di residenza e workshop estivo è indirizzato ai giovani artisti, curatori, architetti, operatori del territorio laureandi, neo-laureati o cultori della materia di Accademia/Università da svolgere presso Cancelli di Foligno (PG) in Umbria, nel comprensorio del Parco per l’Arte, vasta area del territorio folignate di grande interesse rurale-naturalistico, individuata e normata dal P.R.G. vigente. Sin dagli anni 80 è in piedi un progetto arte/paesaggio/natura ed ora con l’occasione di un Piano attuativo di recupero, in fase di redazione, si vuole costruire una nuova programmazione culturale. Obiettivo non secondario è anche la creazione di strumenti di confronto, di indirizzo e di ricerca artistica con i giovani.
In questo interessante contesto il visiting professor sarà Dmitry Vilensky, membro fondatore del collettivo russo 
Chto Delat che lavorerà con 12 selezionati su un tema legato al paesaggio/arte/natura/architettura.
I partecipanti permarranno per 9 giorni dal 24 al 31 agosto nei siti suddetti accompagnati da una didattica specifica sia riferita al laboratorio artistico sia con incontri e relazioni di esperti che consentano l’approfondimento di tematiche legate al sistema artistico contemporaneo umbro e alla storia dei luoghi. 

LA TEMATICA DEL WORKSHOP
Partendo dall’osservazione oggettiva dei luoghi, il workshop manufatto in situ invita gli artisti ad esplorare il territorio per affrontare con un’ottica aperta la tematica progettuale del paesaggio e per definire i confini dell’ intervento artistico nell’ambiente.

FASI DI LAVORO del WORKSHOP
24 agosto: arrivo dei partecipanti nella giornata, prime perlustrazioni, presentazione del workshop
25 > 31 agosto: Workshop suddiviso in 3 fasi
- conoscenza e presentazione: incontri preliminari in cui si discuteranno le linee guida del percorso, con relazioni di esperti
- esplorazione territoriale: i partecipanti dovranno esplorare il territorio per confrontarsi con la dimensione ambientale, culturale, sociale e antropologica del luogo
- studio e sviluppo del progetto individuale o collettivo 
31 agosto: percorso/mostra risultati del workshop con invito a docenti, cittadinanza, istituzioni, addetti ai lavori ( il percorso rimarrà visitabile per tutto l’anno nel Parco per l’Arte in Cancelli )

LUOGHI DI LAVORO Studio Cancelli, Studio Viaindustriae LUOGHI DI RESIDENZA Appartamenti presso Cancelli di Foligno a 10 km circa dall’abitato di S.Eraclio di Foligno.

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
Il bando di concorso per partecipare al workshop manufatto in situ è rivolto ai laureandi, neo-laureati (Accademie di Belle Arti e delle Facoltà Universitarie di Architettura), cultori della materia, artisti, curatori, architetti, operatori del territorio.
I candidati dovranno rispondere al bando e consegnare tutto il materiale richiesto entro e non oltre il 12 agosto 2014.
È necessario compilare il modulo di iscrizione, disponibile sul sitowww.viaindustriae.it o richiedibile a info@viaindustriae.it, e inviarlo allo stesso indirizzo info@viaindustriae.it con allegato il curriculum artistico, un sintetico portfolio ed eventuale breve relazione motivazionale della propria ricerca e copia del documento di identità.
La partecipazione alla selezione comporta automaticamente il consenso alla riproduzione grafica, fotografica e video delle opere scelte per qualsiasi pubblicazione di carattere documentaristico e promozionale in riferimento alla manifestazione.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Il costo di iscrizione è di 250 euro comprensive della quota del corso e dell’alloggio (8 pernottamenti). A carico dell’iscritto è il vitto (con costi comunque convenzionati) e il trasferimento. 
Il numero massimo di iscritti è di 12 persone. Il criterio di accettazione delle richieste privilegerà nell’ordine il portfolio, il curriculum, la lettera motivazionale e un’equa distribuzione geografica.
L’iscrizione avviene con l’invio del materiale richiesto alla mail info@viaindustriae.it
L'organizzazione risponderà il 13 agosto con l’eventuale esito di accettazione della domanda.

Per informazioni telefonare al 074267314 o 3495240942 o inviare una mail a info@viaindustriae.it



Visiting professor: CHTO DELAT / Dmitry Vilensky (Russia)

Chto Delat? Collettivo Russo composto da artisti, filosofi e scrittori utilizza varie attività per creare un punto di incontro tra teoria politica, arte e attivismo. Formato nel 2003, il collettivo ha incentrato la propria ricerca su principi di auto organizzazione e collettivismo tipiche della Russia post-Gorbaciov scatenando reazioni politiche, sociali ed artistiche.
Chto delat? Che fare? È la domanda, il punto di partenza per riflettere e domandare se la cultura può essere un mezzo di protesta in tempi di crisi economica?
Chto Delat? provoca, interroga, stimola. I loro interventi pratici e teorici, avanzano posizioni e proposte in ambienti economici, sociali e culturali. I vari progetti seppur collettivi e multiformi -un giornale periodico, installazioni d’arte, eventi, video, azioni pubbliche e programmi radio- risultano sempre omogenei e coerenti.
Si ricorda la loro stagione di film definiti “Politici”, la trilogia di music-hall Perestroika Songspiel (2008), Partisans Songspiel (2009) e Tower Songspiel (2010) come la loro pubblicazione continua Chto Delat, vero e proprio bollettino della piattaforma basato sulla relazione tra l'azione artistica e lo scenario sociale.

Dmitry Vilensky (nato nel 1964 a Leningrado), artista ed educatore, lavora principalmente con pratiche collettive di coinvolgimento con lo sviluppo di costruzioni di architettura allargata, seminari didattici e percorsi educativi, opere grafiche e film. Membro fondatore di Chto Delat (Che fare?), piattaforma che concepisce con base a San Pietroburgo come entità mutante ed inclusiva con l'obiettivo di fondere teoria politica, arte ed attivismo. Vilensky è anche editor del giornale Chto Delat e commissario di una scuola sull'arte impegnata a San Pietroburgo. Ha partecipato con Chto Delat nelle recenti mostre e performance tra cui: Summer Festival a Kampnagel, Amburgo; FORMER WEST: Documents, Constellations, Prospects, Haus der Kulturen der Welt, Berlino, 2013; 10th Gwangju Biennal, Gwangju, 2012; Chto Delat a Baden-Baden , Staatliche Kuntsthalle , Baden-Baden, 2011; Chto delat Perestroika: 20 years after: 2011-199, Kölnischer Kunstverein, Colonia, 2011; Ostalgia, New Museum, New York, 2011; Study, Study and Act Again, Moderna Galerija, Ljubljana , 2011; The Urgent Need to Struggle, ICA, Institute of Contemporary Art, Londra , 2010.
E' anche autore di numerosi contributi nella stampa specializzata arte e teoria politica, tenuto simposi e conferenze e visiting professor presso numerose accademie d'arte ed istituti internazionali.



associazione culturale VIAINDUSTRIAE
via delle Industrie 9 Foligno (PG) 06037
tel/fax 074267314 mob.3495240942
www.viaindustriae.it info@viaindustriae.it

03/09/13

Oggetti, arte e cinema - Meglio un film o una mostra d’arte?




Uscendo dal cinema ieri sera, pensavo che un qualsiasi film di media produzione superi largamente il godimento di molte mostre di arti visive frequentate recentemente. 

Oggi tendo sempre di più a percepire entrambi gli eventi come svaghi per fasce di mercato diversificate, due forme d’intrattenimento, in cui l’incidenza “culturale” è spesso un aspetto non determinante della fruizione. 

In questi anni la falsa ipotesi del valore “artistico” di molte opere viste nelle gallerie/musei come “superiori” ad altri prodotto è sempre più insostenibile, un esempio ne sono i tantissimi noiosissimi video “artistici”, per fortuna in scomparsa, che anziché essere proposti in un pratico sito come YouTube, vengono allestiti in spazi per giustificarne qualche valore, ma la cui realizzazione molto spesso è inferiore alla media dei video visti nei siti web, in modo pratico e senza un inutile dispendio di tempo, ma forse proprio un reale confronto renderebbe molto evidente la cosa per cui meglio rifugiarsi in un luogo poco visitato come una galleria che al giudizio di una vasta platea. 

Questa strana situazione, forse, ha le sue cause nelle scelte delle oligarchie del mercato dell’arte, avviate per pratiche necessità di ritorno d’investimento, avviata svuotando la forte valenza del fare artistico eccezionale e appiattendo il ruolo creativo a una funzione di brand (sia per gli artisti di oggi che di ieri) proponendo “l’opera artistica” come un qualsiasi prodotto da commercializzare in tutto il mondo, con relativa iperproduzione, svuotando proprio il senso di unicità/esclusività del “manufatto”, questo si percepisce molto bene nei nuovi recenti siti di vendita d’arte contemporanea. 

Infatti la commercializzazione delle opere via web è una prassi alquanto consolidata. Iniziata alcuni anni fa come pratico veicolo informativo fra artista/galleria e cliente, ora sta prendendo sempre più un ruolo prioritario anche per la vendita, che avvengono sempre più direttamente senza una visione reale dell’opera, come già succede per qualsiasi prodotto commerciale. Questa consuetudine ha poi preso una dimensione molto forte con i nuovi siti che vendono direttamente, e in modo aggressivo, opere artistiche anche di affermati nomi dell’arte, cosa che “svuota” l’ultimo filo di fascino al prodotto stesso, conformandolo a qualsiasi banale oggetto di largo consumo. 

Non si capisce se siamo alla conclusione di questa parabola del sistema dell’arte o a una sua possibile trasformazione, che sicuramente ne farà perdere fascino, ma forse riuscirà a diffonderne le istanze.