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01/05/12

Attrazione e abbandono ...



In questi giorni nella suggestiva cittadina di Saluzzo, ai piedi del Monviso, sono in corso due mostre di arte. Si tratta di due eventi simili anche se con risultati molto diversi. 

Uno è l’annuale evento espositivo che sotto il titolo “Saluzzo arte” raccoglie nelle Antiche Scuderie della ex-Caserma Musso una serie di mostre, di cui alcune personali, insieme al concorso Matteo Olivero giunto alla sua trentacinquesima edizione. 

L’evento espositivo inizia con una collettiva di artisti celebri, da Carol Rama ad un bel pezzo di Graham Sutherland, in un ambiente ben strutturato per lentamente trasformarsi in una serie di collettive, alcune di diversa qualità, che rende l’insieme non molto omogeneo, ma nel suo complesso gradevole. 

La tecnica pittorica primeggia in generale nelle diverse stanze, soprattutto i ritratti e un certo gusto paesaggistico. Nell’ultima sala, dove ci sono le opere in concorso, spesso degli stessi artisti che hanno già esposto nelle sale antecedenti, offre nel suo effetto collettivo forse la resa migliore della varietà espressiva offerta. 





Diversamente avviene alla Castiglia, ex-prigioni di Saluzzo, poste nella parte più bella della città dove la storia dell’arte raggiunge interessanti momenti nei suoi antichi edifici antichi. 

Qui l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino presenta due mostre: una decorosa permanente posta al piano terra, con alcuni pezzi anche validi, e l’altra al primo piano abbandonata a se stessa. 

Una mostra di giovani artisti, dimenticata ed allestita in modo trasandato, dal titolo “venti per una”. 

Se le opere potevano avere un valore la dimenticanza con cui sono presentate le rende secondarie. 

Si incontrano così lavori caduti a terra e appoggiati al muro, cartelli staccati e dimenticati su un termosifone, stanze con le luci spente e diversi video non funzionanti. (vedere foto sotto). 

Mi domando che senso abbia creare un evento per poi dimenticarlo in questo modo. Facendo così un doppio danno, agli artisti manifestando un disinteresse al loro lavoro e al pubblico che sicuramente non ne riceverà il giusto piacere che forse si sarebbe aspettato. 

Mostre visitate Sabato 28 Aprile 

05/09/11

Dalla cella all’atelier




Nasce proprio dalle origini della Castiglia – carcere di massima sicurezza fino al 1992 – l’idea di riallestimento di Alessandro Demma che coinvolge la Collezione Permanente di Arte Contemporanea dell’IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino.

Inaugura infatti il 10 settembre alle 17 Dalla cella all’atelier, un progetto che ridefinisce gli spazi dell’ex carcere ripensandoli come singole “celle”, che dall’accezione detentiva assumono un significato invece “cellulare”. Dove stavano i carcerati ora espongono gli artisti, che attraverso linguaggi diversi approfondiscono e ripropongono il concetto di clausura. L’antica prigione diviene diventa uno spazio aperto e dinamico, il luogo dove si incrocia la memoria del passato con le riflessioni sul presente.

Le nuove opere sono di Filippo Centenari, Valentina Cipullo, Paolo Grassino, Mariangela Levita, Nicus Lucà, Anna Madia, Domenico Antonio Mancini, Chicco Margaroli, Masbedo, Marina Paris, Agnese Purgatorio, Francesco Sena e Adrian Tranquilli, che si vanno ad aggiungere a quelle dei già presenti Maura Banfo, Nicola Bolla, Gianni Caravaggio, Omar Galliani, Dario Ghibaudo, Giorgio Griffa, Nino Migliori, Alessandro Papetti, Saverio Todaro, Nicola Toffolini, Luisa Valentini, Fabio Viale, Nicola Bolaffi, Domenico Borrelli, Caretto e Spagna, Daniele Galliano, Paolo Mazzanti, Antonella Piro e Sara Rossi.

Visitare il riallestimento della collezione IGAV è possibile nelle date del 2 ottobre, 8 ottobre (ingresso libero), 16 ottobre, 23 ottobre, 30 ottobre e domenica 6 novembre in contemporanea con Artissima18 e lo Speciale Autunno di ContemporaryArt. L’orario è dalle 15 alle 19, 5 euro il prezzo del biglietto.

Informazioni:
IGAV 011/19781500 www.igav-art.org
IAT Saluzzo 0175/46710 www.saluzzoturistica.it