Sta suscitando molte perplessità la recente mostra diffusa su Yves Saint Laurent nei più famosi musei parigini. Un doveroso omaggio a un creativo, ma di cui oggi resta solo più un nome, che viene consumato sempre più per essere null'altro che l'ennesima patacca esibizionistica priva di eleganza e senso.
Come è cambiato il mondo e che fine ha fatto la bellezza, la ricerca, la fantasia e il buon gusto. Tutto sparito per raggiungere il grande consenso del pubblico e non per creare consenso nel pubblico.
Il lavoro creativo di YSL è scomparso, ora ci sono tecnici e dati statistici che decidono che cosa è meglio creare e produrre, seguendo una rapida onda che ha reso nullo la differenza per omologarsi al successo commerciale.
E per il mondo dell'arte non si vedono significative novità anch'essa con i suoi musei sempre più usati come luogo di commercio, per ottimizzare il patrimonio culturale di cui dovrebbero essere custodi e promotori. Così il Centre Pompidou, il Museo d'Arte Moderna, il Museo del Louvre, il Museo d'Orsay, il Museo Nazionale Picasso hanno disposto alcuni manufatti sartoriali vicino alle opere che hanno ispirato il celebre sarto parigino, facendo vedere la differenze fra il creare e il produrre, va beh guardiamo comunque all'evento come a un ricordo dei bei tempi andati ...