Fa alquanto ridere la situazione parigina dell'uso del Grand Palais che giustamente messa all'asta da parte dell'ente comunale, vede vincitore un gruppo straniero anziché i locali consueti habitué.
Strano visto che si tratta di mercato e di denaro, tutti che vogliono il liberismo, ma quando non fa comodo allora si pretende il rispetto dei "valori". E così esce il solito finto aspetto culturale, della tradizione per una fiera di arte contemporanea ...
Va beh vedremo se vincerà il mercato e lo sciovinismo nazionale.