In questi tempi sospesi tante gallerie hanno prolungato il tempo di esposizione e così anche alla galleria Alessio Moitre c'è tempo fino al 18 Luglio per visitare la mostra che presenta due diversi interventi che affrontano il tema della precarietà del fare, la serie di scatti di Ilario Caliendo sull'operato umano e una serie di manufatti che Giulio Alvigini pone come riflessione ironicamente sul fare del sistema dell'arte.
Il primo presenta nella saletta una serie di tracce fotografiche per un “Manuale per l’uomo rispettoso” più dubbioso che costruttivo che riflettono sul mondo delle tradizioni campane, il secondo offre una serie di ipotetici gadget distribuiti liberamente nell'ampia sala per innescare uno sguardo sulla brandizzazione del concetto sempre meno culturale dell'arte e sempre più consumistico.
Accomunati dal dubbio manifestano sempre più quel presente che rivela la precarietà delle consuetudini e dei cambiamenti, sempre più il mondo sta perdendo le sue congelate idee per essere svelato nella sua spessa banalità, forse meno estetico ma sicuramente più autentico.