Il PAV Parco Arte Vivente è lieto di inaugurare Pando, un progetto collettivo di produzione ed esposizione di pratiche artistiche nello spazio digitale. Pubblicate serialmente, con cadenza non necessariamente regolare, le ricerche di Marina Cavadini, Gaetano Cunsolo, Edoardo Manzoni, Isabella Mongelli, Isamit Morales, Valentina Roselli, Stefano Serretta, The Cool Couple e Natália Trejbalova ci accompagneranno fino ad autunno inoltrato.
L'idea del progetto Pando nasce alcuni mesi fa, in dialogo con giovani artisti che in passato avevano già collaborato con il PAV Parco Arte Vivente. Alla base, non vi è l'intenzione di traslare in un contesto virtuale lavori pensati per svilupparsi nello spazio fisico, ma, al contrario, di sviluppare una ricerca o declinare nuovi aspetti di una ricerca già esistente giocando con quei particolari formati che siamo abituati a fruire online – podcast, gif, brevi video che strizzano l'occhio ai codici e alle tendenze di YouTube, pdf scaricabili e molte altre rielaborazioni dei topói della quotidianità digitale.
Pando non vuole essere un'alternativa alla frequentazione dello spazio fisico del PAV (che, anzi, ha riaperto i cancelli del parco il 2 giugno scorso!) ma un percorso espositivo virtuale in itinere a sé stante.
Chi segue la nostra programmazione, saprà che, da quattro anni, portiamo avanti il festival per artisti emergenti Teatrum Botanicum.
Trattandosi di una vera e propria festa, di un evento in cui trovano spazio diverse pratiche dal vivo, abbiamo deciso di rimandare la sesta edizione del festival al 2021, onde evitare di generare situazioni potenzialmente rischiose per pubblico ed artisti e per non snaturare il carattere del festival trasformandolo in una manifestazione statica.
Per lo stesso motivo, abbiamo deciso di non limitarci a “spostare” il festival online, ma riformulare la nostra attenzione per il panorama dell'arte italiana emergente tramite un progetto completamente diverso.