In attesa del grande evento del miart 2015 anno dell'Expo è nato il "Carnet de miart" un blog curato da Nicola Ricciardi.
Un bella iniziativa che dimentica della lingua nazionale, forse l'unica pecca, propone un crescendo di idee e stimoli nell'ambito delle arti visive.
Costruito come un magazine online, l’obiettivo del Carnet è quello di offrire uno spazio di dibattito e discussione intorno a temi quali la produzione, la conservazione e la circolazione dell’arte, con una particolare attenzione al contesto della fiera e ai suoi principali protagonisti.
Ogni due settimane, Carnet de miart presenta e propone saggi, interviste e opere di artisti, curatori, collezionisti e critici, oltre che informazioni, aggiornamenti e anteprime sulla scena artistica milanese e sui luoghi più interessanti da visitare prima, durante e dopo l’apertura della fiera.
Tutti i contenuti sono divisi all’interno di sei rubriche:
editors' desk, che include commenti, analisi e interviste su vari argomenti da parte di Vincenzo de Bellis, Alessandro Rabottini e Nicola Ricciardi.
there's a place, una selezione di luoghi significativi di Milano—strade, bar, ristoranti, piazze pubbliche, siti archeologici—visti e raccontati da artisti, curatori, designer, stilisti e critici che hanno vissuto e interpretato la città.
collected stories, ovvero una serie di interviste volte a indagare gli stimoli e le motivazioni dietro al collezionismo d'arte, e a gettare uno sguardo alle interazioni reciproche tra i collezionisti e gli artisti delle loro collezioni.
writing objects, che comprende saggi a firma di coloro il cui lavoro è collezionato—artisti, designer, ma anche stilisti&mdash ;con una particolare attenzione rivolta agli oggetti che loro stessi collezionerebbero.
italian wallpapers, ovvero lavori su commissione che rappresentano l'interpretazione visiva degli argomenti trattati nel magazine. Tutte le immagini realizzate dagli artisti invitati sono scaricabili per essere potenzialmente utilizzate come sfondo del desktop: un mezzo ironico per indagare ulteriormente su ciò che significa installare l'opera di un artista in uno spazio privato, come appunto il proprio pc.
making miart, una serie di video, immagini e parole attraverso le quali le persone che lavorano alla fiera ne raccontano i temi e l'identità.
Carnet de miart vede impegnato un team di collaboratori eterogeneo che, a partire dal 4 dicembre, produrrà un totale di dieci uscite. Ogni numero, pubblicato ogni due settimane sul sito, sarà composto da quattro articoli— tre testi ed un opera d'arte commissionata.
Carnet de miart è strutturato da Studiolab