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31/12/12

Aria nuova per la futura Galleria Sabauda di Torino

Finalmente si respira nella nuova Galleria Sabauda che sta prendendo corpo nella Manica Nuova del Castello Reale di Torino. 

Per ora si tratta di un assaggio con la mostra “I quadri del Re”, attualmente in corso fino al 13 Gennaio, proposta fra il palazzo regio e la Venaria Reale, dove sono esposti alcuni stupendi pezzi della collezione di Eugenio di Savoia, fra i più raffinati collezionisti del Settecento, parte della Pinacoteca Sabauda. 

La Galleria Sabauda, forte di una collezione di circa ottomila opere, fra cui oltre milleduecento dipinti, è proposta in questo evento nel piano terra con una selezione di pezzi meravigliosi. Si inizia con un delicato lavoro di Bernardo Daddi una delicata “Incoronazione della Vergine” del 1300 fino ad una magnifica “Veduta di Torino dal lato dei Giardini Reali” del Bernardo Bellotto del 1700. 


Galleria Sabauda Manica Nuova del Castello Reale a Torino
Le opere esposte permettono al visitatore di stabilire di volta in volta dialoghi fruttuosi e concreti fra opere d'arte di area piemontese ed altre che fanno capo a centri della Penisola e dell’intera Europa. 

I novantacinque stupendi pezzi proposti in un sobrio e pratico allestimento, danno l’idea di ciò che diventerà, nel 2014, questa raccolta unica. Parte in una grande progetto museale che unirà la stupenda Galleria Sabauda, che troverà spazio sui tre piani di questo lato del Castello, al complesso museale del Palazzo Reale, uniti al Museo Archeologico, con una vasta e articolata raccolta, la suggestiva Armeria Reale e la Biblioteca Reale con i fantastici disegni rinascimentali, un universo di storia e bellezza unici. 

Inaugurata ufficialmente il 2 ottobre 1832, la Galleria fu istituita per volontà di Carlo Alberto, il quale appena asceso al trono volle offrire al “pubblico godimento” il nucleo più significativo delle collezioni di casa Savoia. 

Il 24 giugno 1860 Vittorio Emanuele II ne fece dono alla Nazione: essa fu così temporaneamente chiamata Regia Pinacoteca Nazionale, passando in consegna al Ministero della Pubblica Istruzione. L’attuale denominazione di Galleria Sabauda venne adottata nel 1932, in coincidenza con il primo centenario. Attualmente è in consegna alla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. 

All’inizio la Galleria era per lo più costituita da opere provenienti dal Palazzo Reale e dal Palazzo Carignano di Torino, nonché dal Palazzo Durazzo di Genova, entrato in possesso dei Savoia nel 1824. Successivamente il patrimonio si ampliò grazie a vari acquisti e donazioni. Nel 1864 fece ad esempio l’ingresso in Galleria la collezione dei marchesi Falletti di Barolo; più tardi, nel 1930, fu il turno del nucleo messo insieme dall’industriale piemontese Riccardo Gualino, allestito con criteri di casa-museo. La prima sede della Galleria fu Palazzo Madama, in Piazza Castello, per l’esattezza le diciotto sale poste lungo il perimetro esterno del piano nobile. Nel 1865 per motivi di conservazione fu trasferita nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze, che ospitava anche il Museo Egizio, ma che si sacrificavano l'un l'altro nel ridotto spazio. 

Finalmente con la nuova sistemazione nella ‘Manica Nuova’ di Palazzo Reale verrà data la giusta fruizione alle opere, il progetto in corso ha come data di obiettivo finale il 2014.