Finalmente si
respira nella nuova Galleria Sabauda che sta prendendo corpo nella Manica Nuova
del Castello Reale di Torino.
Per ora si tratta
di un assaggio con la mostra “I quadri del Re”, attualmente in corso fino al 13
Gennaio, proposta fra il palazzo regio e la Venaria Reale, dove sono esposti
alcuni stupendi pezzi della collezione di Eugenio di Savoia, fra i più
raffinati collezionisti del Settecento, parte della Pinacoteca Sabauda.
La Galleria
Sabauda, forte di una collezione di circa ottomila opere, fra cui oltre
milleduecento dipinti, è proposta in questo evento nel piano terra con una
selezione di pezzi meravigliosi. Si inizia con un delicato lavoro di Bernardo
Daddi una delicata “Incoronazione della Vergine” del 1300 fino ad una magnifica
“Veduta di Torino dal lato dei Giardini Reali” del Bernardo Bellotto del
1700.
Galleria Sabauda
Manica Nuova del Castello Reale a Torino
Le opere esposte
permettono al visitatore di stabilire di volta in volta dialoghi fruttuosi e
concreti fra opere d'arte di area piemontese ed altre che fanno capo a centri
della Penisola e dell’intera Europa.
I novantacinque
stupendi pezzi proposti in un sobrio e pratico allestimento, danno l’idea di
ciò che diventerà, nel 2014, questa raccolta unica. Parte in una grande
progetto museale che unirà la stupenda Galleria Sabauda, che troverà spazio sui
tre piani di questo lato del Castello, al complesso museale del Palazzo Reale,
uniti al Museo Archeologico, con una vasta e articolata raccolta, la suggestiva
Armeria Reale e la Biblioteca Reale con i fantastici disegni rinascimentali, un
universo di storia e bellezza unici.
Inaugurata
ufficialmente il 2 ottobre 1832, la Galleria fu istituita per volontà di Carlo
Alberto, il quale appena asceso al trono volle offrire al “pubblico godimento”
il nucleo più significativo delle collezioni di casa Savoia.
Il 24 giugno 1860
Vittorio Emanuele II ne fece dono alla Nazione: essa fu così temporaneamente
chiamata Regia Pinacoteca Nazionale, passando in consegna al Ministero della
Pubblica Istruzione. L’attuale denominazione di Galleria Sabauda venne adottata
nel 1932, in coincidenza con il primo centenario. Attualmente è in consegna
alla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del
Piemonte.
All’inizio la
Galleria era per lo più costituita da opere provenienti dal Palazzo Reale e dal
Palazzo Carignano di Torino, nonché dal Palazzo Durazzo di Genova, entrato in
possesso dei Savoia nel 1824. Successivamente il patrimonio si ampliò grazie a
vari acquisti e donazioni. Nel 1864 fece ad esempio l’ingresso in Galleria la
collezione dei marchesi Falletti di Barolo; più tardi, nel 1930, fu il turno
del nucleo messo insieme dall’industriale piemontese Riccardo Gualino,
allestito con criteri di casa-museo. La prima sede della Galleria fu Palazzo
Madama, in Piazza Castello, per l’esattezza le diciotto sale poste lungo il
perimetro esterno del piano nobile. Nel 1865 per motivi di conservazione fu
trasferita nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze, che ospitava anche il
Museo Egizio, ma che si sacrificavano l'un l'altro nel ridotto spazio.
Finalmente con la
nuova sistemazione nella ‘Manica Nuova’ di Palazzo Reale verrà data la giusta
fruizione alle opere, il progetto in corso ha come data di obiettivo finale il
2014.