Gli ampi spazi della Gallerie d'Italia di Torino presentano due interessanti progetti fotografici.
Il primo è lo storico lavoro di Lisetta Carmi,, recentemente scomparsa all’età di 98 anni, pregiata documentarista degli anni sessanta/settanta, che inaugura il progetto “La Grande Fotografia Italiana” affidato a Roberto Koch, editore, curatore, fotografo e organizzatore di eventi culturali intorno alla fotografia.
La Gallerie d’Italia – Torino si propone, con questa iniziativa, di dare spazio ai maestri della fotografia italiana attraverso una serie di mostre dedicate, questa intitolata “Lisetta Carmi. Suonare Forte” evoca la correlazione fra la sua formazione di pianista ma anche il coraggio di cambiare direzione, di intraprendere percorsi diversi, per seguire la sua ostinata volontà di dare voce agli ultimi.
In mostra sono presenti oltre 150 foto scattate tra gli anni Sessanta e Settanta, incluse alcune tra le opere più salienti del suo lavoro: dallo straordinario reportage “I travestiti”, unico nel suo genere e diventato negli anni Settanta un libro di culto, con la sua declinazione del tutto inedita a colori, alla documentazione del parto, oltre ai lavori fotografici dedicati al mondo del lavoro in Italia e all’estero e ai ritratti di Ezra Pound.
Per evidenziarne l’approccio progettuale, la mostra è divisa in otto sezioni. In due di queste, in cui la musica gioca un ruolo fondamentale, le moderne tecnologie di diffusione sonora direzionale permettono l’ascolto di brani musicali di Luigi Nono e Luigi Dallapiccola. Nel percorso espositivo, inoltre, sarà la stessa fotografa a raccontare alcuni suoi lavori attraverso dei brevi video.
La seconda grande mostra è dedicata a Gregory Crewdson, considerato uno dei più grandi fotografi contemporanei.
La mostra “Gregory Crewdson. Eveningside”, curata da Jean-Charles Vergne, riunisce per la prima volta le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022 dall'artista e una serie di scatti minimalisti, Fireflies, realizzati in precedenza.