La grande e complessa macchina della Torino Art Week si è messa in moto e non poteva mancare uno degli eventi oramai tradizionale di questi giorni ricchi di stimoli.
Si tratta di The Others Art Fair che negli spazi del Padiglione 3 di Torino Esposizione porta la sua rassegna in una veste completamente innovativa e sperimentale.
Dopo il successo della X edizione, The Others Art Fair torna dal 3 al 6 Novembre 2022 nel Padiglione 3 di Torino Esposizioni portando in città un dibattito sempre più inclusivo nel mondo dell’arte, in un confronto tra artisti di generazioni e provenienze differenti, all’insegna della sperimentazione dei linguaggi.
È questo il cuore pulsante di The Others 2022, un intreccio di diversi punti di vista ed espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera - fondata da Roberto Casiraghi con Paola Rampini - dà forma concreta attraverso la costruzione di un nuovo spazio espositivo e originale: un display a forma di labirinto.
Un archetipo di complessità e smarrimento ma anche metafora di sfida e astrazione dal mondo, in cui ogni progetto proposto da gallerie o artist run space risulta centrale e non periferico.
Il labirinto sarà così animato da spazi non profit, giovani gallerie e artist run space – da sempre fulcro della manifestazione e trend-setter capaci di anticipare e influenzare il futuro – ma anche gallerie dell'establishment che propongono il lavoro di giovani artisti.
«La scelta del labirinto non deriva soltanto dalla voglia di sperimentazione rispetto alla classica struttura a griglia – commenta Lorenzo Bruni, direttore artistico della fiera - ma soprattutto dal fatto che l'anima di The Others è quella di una piattaforma democratica. Di conseguenza punta a creare un percorso di visita in cui non esiste una posizione svantaggiata rispetto ad un'altra. Creare un display a labirinto vuol dire fuoriuscire dalla logica di inizio e fine di un percorso, per facilitare il concetto dello stare, del condividere, del vivere un’esperienza. L'idea del labirinto, in questo caso, non rimanda al tema del perdersi, bensì all’idea di ritrovarsi in una nuova comunità che si spera non termini con la fine della fiera ma porti a realizzare nuove connessioni». In una società confusa ma implacabile, l’arte mostra la via e il visitatore viene così preso per mano e condotto verso una nuova consapevolezza.
L’undicesima edizione di The Others affronta i più importanti temi d'attualità attraverso i progetti artistici presentati; un’anticipazione è il lavoro dell’artista ucraina Ira Lupu (presentata dalla galleria londinese Darling Pearls & Co.) che accende i riflettori sul rapporto paradossale tra intimità e distanza, connessione e disconnessione, corpo fisico e corpo elettronico raccontato attraverso le esperienze di un gruppo di lavoratrici del sesso online ucraine.
Il board curatoriale di The Others 2022, ancora una volta al femminile, è composto quest’anno da Daniela Grabosch, artista tedesca attiva a Vienna particolarmente attenta alla cultura performativa, da Lydia Pribisova, curatrice alla Kunstalle di Bratislava e redattrice per l’edizione dell’est Europa di Flash Art, e da Marta Orsola Sironi, impegnata sia nella programmazione di co_atto uno spazio non profit a Milano, sia in progetti nomadici che indagano la stretta relazione tra giustizia ambientale e sociale e il femminismo intersezionale.
The Others si riconferma come una piattaforma di incontro e di scambio dal mondo, in merito a quelle che sono le priorità attuali del sistema dell'arte, distinguendosi per la sua vocazione provocatoria, eccentrica e internazionale capace di catalizzare e sprigionare ogni anno nuova energia creativa.