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30/06/22

Jasper Jhons al Parrish Museum

 

Il Parrish Museum, a Water Mill, ha in corso fino al 10 Luglio una mostra sulle stampe di Jasper Jhons, realizzate fra il 1960 e il 2018, un percorso di sei decenni di pratica dell'incisione dell'artista, curata da Joan Rothfuss, con opere che vengono dalla collezione di Walker Museum. Un bell'omaggio all'artista ultranovantenne. 





29/06/22

Hans Georg Berger a Milano


A Milano negli spazi di 29 ARTS IN PROGRESS  è stato presentato il recente libro fotografico di Hans Georg Berger con la prima grande retrospettiva dell'artista tedesco a Milano.





28/06/22

Artigianato d'arte



 Grandi suggestioni allo  Smithsonian American Art Museum   con la mostra " This Present Moment: Crafting a Better World " che offre una particolare panoramica sul dinamico mondo dell'artigianato americano di oggi.




 La mostra mette in evidenza il ruolo che gli artisti svolgono nel nostro presente, attraverso la produzione di manufatti che possono innescare conversazioni essenziali, storie di resilienza e metodi di attivismo, mostrandoci un mondo più relazionale ed empatico. 




Questa mostra  segna il cinquantesimo anniversario della Renwick Gallery di SAAM come il principale museo della nazione dedicato all'artigianato americano. Una campagna di acquisizione dell'anniversario , iniziata nel 2020, si è concentrata su opere d'arte realizzate da un gruppo ampiamente rappresentativo e diversificato di artisti americani e ha aumentato il numero di artisti neri, latinoamericani, asiatici americani, LGBTQ+, indigeni e donne, tra gli altri, rappresentati nella collezione della nazione . Questo momento presente presenta 135 di questi oggetti, in mostra per la prima volta alla Renwick Gallery.




27/06/22

Arriva Artmonte-carlo

 


Il prossimo 12 Luglio prende avvio la quarta edizione della Monaco Art Week, che durerà fino al 17 luglio 2022, una ricca settimana di arte  proposte dalla elegante fiera Artmonte-carlo.

Per questa occasione, la Monaco Art Week proporrà un programma vario attraverso le gallerie e le case d'asta partecipanti.


From La Condamine to Larvotto, via Monte Carlo, visitors will find works by artists from different periods: Italian Renaissance masterpieces at the Moretti Fine Art gallery; modern and contemporary masters, fine jewellery and Luxury items for collectors, at the Sotheby's auction house; transgressive works by American artist Paul McCarthy, presented by Hauser & Wirth gallery; modern sculptures, often monumental, installed outdoors for the Monaco Sculptures sale by Artcurial, in partnership with Monte-Carlo SBM; modern masters such as Pablo Picasso and contemporary artists including Hilary Pecis and Shara Hughes, gathered in the exhibition The Great Indoors presented by Christie's auction house; design and abstract and figurative art from Galerie Bastian in the magnificent Monaco villa of Lenzwerk Monaco; century-old olive-tree sculptures by the Uruguayan artist Pablo Atchugarry, presented by Galerie Adriano Ribolzi; unprecedented modern art sculptures by major artists, at M.F. Toninelli Art Moderne (by appointment); paintings by outstanding masters and contemporary artists at Opera Gallery’s Monaco Masters Show; paintings from the Apocalypse collection by Franco-German artist Eric Massholder, and SmartVerum's innovative project that combines the world of fine and digital art at Kamil Art Gallery; photographs by French environmentalist Yann Arthus-Bertrand at Bel’Art Fine Art; recent works by English artist Adam Bricusse at G&M Design;  contemporary artworks by renowned Polish artists presented by Art-Box.Store at the Comité National Monégasque de l’A.I.A.P. auprès de l’U.N.E.S.C.O. ; Analytical Paintings by Italian artist Paolo Masi, at NM Contemporary in collaboration with Frittelli arte contemporanea, Florence. Reflecting on current trends, Musée Collection des Arts, CADAF, Magdalena M. Gabriel and MetaVRse, will host "The Web 3.0: Art Talks" - an insider look at collecting, curating, and investing in digital art and NFTs, together with an exhibition to remember Josephine and Napoleon most intimate art.


26/06/22

A cielo aperto con la Fondazione CRC

 



 Ieri sera presso il castello di Grinzane Cavour, in una stupenda serata estiva la Fondazione Crc ha presentato, nel giardino del Belvedere a fianco del castello, una stupenda scultura di Olafur Eliasson  “The presence of absence pavilion” . 



E' la prima opera di quattro lavori di arte contemporanea del progetto “A cielo aperto 2022”, promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea.

La prima delle quattro opere del progetto “A cielo aperto 2022” è stata realizzata dal poliedrico artista nordico Olafur Eliasson, le cui opere spaziano tra scultura, pittura, fotografia, film e installazioni. Non circoscritta all’interno del museo o della galleria, la pratica dell’artista coinvolge la sfera pubblica attraverso progetti architettonici, interventi nello spazio civico, educazione artistica, azioni politiche e iniziative connesse ai grandi temi della sostenibilità e del cambiamento climatico. “The presence of absence pavilion”, 2019, è una scultura formata da un parallelepipedo in bronzo scavato all’interno a rappresentare il vuoto prodotto dallo scioglimento di un ghiacciaio. L’opera è stata realizzata dalla fusione di un blocco di ghiaccio proveniente dal fiordo di Nuup Kangerlua, al largo della costa della Groenlandia, formatosi nel corso di milioni di anni, con strati di neve compressa. La scultura rimanda alla calotta glaciale della Groenlandia che perde decine di migliaia di blocchi simili ogni minuto a causa del riscaldamento globale. In “The presence of absence pavilion” il ghiaccio ormai sciolto è presente solo come assenza o come ricordo. Il lavoro sarà posizionato nel giardino del Belvedere, a fianco del Castello di Grinzane Cavour e di fronte alla vigna della Fondazione CRC. Il progetto “A cielo aperto 2022”, fortemente voluto dalla Fondazione CRC per celebrare i trent’anni di attività e il proprio radicamento nel territorio e realizzato in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, continuerà durante l’estate e l’autunno con l’inaugurazione delle opere di Michelangelo Pistoletto a Cuneo, Otobong Nkanga a Bra e Susan Philipsz a Mondovì.

Il presidente della Fondazione Crc, Ezio Raviola, ha dichiarato : “La Fondazione Crc fa del radicamento e del rapporto con il territorio un tratto distintivo. Un legame che, in occasione dei 30 anni della nostra istituzione, vogliamo testimoniare in modo tangibile donando 4 opere d’arte di straordinario valore artistico e culturale alle aree storicamente di riferimento dell’ente”.



Era anche presente la Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, che ha detto “Dopo due anni e mezzo di pandemia, è ora di uscire all’aria aperta. Un progetto come questo, fortemente voluto dalla Fondazione Crc, ci ricorda come l’arte abbia effetti curativi e benefici sul pubblico e ci chiama anche alla nostra responsabilità verso l’ambiente, così ricco di stimoli estetici e così aperto ad accogliere le opere d’arte” afferma . 

La serata si è poi conclusa con un concerto del violinista di fama internazionale Uto Ughi e del suo ensemble “Uto Ughi & Friends” deato per l’8° compleanno dell’iscrizione dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Uto Ughi and Friends, ideato e curato dall’Associazione culturale Arturo Toscanini di Savigliano, eseguiranno la popolarissima opera “Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi”. La compagine è un ensemble di rinomati musicisti e prime parti provenienti dalle più prestigiose istituzioni nazionali, che hanno deciso di fare musica insieme andando oltre il singolo concerto e trasformando gli eventi in momenti di condivisione umana e professionale all’insegna della ricerca del bello e dell’arte come espressione irripetibile della vita. 










25/06/22

Ricercato Christo da Gagosian

 

Christo, foto di Jean-Dominique Lajoux 1961

Molto bello l'omaggio che la galleria Gagosian fa a Christo negli spazi parigini della sua sede in rue de Ponthiue.



My interest in Christo dates back to the mid-’70s, when I was fortunate to present an exhibition of his work in Los Angeles and to be involved with the incredible project Running Fence (Sonoma and Marin Counties, California, 1972–76), executed with Jeanne-Claude. I am thrilled now, nearly fifty years later, to partner with Christo’s estate and present his work again. These early artworks were pivotal in both the development of Christo’s vision and the history of art.

—Larry Gagosian


Foto di Thomas Lannes


Gagosian Paris is pleased to announce its first exhibition dedicated to Christo, presented in collaboration with the artist’s estate. Featuring sculptures made in Paris between 1958 and 1963, many of which are being exhibited for the first time, the exhibition encompasses the earliest examples of Christo’s wrapped objects and barrel structures, together with key works from his rarely shown Surfaces d’Empaquetage and Cratères series. Opening on June 10, the exhibition unfolds across two floors of Gagosian’s rue de Ponthieu gallery, not far from Christo’s first Paris studio.

Christo moved to Paris in 1958, establishing a studio in a small maid’s room at 14 rue de Saint Sénoch in the 17th arrondissement. Here, he created his first Wrapped Objects and barrel structures, elements that became dominant in his sculptural practice. Christo found inspiration from connections with leading figures of the European and American avant-garde, including Joseph Beuys, John Cage, Nam June Paik, Pierre Restany, and Karlheinz Stockhausen. The same year, he also met Jeanne-Claude Denat de Guillebon, who became his wife and creative partner, coauthoring the monumental environmental works of art that changed the way we think of public art, and with which their names became synonymous.


I started working on the Cratères, the Wrapped Cans, the Surfaces d’Empaquetage around the same time, in 1958. In the beginning, the wrapping was not essential. It was not so much about making an object, but more about the texture of the object itself. I used fabric to wrap the cans, then I applied paint and lacquer to stiffen the fabric. This way they became like a still life.

—Christo, 2020


The highly tactile works from the Surfaces d’Empaquetage (1958–61) series are composed with crumpled or crushed fabric or paper coated with thin layers of lacquer and sand. In 1959, after visiting an exhibition that included work by Jean Dubuffet, Christo embarked on another series, Cratères. The many thick, coagulated layers of dark brown paint characterizing these wall-mounted panels reveal his growing interest in three-dimensionality. In some, he attached empty paint cans to the base before applying a mixture of sand, enamel, and glue, creating a mesh of furrows, trenches, and depressions that penetrate the pictorial space.

Most of Christo’s first Wrapped Objects sculptures incorporate conventional art materials such as paint cans and pigment bottles, swathed in resin-soaked canvas. Enveloping everyday objects with fabric or polyethylene sheets and binding them with rope, he altered their contours and surfaces, playing with their identities which he sometimes revealed and at other times concealed. Initially the result of instinctive aesthetic experiments, the series endured for more than sixty years, informing ever larger and more complex interventions leading to the massive 2021 project L’Arc de Triomphe, Wrapped, which he first proposed in 1961.

Christo was first intrigued by steel oil drums mainly because they were big, inexpensive, and almost indestructible. He began to cover them with the same fabric, varnish, paint, and sand that he used on smaller objects like cans and bottles. While the latter works recall classical still lifes, the larger dimensions of the barrels and their arrangements into groups gave them a monumental character, prompting Christo to expand the scale of his environmental works.

Sixty years ago this month, on the evening of June 27, 1962, Christo and Jeanne-Claude installed Wall of Oil Barrels—The Iron Curtain, closing the historic rue Visconti with eighty-nine barrels. The 4.2-meter-high barricade blocked one of narrowest streets in Paris for eight hours, obstructing most of the traffic through the Left Bank. Their work with barrels will culminate in The Mastaba, conceived in 1977 for Abu Dhabi. As Christo and Jeanne-Claude’s only permanent large-scale public artwork, and also their final project, The Mastaba will be carried out per Christo’s wishes by the artist’s team.


24/06/22

Alfredo Jaar a New York da Lelong



Alfredo Jaar propone presso la sede di New York della galleria Lelong la nuova serie di lavori del progetto "The tempatation exist", riferito a un libro di Emil Cioran, uno degli scrittori preferiti dall'artista. Un pensatore oscuro e sovversivo, Cioran era il poeta del pessimismo. 




Filosofo sempre sull'orlo del suicidio, una volta disse: “Se non avessi scritto, sarei potuto diventare un assassino. La scrittura è una questione di vita o di morte. L'esistenza umana, al suo interno, è angoscia e disperazione senza fine e la scrittura può rendere le cose un po' più sopportabili. 




Un libro è un suicidio rimandato". Per Cioran, il fallimento permea tutto. Le grandi idee possono essere macchiate dal fallimento, così come l'arte e la condizione umana. "Non vuole più essere un uomo, sogna un'altra forma di fallimento", ha scritto. "L'universo è un grande fallimento, e nemmeno la poesia può riuscire a correggerlo."




23/06/22

Città dell'Arte - Fondazione Pistoletto Biella

 Erano tanti anni che non tornavo in questi spazi, me li ricordavo appena abbozzati e ora sono uno stupendo centro poli-cuturale che ha recuperato magistralmente uno spazio della storia industriale di Biella. 

Eccovi il mio reportage fotografico 








area servizi, bar ...






Esterni 



Spazi espositivi 






"i primi passi"






Gli "specchi"




Opere storiche 







collezione degli amici "poveristi"








Laboratori 







Alla fine della visita di questi stupendi spazi c'è anche stato l'incontro col il grande artista, una piacevole chiacchierata su alcuni dei suoi recenti lavori.