Isaac Sutton - Courtesy Johnson Publishing Company
Fondazione Prada presenta “The Black Image Corporation”, una mostra curata dall’artista Theaster Gates, dal 20 settembre 2018 al 14 gennaio 2019 negli spazi di Osservatorio, in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Il progetto esplora il patrimonio fondamentale contenuto negli archivi della Johnson Publishing Company, una collezione di oltre quattro milioni di immagini che ha contribuito a definire i codici estetico-culturali dell'identità afroamericana contemporanea.
Fondata da John H. Johnson nel 1942, l'omonima casa editrice ha creato due pubblicazioni essenziali per la comunità nera degli Stati Uniti: il mensile Ebony e il settimanale Jet, la cui circolazione ha avuto inizio rispettivamente nel 1945 e nel 1951. Entrambe le riviste celebravano le situazioni positive della vita quotidiana e ritraevano le complesse realtà vissute dalla popolazione nera degli Stati Uniti nel dopoguerra. Diventate rapidamente due delle principali piattaforme di rappresentazione e discussione della cultura “black”, Ebony e Jet hanno accolto tra le loro pagine un ampio spettro di eventi e personaggi, da avvenimenti storici come la Marcia su Washington del 1963 e la prima spedizione di un astronauta afroamericano, alle icone sportive e alle celebrità del mondo dello spettacolo.
Per Fondazione Prada Osservatorio Theaster Gates ha ideato una mostra corale e partecipativa incentrata sull'opera di due fotografi: Moneta Sleet Jr. e Isaac Sutton. Come afferma Gates, "con questo progetto, intendo presentare la creazione da parte di Sleet e Sutton di alcuni momenti iconici dell’identità femminile e, al contempo, proporre delle rapide incursioni nella vita delle persone comuni attraverso immagini inedite selezionate dalla Johnson Collection. Questi archivi indagano i temi della bellezza e del potere femminile nero, e credo che oggi sia il momento giusto per scavare nel lessico visivo della storia americana e svelare un'iconografia che, all'infuori della mia comunità, gode di scarsa visibilità. Ho voluto celebrare le donne di ogni genere, con una particolare attenzione per quelle afroamericane".
Le immagini di Sleet e Sutton, che restituiscono una panoramica sull'élite sociale afroamericana e una cronaca patinata di temi come la politica, l'auto-aiuto, lo sport, la bellezza e la sessualità, sono ospitate all'interno di una struttura concepita da Gates per il secondo piano dell'Osservatorio. La maggior parte delle cornici contiene ritratti di donne, attrici e modelle, mentre altre presentano il retro delle fotografie con annotazioni sul luogo, la data e l'autore dello scatto. Il pubblico è invitato a esplorare liberamente questo vasto archivio visivo estraendo le cornici dalla struttura per osservare le singole immagini, oppure appoggiandole al suo esterno per renderle visibili agli altri visitatori. L'allestimento è completato da una serie di fotografie in grande formato realizzate da Sleet e Sutton e selezionate da Theaster Gates.
Al primo piano dell'Osservatorio l'artista presenta originali elementi di arredo e design progettati da Arthur Elrod per gli uffici della JPC, situati al centro di Chicago. Noto come l'Ebony/Jet Building, il quartier generale della casa editrice è stato progettato da John M. Moutoussamy e fa ora parte del patrimonio architettonico della città. All'interno di questo ambiente i visitatori possono leggere e sfogliare le copie originali di Ebony e Jet, mentre un video realizzato da Gates ed esposto in mostra documenta gli spazi architettonici che ospitavano gli uffici.
La mostra “The Black Image Corporation” è accompagnata da un volume edito da Fondazione Prada e contenente più di 300 immagini realizzate da Moneta Sleet Jr. e Isaac Sutton. La pubblicazione include anche un quaderno che raccoglie il dialogo tra Theaster Gates e Linda Johnson Rice, Presidente della Johnson Publishing Company.
“The Black Image Corporation” è collegata alla mostra “A Johnson Publishing Story”, organizzata da Rebuild Foundation e in corso fino al 30 settembre 2018 alla Stony Island Arts Bank di Chicago.