Nell’attuale
panorama di proposte culturale segnalo “MilanoAttraverso” una interessante
iniziativa che riguarda lo spazio urbano, includendo le persone in un percorso
aperto, attivando incontri e istanze diverse, legando così passato, presente e
futuro di Milano.
Fra
i diversi progetti è attualmente in corso, fino al 18 gennaio 2018,
l’installazione I would so much like that you remembered dell’artista francese
Sophie Usunier, un’opera collettiva composta da più di 20.000 post-it, dove
tutti possono scrivere o disegnare. L’azione fa parte di MilanoAttraverso, racconto
contemporaneo della sensibilità di Milano nell’accogliere i suoi nuovi
cittadini.
L’installazione
invita tutti coloro che attraverseranno il corridoio dell’Istituto geriatrico
P. Redaelli in via Bartolomeo D’Alviano 78 a riempire i post-it con un messaggio,
un pensiero, un ricordo. L’intento è quello di evidenziare il recupero della
memoria, dando la possibilità agli spettatori, materializzando i propri
pensieri, di modificare l’opera interagendo con essa. La memoria anonima del
singolo esiste e coesiste con le altre, dando vita a una memoria collettiva.
“I
would so much like that you remembered” è un’installazione a cura di
ArtCityLab, con il coordinamento di Non Riservato.
Parte
di questa inziativa è anche AndarXporte, un progetto di ArtCityLab, che si
propone di dare nuovo sguardo, lettura e attenzione a Palazzo Archinto.
L’idea
è quella di proporre un percorso di visita alternativo del primo piano del
Palazzo, includendo corridoi e stanze principali e secondarie, scoprendo ad
ogni angolo un punto nuovo e mai visto, creando associazioni visive e mentali
tramite accostamenti studiati ad hoc per il progetto.
La
porta oggi può non essere più considerata solo come parte integrante del muro,
ma può ottenere una personale accezione: metafora dell’esperienza della vita,
punto di incontro tra passato e futuro, tra interno ed esterno.
La
proposta prevede la creazione di un tragitto, attraverso il tema della porta,
che condurrà alla costruzione di passaggi – sia fisici che mentali, alcuni
evidenti e altri più introspettivi – attraverso la storia: uno spostamento tra
porta e porta, un affaccio, che diventa un vero e proprio viaggio nei secoli,
tra passato, presente e futuro.
Il
visitatore varcherà la soglia di ogni porta che incontrerà, e verrà condotto in
un altro mondo, in un percorso costruito appositamente per permettergli di
effettuare un viaggio tra i secoli, attraverso la nostra storia. Un tragitto
che indagherà anche il tempo presente, in cui realmente esistiamo, mediante
continui affacci e riferimenti, accostamenti e associazioni con opere
contemporanee di natura diversa come video, installazioni, performance, fino ad
arrivare all’ultima tappa: il futuro, la nuova era, ciò che verrà e che noi e
le generazioni future saremo e diventeremo. In questa mostra il futuro verrà
identificato con i social network, scatola imprescindibile che conterrà –
probabilmente senza limiti di tempo e quantità – informazioni e immagini.
Un’ultima
porta – non per importanza – si aprirà sull’immigrazione come tema del passaggio,
dello spostamento, del viaggio, un cambiamento ben più doloroso dei precedenti,
che verrà indagato in punta di piedi per completare il motivo della porta come
cambiamento, spostamento da un luogo all’altro, in questo caso non più figurato
ma reale.
Inaugurazione
mercoledì 18 ottobre alle ore 18:00
Dal
19 ottobre al 1° dicembre 2017 (aperto da lunedì a giovedì dalle 12:00 alle
18:00, venerdì dalle 12:00 alle 16:00; giovedì 30 novembre aperto fino alle ore
24:00 per il Gallery day 5Vie).
Palazzo
Archinto, via Olmetto 6, Milano
http://www.milanoattraverso.it/andarxporte/